Anakin d'Arabia

Day 2,429, 05:19 Published in Italy Greece by InnoDC

Oggi vi voglio parlare di un pezzo d'eItalia all'estero.

anakin987 non ha avuto un grande successo politico in eItalia, anche se alcuni si ricorderanno di lui. Nei primi mesi del 2012, fondò un nuovo partito, la Gilda dei Mercanti, che aveva come scopo realizzare una serie di istanze economiche. In un lampo arrivò ad un centinaio di iscritti e poi crollo sotto il peso di una struttura di comando troppo autoritaria che causò dissidi interni. Tutto nel giro di qualche mese.
Successivamente, per qualche tempo, divenne uno dei pochi membri non nabbi di Fratelli d'eItalia.

Nonostante il fallimento politico, anakin è stato (ed è tuttora) un membro attivo della nostra community. In passato ha scritto anche alcuni buoni articoli (come questo) e partecipava ai dibattiti (al flame ndr) dei principali articoli.

Tuttavia, ha avuto decisamente più successo all'estero, trasferendosi in una piccola comunità, quella araba.




Anakin è attualmente MoD ed è stato anche CP arabo, lo scorso Marzo. In una piccola comunità che ha premiato la sua dedizione, ma che ha attirato il mio interesse per un altro motivo.



In Arabia Saudita esiste un solo partito. Tutta la popolazione è unita in un unico partito.
Ciò si contrappone fortemente al nostro sistema politico dove esistono almeno 20 partiti.

A mio parere, entrambi i sistemi sono problematici. Il sistema arabo (benchè perfetto per piccole comunità) sacrifica la pluralità, il dibattito democratico (magari però presente all'interno del partito) e l'alternanza. Allo stesso tempo, un sistema eccessivamente frammentato, paralizza il processo decisionale, genera flame, divisioni di vario genere, faziosità, impedisce la formazione di governi che riescano a riunire i massimi esperti in tutti i settori ecc.

Io non sono Atlius, non vi dirò che i partiti sono morti e che devono sparire. Semplicemente perchè non è vero, i partiti sono tutti più o meno vivi e delle differenze tra questi ci sono. Quello che mi chiedo io è se queste differenze non siano superabili.
Faccio un esempio.
Un classica differenza tra i partiti in eItalia è tra i partiti "democratici" e quelli "autoritari". Per come la vedo io, questa differenza è superabile. I partiti "autoritari" sono primitivi e devono essere abbattuti; dall'interno, dagli iscritti, che si prendono la democrazia oppure lasciano il partito.
Molte altre differenze tra i partiti potrebbero essere tranquillamente superate attraverso la formazione di correnti interne e quindi di un dibattito interno, dove la minoranza di turno accetta la decisione della maggioranza.
Sarebbe un enorme passato avanti per la nostra civiltà, dove finora i personalismi hanno prodotto invece divisioni sia in ambito militare che politico.

Visto che si parla di MU unica, perchè non cominciare a parlare anche di un nuovo sistema partitico, che io immagino a 5 partiti?
I nodi cruciali sono due: come convincere le persone a seguire un simile progetto (esattamente come per la MU unica; semplicemente per i benefici che ne derivano, che dopo dirò sommariamente) e quale macroquestione usare come discriminante per l'appartenenza ai vari partiti.

Secondo me la questione fondamentale è il ruolo del partito stesso e il ruolo dello Stato.

Avremmo quindi questi cinque partiti:
- Partito di estrema destra: il partito è un Elite, dove si emerge solo con il sudore. I nuovi vengono istruiti ma non foraggiati. Lo Stato deve essere semplice, niente burocrazia;
- Partito di centro-destra: l'esperienza viene prima della gioventù, lo Stato deve svolgere compiti essenziali.
- Partito di centro: quelli che per l'appunto stanno nel mezzo e si schierano di volta in volta, difatto l'ago della bilancia, che assicura che ogni decisione sia la più corretta;
- Partito di centro-sinistra: i giovani vengono favoriti, se ne stimola la partecipazione, i vecchi sono una guida che lascia il passo, i giovani vengono aiutati senza eccessi. Lo Stato deve avere un ruolo attivo, anche per mezzo di un corpus di leggi sostanzioso, purchè siano utili;
- Partito di estrema sinistra: il partito fa di tutto per aiutare i giovani, con rifornimenti e lanciandoli subito in politica. Lo Stato deve controllare tutto ciò su cui può mettere le mani.

I vantaggi di questo sistema:
1) Un vero GdR
2) "Istituzionalizzazione" dei partiti, quindi maggiore stabilità.
3) Meno flame, meno reclutamento sfrenato, perchè lo Stato invierebbe al nabbo una descrizione dei vari partiti e questi sceglierebbe di conseguenza.

Vi avevo promesso delle novità, una risposta al malessere che avevo manifestato, ed è fondamentalmente questa. Sono stato un anno e anche più in prima linea a combattere una vera guerra tra partiti che non ha portato a niente perchè i partiti si contrastano su temi marginali e ci sono partiti che in una politica normale (cit.) non esisterebbero.

Sono stato tra i fautori di una divisione, forse più storiografica che reale, tra l'attuale sistema e il pentapartito. Oggi sento nuovamente una richiesta di rinnovamento sempre più forte; ma dubito che il rinnovamento questa volta possa passare nuovamente per nuovi partiti di nabbi, perchè gli ultimi due anni hanno assistito al dominio di questi, con risultati mediocri e molto flame privo di senso.
Sono convito che una soluzione basata sul GdR (come quella proposta) darebbe nuovamente senso alla cosa, altrimenti io credo che mi spegnerò lentamente e vedo che anche altri seguono questa traiettoria calante.

In conclusione, segnalo che ho finito di pagare i 10000 ITL all'EI, come promesso in questo articolo.

Innocenti