Il mio viaggio -parte terza-

Day 952, 07:29 Published in Italy Italy by Nicola-A1

Innanzitutto mi scuso con tutti per il ritardo, chi sta in chat sa bene che non sono inattivo, ma sono successe talmente tante cose, e ben più importanti di un viaggetto di un seminabbo, che ho ritenuto migliore lasciare emergere altre notizie, visto che (inaspettatamente) mi sono ritrovato in top 5 con i miei articoli.

Detto questo, ringrazio tutti per la pazienza e passo all'articolo vero e proprio 🙂

Per chi volesse rinfrescarsi la memoria, ecco i link della mia storia
- Prima parte
- Seconda parte

Quest'ultima parte l'ho vissuta in modo abbastanza superficiale perchè, ad essere sincero, mi ero annoiato di questa esperienza.

VENEZUELA

Siccome sono un pro e non sbaglio mai un colpo, in Venezuela sono stato 7giorni invece che 3 >.>
Le elezioni presidenziali si avvicinavano, La guerra mondiale, ormai espansa su tutti i fronti europei, aveva fatto esaurire le scorte mondiali di armi. Inoltre c'è sempre una penuria di battaglie prima dei cambi presidenziali.
Mentre Vincenzo Pandolfo e l'attuale presidente Jean Jacques Benedict de Spino(za) si scornavano, il popolo era affamato di battaglie.
E io ero tranquillo e beato a godermi il wargame Entente fra Venezuela (ultimo membro entrato nell'alleanza) e Colombia.

Mentre facevo la conoscenza del presidente Talkewa , (che sembra essere l'unico nella chat venezuelana) mi sono reso conto di aver fatto male i calcoli. Non potevo andare in Colombia direttamente er via del wargame. Quindi, dopo essermi licenziato, mi sono dovuto far riassumere, per prendere un altro biglietto e triangolare.

Intanto, JJBdS (nome in chat del presidente) saliva alla guida dello stato, Delexo si vedeva rinnovato il suo mandato da CdSM, e io, nel mio piccolo, continuavo il mio lavoro al Ministero dello Sviluppo.
Comunque, dopo l'errore del lavoro (non potevo licenziarmi, e il mio capo non rispondeva), mi sono mosso finalmente in Colombia.

COLOMBIA

Stato dove sono stato veramente poco (credo i 3giorni per potermi licenziare e poco più). Chat inesistente, o quantomeno silenziosa, ma battaglie costanti grazie al wargame Entente, che intanto si arricchiva di partecipanti, fra i quali l'eItalia.

Mentre in sudamerica c'era calma piatta, in patria non si respirava un'aria rilassata.
Niente di importante se relazionato a quello che succede ora, ma piccole discussioni sul fatto dell'assenza di guerre (poi placate con l'arrivo del wargame), e il ban di Giulia Moro (con tanto di articolo per provare a farla sbannare insieme a Giangiskan )

Nonostante questa giocatrice abbia ripreso un altro account in disuso e continui a giocare, la 'carriera' del nuovo pg non rispecchia quello che era Giulia (nome in chat), ovvero un congressman esemplare, sempre presente e attenta, mai fuori luogo. Fortunatemente per l'ePaese, anche col nuovo pg è entrata al congresso.
Poco dopo, però, veniva bannato anche Glauco Tabriese, giocatore attivo e simpatico sopratutto nella chat. A lui e alla figliola vanno i miei migliori auguri, anche se ogni tanto passa in chat a salutarci 🙂

Degno di nota, invece, è il progetto del player grizly, che via via prendeva forma. Invito, per chi non l'avesse fatto, a leggere gli articoli delle Aziende NGI(LINK)

BRASILE

Ultimo, uno delle superpotenze Phoenix, nonchè in top5 delle nazioni del game per popolazione. Anche in Brasile sono stato poco.
Nonostante le battaglie/wargame di Phoenix non mancassero, l'aria che si respirava era eccessivamente calma, preludio della tempesta che sarebbe seguita di lì a pochi giorni (nel senso di guerre e nient'altro).

Non posso fare una stima del pagamento della manodopera. La carenza di battaglie importanti e la crisi nel cibo, avevano fatto crollare i prezzi di armi e pane, di conseguenza anche gli stipendi dei lavoratori delle fabbriche di questi prodotti calarono, insieme agli stipendi che elargivano i produttori di materie prime collegate a questi.
Basti dire che, se all'inizio del mio viaggio riuscivo ad arrivare a 0.5 gold di stipendio in paesi non economicamente fiorenti come l'Uruguay, in Brasile, possessore della ricca e produttiva North Of Brazil , prendevo 0.39 gold.

In questo paese, la chat mi ha fatto rimanere deluso. Ora, non so quante sono le chat di ogni singolo stato, mi sono limitato a seguire quelle 'pubbliche', ma quella brasiliana è la peggiore che ho trovato.
Ora, a mente fredda posso capirne i motivi: una superpotenza come il brasile ha la chat 'invasa' da stranieri, ed è già rumorosa di suo. Solo che anche i brasiliani ci mettono del loro, se non scrivi portoghese o non sei un tank, vieni ignorato. E questo trattamento l'ho riscontrato sia per me, straniero, che per i nuovi giocatori brasiliani.





Come ho già detto, l'esperienza sudamericana mi aveva soddisfatto e anche un po' stancato.
Era ora di cambiare aria.

Sono tornato giusto in tempo per uno dei giorni più importanti per l'eMondo e, sopratutto, per l'eItalia: il giorno della caduta delle fortezze EDEN di Rhone Alps e Aquitania e la rottura dei rapporti franco-italiani (e non aggiungo altro).


CONSIDERAZIONI FINALI

-L'eMondo sudamericano è, dal mio punto di vista, attivo (e se gli stereotipi valgono qualcosa, i latini 'chiacchieroni' sono famosi).
-Da questo punto di vista niente da dire, ma per il resto ho trovato un continente che mi sembra abbandoni troppo alla loro strada i nuovi , si occupi molto poco di coinvolgere la popolazione in iniziative, insomma un continente povero di idee. (a parte l'Argentina, solo lì ho trovato aiuti ai nuovi e guide concrete e complete per aiutare).
-Gli stipendi, se non si è skill 6+, non sono convenientissimi.
-Ho riscontrato anche una fiacchezza da parte dei player , mi pare si limitino troppo a seguire le direttive dall'alto, riducendo al minimo le discussioni, che a mio parere ci vogliono, in un game tendenzialmente noioso come questo.
-Il mercato è in linea con quello mondiale, eccetto sporadiche eccezioni.

Bene bene bene. La messa è finita 🙂
Ora sono in eSerbia, a lavorare per l'azienda di ferro (presto pietra) Q4 dell'EI, e a combattere la "guerra" Spagna-Italia.
E dopo essermi fatto i fattacci miei per un mese e mezzo, tornerò con un altro articolo ipocrita sull'importanza di lavorare per lo stato o per l'esercito 🙂

Un saluto dalle miniere della Serbia e a presto!