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Ente speculazione

Come tutti sapete è stata da poco introdotta una nuova regola, che consegna l'80% del gettito fiscale di un paese al suo occupante.
Noi abbiamo due vicini nemici e molto forti, che ci occupano da un bel pò: per questo quando è stata introdotta la nuova regola abbiamo azzerato la tassazione, ci siamo messi a lavorare su soluzioni alternative per racimolare fondi e abbiamo lottato per il Congresso, così da poter gestire la tassazione anche in futuro.

Una proposta, quella del mercato nero elaborata da AelagonTheRealOne è stata già presentata.
Prima che il mandato finisca vogliamo pubblicare il secondo intervento che questo Governo consiglia, e che potrebbe potenzialmente portare una quantità considerevole di denaro nelle nostre casse.

La bozza che vi presentiamo è una versione ridotta di quella che abbiamo discusso in seno al Governo: nel procedere ci siamo resi conto che va fatta una scelta sulla natura dell'Ente.
Va deciso se sarà un Ente dipendente dal Congresso oppure dal Governo: è una decisione rilevante, che spetta all'intera Nazione attraverso i suoi rappresentanti.






Il nocciolo del problema è che i soldi ce li mette il Congresso, mentre è il Governo a spenderli.
Per questo le ipotesi principali sono due: potremmo creare un Ente controllato dal Congresso, come l'ENPS o l'ESS, oppure utilizzare questo regolamento per una sezione del Governo alle dipendenze del MoE, che così si occuperebbe della speculazione, come fatto finora.

A favore dell'Ente congressuale depone il fatto che i soldi necessari sono già sotto la responsabilità del Congresso, e trasferirli al Governo caricherebbe quest'ultimo di una pressione in più; per contro, si rischia che i giochi politicanti possano portare ad un uso strumentale della cassa: un'opposizione sufficientemente forte e sufficientemente scellerata potrebbe sabotare la speculazione per danneggiare un Governo.

A favore del controllo governativo della speculazione invece sta il fatto che è il Governo a spendere i soldi, e secondo questa visione è bene che se li guadagni.
Per contro la responsabilità sarebbe alta, ed il timore che il MoE non sia all'altezza potrebbe portare a scelte avventate e acuire la lotta per il solo potere in fase elettorale.

Detto questo però, il motivo fondamentale per cui serve un organo regolamentato è che la speculazione, per come la facciamo ora, è inefficace: è un lavoro che non si deve interrompere mai e che non può seguire i tempi politici, che impongono elezioni ogni dieci giorni.

Per questo io personalmente vi consiglio di optare per l'Ente congressuale, con l'inserimento del MoE con funzione di controllo, prevedendo un meccanismo per cui se gli utili non crescono, il Governo abbia la possibilità di sollevare il Responsabile dall'incarico ed assumere la conduzione dell'Ente fino a fine mandato.

Questa soluzione manterrebbe i fondi al Congresso, assicurando la continuità del lavoro, però darebbe al Governo un'arma forte per difendersi dal sabotaggio.
E' chiaro comunque che l'idea del sabotaggio interno è una cosa infame, ma avere gli strumenti per combatterlo può evitarlo alla radice.
Nessun responsabile vi si presterebbe, sapendo che ci perderebbe la faccia senza concludere nulla.


La scelta comunque sta alla comunità.
Per concludere, vorrei pubblicamente raccomandare daniele81ht, attuale responsabile della gestione della speculazione dell'Esercito, come prossimo responsabile dell'Ente o della sezione.
L'idea iniziale è sua, dovuta all'esperienza accumulata nel gestire la vasta speculazione militare: durante la discussione ne abbiamo parlato e si è detto disponibile.
Il mio consiglio è: non fatevelo scappare.
In questo paese abbiamo un certo numero di esperti di ciò che resta dell'economia del gioco: se loro saranno d'accordo, penso sia realistico pensare ad un organo composto da giovani ed esperti sotto la direzione di daniele.
Lui conosce molto bene la materia (qui il suo studio preliminare) e se riuscissimo a trasmettere questa conoscenza potremmo pensare di contare su un'entrata considerevole e duratura.




