[GOVERNO] Chiarimenti sugli eventi bellico-diplomatici del 17/6

Day 940, 11:07 Published in Italy Italy by National eItaly

Ieri è stata una giornata importante in eRepublik.

La Francia ha deciso di provare a liberare le due ultime regioni perse in inverno. Due regioni molto importanti, in quanto ricche di legno.

Come probabilmente sapete, l'Ungheria grazie a degli swap ha attraversato Austria e Svizzera fino a raggiungere il confine con Rhone Alps, dove ha attaccato gli spagnoli con l'aiuto di tutta Phoenix.

È stato un buon piano, ben coordinato, almeno da parte di Phoenix. Ma cosa è successo ad Entente? I Francesi hanno forse dimenticato i loro veri alleati?
Così sembra essere. Nessuno all'interno dell'HQ di Entente, eccetto il rappresentante francese, era a conoscenza di questa azione militare.
Il nostro Paese non si è occupato di tale faccenda ed ha prontamente risposto all'appello aiutando i propri alleati, come ha sempre fatto in passato. L'EI, questa mattina alle 7.00, ha aiutato l'alleato francese in Aquitania.

In tarda mattinata siamo finalmente venuti a sapere che la Francia, in cambio della liberazione di RA, ha accettato di lasciare suddetta regione in prestito all'Ungheria per qualche mese.

Questa mossa è per quanto ci riguarda inaccettabile.

Il mese scorso, sotto il Governo di bisiacco, ci dichiarammo pronti a spendere migliaia di gold per liberare Rhone Alps: l'unica condizione era che l'Italia potesse controllarla per due mesi, per accumulare un po' di gold attraverso la tassazione, nel tentativo di recuperare almeno in parte i costi di battaglia.
I rappresentanti francesi ci dissero che non era possibile, non trattandosi di una richiesta accettabile da parte di un buon alleato. Il Vice-presidente si offese molto all'ascoltare la nostra proposta.
Tuttavia accettammo di buon grado la decisione della Francia, pensando che avremmo potuto liberare RA in qualche altro modo.

La via ora scelta unilateralmente dal Governo francese, ripetiamo, è per quanto ci riguarda inaccettabile.

Il Presidente francese si è giustificato dicendo che l'attacco a Rhone Alps è avvenuto a loro insaputa e che il Governo francese, messo alle strette da quello ungherese, ha accettato l'accordo propostogli.

Non vogliamo, per ora, dare valutazioni in merito e ci prendiamo alcuni giorni di tempo per indagare su tali fatti. Ad ogni modo siamo costretti a constatare che il nostro alleato ha peccato su più fronti.
Accettando l'offerta ungherese, senza consultare gli alleati di Entente, la Francia ha dimostrato tutta la debolezza e la poca coesione dell'alleanza.
Accettando l'offerta ungherese la Francia ha considerato la potenza di Phoenix più importante di due anni di amicizia e collaborazione con il nostro Paese.
La Francia ha dimostrato infine con questa mossa scarsissima fiducia nei mezzi dei propri alleati.

In somma, qualora il nostro alleato non avesse agito unicamente seguendo il proprio interesse (a scapito di quello dell'alleanza), avrebbe comunque peccato di sufficienza nei nostri confronti.
Non è pensabile per noi essere tenuti all'oscuro rispetto ai piani militari di un nostro alleato, venire da esso stesso sottovalutati e che al contempo si pretenda che il nostro potenziale bellico sia costantemente e incondizionatamente a disposizione dei nostri alleati.

Crediamo che la Francia non abbia agito da buon alleato e per questo motivo abbiamo deciso di non intervenire con l'EI e l'Elite né in Aquitania né in Rhone Alps, bensì di aiutare gli amici serbi in Liaoning.

Il Governo inoltre sta già valutando una possibile uscita da Entente, ritenendo che, se queste devono essere le condizioni con cui bisogna portare avanti l'alleanza, sia meglio cercare alleati che abbiano maggiore considerazione per la fedeltà e la sincerità del nostro Paese.

L'Italia forse non sarà mai una nazione poderosa, ma non sarà nemmeno un burattino nelle mani dei propri alleati.
Abbiamo sempre difeso i nostri alleati, abbiamo combattuto al loro fianco nei momenti di necessità e continueremo a farlo in futuro. Pretendiamo però a cambio rispetto e collaborazione. E chi non rispetta questi principi non potrà mai essere nostro amico.


Governo Italiano