[WoT] Osservazioni sui recenti sviluppi sociali in e-Italy

Day 2,528, 03:02 Published in Italy United Kingdom by Vajura

0. Indice
1. Premessa
2. Il mio e-passato e la mia idea di e-Stato
3. Appello ad Elite eItaliana
4. Appello a “Bastardi Senza Gloria”, “Lux et Ratio”, “Aquila Et Gladius”, “La Giovane eItalia” ed il “Partito Comunista eItaliano”


1. Premessa


(Separazione, Munch)

Come molti altri utenti nati non nell'ultima ora, mi pasco di ricordi in questo gioco. Ma gli eventi sollecitano, delle volte, a prendere una posizione; il che non è semplice, implica fare un rodaggio fra tante novità, riprendere lentamente a camminare, far ingranare il cervello; ma porta, poi, ad essere consapevoli di non essere indifferenti.

Chi prende posizione soffre quando si rende conto della massa amorfa e passiva che lo accerchia, di tutte quelle teste che rimangono a guardare e sentire senza mai tentare, una volta per tutte, la loro verità.

Questo articolo mischia delle idee personali a degli appelli, dunque; appelli ad organismi ed istituzioni che chi scrive ammira e che vorrebbe vedere ancora più decisi in questo momento di e-crisi.

2. Il mio e-passato e la mia idea di e-Stato

I miei primi passi in questo e-paese sono stati indirizzati contro di esso.

Entrai in una MU, molti anni or sono, che distribuiva di tutto per il suo sviluppo interno, che era sempre più coesa e forte ma che mai ci faceva vedere oltre le nostre mura. Parole come “Governo”, “Stato”, “Partiti”, non erano viste di buon occhio: ci destabilizzavano, ci dividevano... ci spaventavano. Vedevo fasci di leggi approvate ed abrogate, persone che dal nulla assurgevano al rango di Ministri, Presidenti e Ambasciatori internazionali e li invidiavo perché ne ero fuori; l'invidia spesso si tramutava in odio ed insofferenza, la fazione dei “giovani” che venivano trascurati e non valorizzati si faceva sempre più consapevole del proprio peso.
Non ci passava per la mente neanche un attimo che eravamo proprio noi, il problema: noi che eravamo stati distanti dalle istituzioni, che non ci eravamo mai proposti ad un incarico, che eravamo talmente tanto prevenuti dal credere d'essere stati bocciati dal mondo ancor prima d'aver fatto un esame.



(Ceneri, Munch)

Col tempo le cose cambiarono, per sviluppi che non starò qui a ri-elencare.

Ricordo che nella prima fase della mia e-vita ero molto più legato ai paesi esteri, dove “le cose funzionavano” e “le MU private venivano valorizzate davvero”: lì sì che saresti stato pagato e cresciuto, non come in eItaly. Le battaglie dell'eItalia erano qualcosa di oscuro per me... sapevo che c'erano, qualche volta ci sparavamo anche, ma non le seguivo, non vedevo alcuna strategia, non conoscevo la tattica che c'era dietro e spesso sbeffeggiavo chi le shouttava nella bacheca con affanno, sparando altrove i miei milioni.

Un giorno mi ritrovai dall'altro lato, dopo drammatiche rotture.
Lentamente m'inserii nella MU che mi accolse, iniziai a volerlo davvero un posto nei governi, per poter aiutare il Mio ePaese. E nel giro di qualche mese mi ritrovai nella tavola rotonda d'un CP che spiegava i punti cruciali d'una grande campagna di resistenza contro la Slovenia; avrei dovuto far parte di quei pochi addetti notturni che avrebbero dovuto continuare a distribuire armi fino all'alba, accogliendo in un canale apposito stranieri e soldati volenterosi d'aiutare.
Ad una battaglia fondamentale, col muro al 49%, il tempo che scorreva impietoso, pregavo che ci fosse qualcuno pronto a sparare per l'eItalia e... solo allora mi accorsi dei tanti piccoli, nuovi, Vajura che shouttavano le loro battaglie in Croazia o altrove, col loro Commander che prendeva BH in Bosnia e chissà. E capii.