Resoconto di fine mandato

Questo mese abbiamo lavorato sodo. Mentre scrivo, il totale dei messaggi dei mp circolari interni al governo ammonta a circa settecento, più ne vedo altri quattrocento tra pm Farnesina e pm MU.
L'obiettivo di questo mese era dare una spinta in ambito internazionale, per mostrare che anche se deboli militarmente possiamo lo stesso far sentire la nostra voce e far pesare la nostra posizione strategica.

Abbiamo cominciato con gli strikes serali, combattendo prima in Spagna, quindi in Messico, Brasile e Finlandia, sfruttando questa visibilità per premere sull'acceleratore della guerra tra Spoland e i nostri occupanti.
Nel frattempo davamo impulso all'ESS, che è ora finalmente pienamente operativo nell'investire sulle nuove generazioni.

Ad un terzo del mandato ci è capitato fra capo e collo l'update degli admin, che ci ha defraudato dell'80% delle entrate fiscali: conseguente abbassamento repentino delle tasse e tentativo di impiccio.
In un momento difficile per il paese e per la sua politica (con mezzo Congresso sull'Aventino da un mese) abbiamo cercato di concentrare gli sforzi e l'attenzione sulle contromisure da prendere per la grave emergenza, e sono stato felice nel vedere che questa volontà è stata raccolta, anche da coloro che non condividono in pieno la politica di questo governo.
Malgrado le divisioni e le beghe tra di noi, noi italiani riusciamo comunque a restare lucidi e uniti nel momento del bisogno, e questo si è visto poco dopo nella lotta per il Congresso, che di colpo era diventata vitale dato che è l'unico organo che può agire sulle tasse.

Abbiamo lottato duramente ed abbiamo prevalso, aiutati dal nuovo bonus e dagli alleati, che aggredendo la Serbia hanno reso possibile la nostra vittoria.
Nel frattempo il comparto economico studiava le possibilità per avere un gettito alternativo a quello fiscale, che vi abbiamo poi presentato (mercato nero e speculazione).

Tutto ciò nel quadro di un cambiamento globale delle alleanze, che abbiamo fortemente voluto e che si sta verificando in questi giorni.
Il patto Spoland-Sloserbia, che ha portato TWO alla vittoria, si sta rompendo: ciò significa che presto nel nostro angolo di Europa non saremo più circondati soltanto da nemici, ma anzi la nostra penisola potrà essere il teatro dello scontro tra le due nuove formazioni.
Starà ai prossimi presidenti gestire per il meglio questa situazione, ma quel che è certo è che il nostro torna ad essere un fronte primario per le guerre globali, e questo elemento potrà portare attività e divertimento in più, che sono in finale gli obiettivi di un gioco.



In un mese è difficile che un paese cambi radicalmente, e il mio mandato non fa eccezione.
Però credo che tutto l'impegno e la passione che ci abbiamo messo sia servito a dare a questo paese qualcosa che difficilmente potrà essere disfatto: giocare a questo gioco con uno sguardo globale, ricercare l'unità non perché sia una bella idea ma per diventare più forti nei confronti degli altri paesi è possibile, lo abbiamo dimostrato.

C'è ancora molta strada da fare, ma delle basi sono state poste, e ci avviamo verso tempi in cui la dimensione globalizzata del gioco non potrà essere ignorata.
I futuri governi si misureranno sulla competizione tra nazioni e la crescita dei nuovi, e questo è in ultima analisi il motivo che mi rende soddisfatto di aver speso un mese della mia vita per voi, perché questi due sono i nodi che portano alla crescita della nazione.

Così, anche se nei prossimi tempi starò molto meno su erep, so che quantomeno in futuro ci si scornerà tra due visioni (spingere sul ruolo internazionale o spingere sull'investimento sui nuovi) che portano entrambe a rafforzare il paese.
Almeno insomma, flammeremo per qualcosa.


Prima di chiudere, un grande ringraziamento alla mia squadra: niente di ciò che ho scritto fino ad ora sarebbe stato possibile senza di loro, ed il merito è tanto mio quanto loro.
Io tendo ad essere piuttosto distaccato nei riguardi dei rovesci della politica, ma la verità è che se ci ho messo tutto l'impegno che potevo è anche per la grande dimostrazione di entusiasmo e dedizione che queste persone hanno dato.


Cordialmente vostro,
Feliks