Un nuovo clima, una nuova vita

Day 1,902, 11:45 Published in Italy Italy by amthug


La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie.
John Maynard Keynes

Carissimi concittadini, compatrioti e commilitoni,
scrivo a ciascuno di voi per condividere una gioia e una speranza.

Ho infatti visto nascere nelle vostre parole, nei lunghi o brevi dialoghi in chat, nei commenti su alcuni articoli e nei pm che mandate, una sorta di "nuova percezione della community", che potrebbe diventare, a mio parere, una delle chiavi di volta per la crescita a 360 gradi del paese.

Nei giorni passati abbiamo riportato alcune vittorie militari.
Dobbiamo dire la verità: non sono state battaglie particolarmente difficili, ma ciò che ci rende entusiasti è il senso di cooperazione e rispetto reciproco che abbiamo respirato. A ben ricordare, non ci sono battaglie che negli ultimi anni abbiano visto alcuno di noi disinteressarsi delle sorti del paese, ma ciò che ci sembra stia finalmente cambiando è la capacità di mettere in gioco le nostre specificità per il bene comune.

Come ben sapete le unit private hanno delle pecularità che ad alcuni in passato sembravano "ostruire" questo processo di riavvicinamento e di ricoinvolgimento collettivo. Noi di Tanks4life ci crediamo davvero nell'eItalia, e l'abbiamo dimostrato, e proprio per questo andiamo fieri delle nostre specificità: sono infatti la risposta più credibile possibile che abbiamo trovato alle necessità del nostro paese, dopo un'analisi seria della dimensione di gioco, e dopo l'esperienza ottenuta con molto impegno sia sul territorio nazionale sia su quello internazionale.

Tali risposte sono differenti dalle risposte date da altre unità private e dalle unità regolari. Ognuno di noi e ogni nostro gruppo compie infatti in proprio questa analisi, ma si presenta alla collettività con un patrimonio di ricchezza che lo rende unico e prezioso, e che viene il più possibile messo al servizio della collettività.
Alla luce di questo nuovo clima, abbiamo respinto la tentazione di creare un "piccolo deserto autarchico" all'interno delle nostre unit e vedete impegnati quotidianamente sia noi, sia i nostri soldati, anche in sede istituzionale, nella ricerca del bene comune.

Speriamo sia sotto gli occhi di tutti l'impegno e la fiducia che ci mettiamo. Noi crediamo, in coscienza, che il nostro passo inavanti l'abbiamo fatto, anche sacrificando un bel po' della nostra autonomia e del nostro orgoglio.

A fronte di questo passo in avanti, vorrei quindi condividere la speranza di un ulteriore e assolutamente necessario progresso: spero infatti che, come noi abbiamo messo buona volontà per quanto ci fosse possibile, per riavvicinare e far cooperare tutta la popolazione, così si possa collaborare davvero insieme per rimuovere tutti i meccanismi che ancora qualificano i membri delle MU private come "cittadini di serie B".

Non è possibile infatti argomentare, soprattutto in questi giorni, che tali membri attuino una scelta "egoistica" o "inappropriata" per la tutela del paese, perché sono essi stessi in prima persona ad anteporre il bene comune al proprio interesse privato, in sede di governo o di interventi volontari o di cooperazione internazionale. Rifacendomi alla citazione iniziale, chiedo davvero a tutti di condividere lo spirito che stiamo mettendo in questo nuovo clima, e di ragionare sulle nostre aspettative considerando la diversità un patrimonio e non una ragione di discriminazione.

Non sto battendo cassa. Anzi. Vista la particolare avversione che alcuni cittadini hanno dimostrato verso l'argomento "finanziamenti alle MU private" (che peraltro è presente in ogni programma elettorale), credo che sarebbe intempestivo avanzare richieste o pretese, soprattutto in considerazione della necessità di salvaguardare il clima che abbiamo costruito.

