1,175 giorno del Nuovo Mondo, pagina di diario.

Day 1,176, 01:22 Published in Italy Italy by Endgame

Tante volte mi sono lamentato di non essere nessuno, militarmente parlando, di fare un danno ininfluente ai fini di una battaglia e puntualmente ho sentito replicare che essere nell’EI ha la sua importanza, che le battaglie vinte a 50.10 dimostrano quanto i 0.10 siano importanti; a queste risposte non ho mai dato un grande peso ma da ieri qualcosa è cambiato…

Ieri sera l’ho passata in compagnia delle reclute, il pomeriggio con loro era stato piacevolmente movimentato e cercavo la stessa allegria anche di notte.
Sentivo una recluta parlare a Rose Gargiulo delle dinamiche del nostro esercito, sicuramente una recluta che desiderava la promozione, negli occhi gli si leggeva la determinazione e l’orgoglio dell’essere recluta, di essere in cammino verso un traguardo più grande di lui, un traguardo che gli riserverà grandi soddisfazioni.

“Chi è quella recluta?” chiesi, “E’ Bosone” rispose il Maggiore Superpimpo.
Ascoltavo Bosone ripetere, “Maggiore, questa sera sarò qui con le reclute, ho passato un pomeriggio piacevole”, “Endgame, sei sempre il benvenuto.” E iniziai a parlare con Superpimpo delle avventure passate assieme al Ministero del Welfare.

Avevo già deciso di combattere affianco alle reclute quando sento esclamare “Io sono un mezzo Endgame”, la voce era quella di Bosone, “Un domani lo raggiungerò”. Mi girai di scatto e istintivamente dissi “E’il gruppo a fare la differenza, non i singoli”, probabilmente quel soldato aveva sentito solo qualche parola di me eppure mi rispose educatamente ma senza timore “Meglio che il gruppo sia forte” replicai nuovamente “Ciascuno da il suo contributo nella sua misura, e credimi ci sono state molte occasioni in cui la differenza l’hanno fatta i soldati come te”.

Nel dire queste parole mi sentivo diverso, facevo i discorsi che molte volte ho sentito fare a me, c’era però una differenza, quella recluta ascoltava con umiltà le mie parole quasi fossi un esempio da seguire, io per quanto nell’elite veda degli esempi da imitare (sacrificio personale per il bene della Patria) non ho mai avuto l’umiltà di ascoltare “i vecchi”.

La notte avanzava e, preso dalle fatiche belliche della mattina avanzava, purtroppo, anche il sonno.
Salutai tutti i presenti e prima di uscire guardai la recluta e gli dissi: “La prossima volta combatterò al tuo fianco e per me sarà un’onore”.