Il dilemma del porcospino

Day 2,887, 16:12 Published in Italy Serbia by Bl1nd Spid3r

Mi accingo a scrivere questo mio primo articolo di giornale spinto dalla “missione dei 25 commenti”. Tuttavia non voglio pubblicare una sterile richiesta di feedback ma piuttosto redigere un bilancio delle mie prime settimane di gioco.

Devo dire che il gioco mi ha impressionato positivamente nel suo complesso ed ho trovato l’interazione con i compagni molto stimolante. Se dovessi cercare un difetto potrei individuarlo nella febbrile e sterile ricerca di incremento di un parametro numerico a discapito delle relazioni sociali, cosa che alla lunga può stancare e portare all’attuale carenza di cittadini attivi. Capisco siano le meccaniche di gioco e che senza quei valori l’eItalia continuerà a chinare la testa di fronte agli invasori stranieri.
Tra le molte sorprese ho letteralmente sbattuto contro l’attuale forma di governo eitaliano. La mia recente nascita in gioco non mi permette di fare confronti con precedenti esperienze di governo ma è innegabile la situazione di impasse che si è venuta a creare. Al di là delle strategie politiche e militari o delle leggi promulgate è proprio questo, secondo il mio parere, il principale e più pressante errore che stiamo compiendo in questo momento. Data la mia indole non posso negare l’iniziale astio verso la Dittatura ma più di questa mi ha deluso la mancanza di collaborazione tra cittadini in una realtà, come quella di eRepublik, dove tale componente dovrebbe risultare di primaria importanza. Sono dispiaciuto nel vedere il nostro paese che, in una situazione difficile come quella europea, perde tempo perché l’uno è occupato a rinfacciare all’altro cosa avrebbe fatto o avrebbe dovuto fare. Una situazione in cui nessuno si sente responsabile delle proprie azioni perché ci si crea il facile alibi che sia l’altro il colpevole di ogni male. Come ci possiamo aspettare una politica di “ampio respiro”, sia militare che sociale, se chi è al potere cerca giornalmente la facile battuta per screditare chi ha vicino?
Mi auspico un governo che si assuma le sue responsabilità, che sia disposto a sottoporre il suo operato al giudizio dei cittadini e ne accetti il giudizio.
Tutto questo mi ha ricordato un racconto con il quale vi lascio:

“Alcuni porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche ed il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno. Crescere è un continuo provare ad avvicinarsi e allontanarsi l’un l’altro fino a che non si trova la distanza giusta per non ferirsi a vicenda. Se non c’è questa volontà, mettendo in conto la possibilità di farsi male, rimane solo il freddo”.

A. Schopenhauer





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