Dal punto di vista economico, quindi, accetto senza rammarico (anche se mi comporta molto lavoro quotidiano in più) l'assenza di finanziamenti statali, ma dal punto di vista sociale chiedo che non veniamo discriminati, come in parte oggi avviene, soprattutto in relazione alla necessaria cooperazione nell'accoglienza dei giovani players.
Scorrendo qualche volta al giorno, a scopo statistico, la lista dei players online si può notare, soprattutto quanto ai players di breve-medio corso (dai 3 ai 7 mesi di vita), che le nostre MU hanno svolto un efficacissimo lavoro di accoglienza e di supporto ai nuovi giocatori; da un po' di tempo a questa parte, però, tale lavoro è reso più difficile, perché in tutte le forme di accoglienza ufficiale riservate ai nuovi, le nostre MU, pur attrezzate, non vengono contemplate come una valida scelta.

Se le forze regolari sono privilegiate dal punto di vista "economico", perché i mezzi che ricevono o che hanno ricevuto vengano impiegati senza se e senza ma secondo le direttive del governo, dal punto di vista "sociale" noi delle MU private non ci riteniamo cittadini o amici "di serie B", né tra di noi, né nei confronti degli altri membri della community; e se davvero il cittadino non è un mero mezzo, un mero ammontare di influence quotidiana, ma un artefice del proprio destino, responsabile delle proprie scelte, libero di crescere dove più gli aggrada, deve essere messo in condizione da subito di optare liberamente per diverse opportunità parimenti degne. Tra l'altro anche un fattore razionale di "opportunità" suggerisce che il compito dell'accoglienza vada diviso e ripartito tra gli attivi, non sovraccaricando i membri dell'esercito, né escludendo a priori una rispettosa competizione tra le diverse forze militari che, in questo clima di ritrovata concordia, può solo fare bene alla crescita del paese.

Chiedo quindi concretamente:
- ai Congressisti in carica di elaborare un nuovo messaggio per i neonati cittadini che li reindirizzi non automaticamente nell'esercito, ma alla "guida alle Unità militari", mensilmente aggiornata, così che possano scegliere senza forzature (come il game stesso prevede) di che struttura far parte, ed eventualmente di sancire la parificazione dei "diritti sociali" con provvedimento legislativo (meglio di rango costituzionale) l'obbligo legale di tale dicitura non discriminatoria.
- al capo tutor Riccardo Quarta di accogliere, nello spirito di questo rinnovato clima di cooperazione, l'invito a modificare definitivamente l'attuale trend per il quale i tutors invitano ad entrare nell'esercito invece di presentare la libera scelta garantita dalla "guida alle Unità militari", operando tale svolta anche tramite il rinnovamento del "parco tutors", con l'introduzione di elementi provenienti anche dalle MU private.
- al capo tutor Riccardo Quarta di rinnovare altresì il parco "mentors", programma di supporto tramite chat per i nuovi giocatori, creando un team italiano che sia egualmente composto da membri di tutte le principali MU che garantiscono un efficiente servizio di supporto ai nuovi players. Il team esistente al momento, infatti è composto da lui e da due giocatori non appartenenti a tali MU. Sapendo inoltre che tali players, così come Riccardo Quarta stesso, sono ricompensati con una somma periodica in golds, mi sembra ancora più opportuno che siano scelti parimenti tra tutte le maggiori MU attrezzate per l'accoglienza dei nuovi.
- ai candidati alle elezioni presidenziali del 5 Febbraio p.v. di fornire in questo articolo sia espressamente il proprio supporto alle richieste qui avanzate, sia il proprio più generale impegno al fine di ottenere una parificazione dei "diritti sociali" tra le diverse MU. Dallo stato non vogliamo soldi. Vogliamo soltanto il meritato rispetto.
- a tutti i cittadini di abbandonare la retorica dello scontro e della divisione, e di instaurare invece in modo definitivo un clima di rispettosa competizione, che renda le MU sempre più efficienti e più attive, sia nell'accoglienza, sia nel mettersi in generale al servizio del bene comune.

Noi di Tanks4life ci crediamo, siamo convinti che possiamo davvero tutti far bene, cosicché, perchè no, ulteriori giocatori/MU attuali o futuri possano beneficiare di una nuova "distensione" dei rapporti sociali.

La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie.
John Maynard Keynes

Noi nelle nuove idee ci stiamo credendo, e stiamo fuggendo dalle vecchie.
Lo facciamo perché sentiamo la responsabilità di accogliere immediatamente la svolta che potrebbe portare la nazione a rinnovarsi e ad affermare che l'Italia non è seconda a nessuno, nemmeno per gioco.
Ci state anche voi?

Fanaxidiel, comandante di TANKS4LIFE