(Disegno per “Separazione”, Munch)

Questo è un paese frammentato, lacerato e diviso. È un mantra che ci ripetiamo. Ma ci sono dei motivi: è ovvio; come diceva un filosofo tedesco, spesso ridicolizzato perché interpretato come assolutista, «il reale è razionale»: questa frase manda molti nel panico, credono che tutto possa essere giudicato, ma quello che racchiude è anche la speranza di poter comprendere lentamente ogni motivo dietro l'apparente superficie di caos che ci perseguita, di poter risolvere o chiarire con le nostre sole forze quello che inizialmente pare impossibile.




(Gelosia, Munch)

Quando decidemmo, io ed altri players molto più bravi di me e che non avevano avuto bisogno di sbagliare così tanto, di fondare un partito che incarnasse non solo quelle che in quel momento erano le nostre “idee”, ma anche i risultati delle nostre “esperienze”, e dunque anche dei nostri sbagli, ci riproponemmo chiarezza: un partito doveva indirizzare i giovani verso i canali ufficiali e non doveva creare dispersione.
Tante sono le forme che dividono, che allontanano, che danneggiano: e tutte quelle forme sarebbero state i nostri nemici dichiarati, prima ancora delle persone che le rendevano possibili; la Privatizzazione, la Frammentazione, l'Assistenzialismo Privato, i TO, i traffici illegali d'ITL, la corruzione e l'economia che sta dietro la politica. Tante cose positive, a guisa di risposte, l'eItalia ha partorito in questo senso: gli Enti, le grandi leghe di collaborazione fra partiti diversi, le riforme pro-EI (purtroppo esigue) ed i lavori che stanno dietro ad ogni governo funzionante nel quale la maggioranza può specchiarsi. Tante altre non vennero mai fatte: il tentativo di far convergere nello stato più MU, la riforma del Grande Archivio pubblico, il tutoraggio degli altri Ministeri per renderli virtuosi e complessi come quello degli Esteri.




(Disegno per “Separazione” 2, Munch)

Credo che il nostro paese abbia un apparato solido, valido, e che bisogna salvarlo, potenziarlo, migliorarlo. Io, Vajura, membro di BsG e di Elite, cittadino del Nuovo Mondo dal 2011, credo nelle Istituzioni e nello Stato eItaliano: ed il fatto che dirlo oggi, nel 2528, causi grandi risate e sberleffi, mi porta ad interrogarmi e scrivere articoli come questi.


3. Appello ad Elite eItaliana

Cari amici di Elite,

voi mi avete accolto e da quasi 2 anni e mezzo sono nelle vostre fila. Amo questa MU per la sua storia ed il grande carisma di alcuni suoi membri: mi avete aperto un libro di tradizione ed e-poesia che non avrei mai conosciuto altrove, intrappolato in burocrazie grigie (o verdi).




(Scena di “Dynasty Warrior 7”)

Ma con tutta sincerità, senza nessuna acredine o voglia di danneggiare la nostra immagine, vi invito ad una riflessione. Prima che io venissi in questa MU, siamo stati statali. Erano “i tempi d'oro”, tutti li rimpiangono, tutti ci ripensano trasognanti: solo perché chi lo fa crede che non si possa più ritornare indietro. Ma cosa ce lo impedisce sennò tanti e tanti pixel colorati? Cosa, se questo è un gioco che dovrebbe per una volta rispecchiare la libertà dei nostri spiriti e delle nostre volontà?




(Scena del film “Hercules, il Guerriero”)

Più di un anno fa ho tentato di scrivere per voi un documento per un ritorno a MU statale; guardato con molta diffidenza da Pimpo, venne bocciato da Mappina e non mi azzardai a parlarne pubblicamente.
Ora vi scrivo qui, nel mio giornale, perché vorrei fugare tutta questa pesantissima oscurità che ci caratterizza dietro i nostri meccanismi decisionali: senza nessuna superbia, pur sapendo di non essere nessuno, vorrei tanto comunicarvi la mia speranza di una rinascita di Elite che possa prevedere la presa di posizione contro i Terroristi.

Non basta scrivere «noi non c'entriamo niente» con gentilezza ed ironia. Perché noi siamo ELITE e le cose dovremmo prenderle di petto. In questi giorni MU, capitanate da Audax e da membri non-giovani ed abbastanza influenti, stanno organizzando un'unione che non risponderà agli ordini del Governo, a meno che non siano di loro gradimento. Questo è l'inizio della fine della Coordinazione. E noi, anche noi che non siamo EI, abbiamo creduto in questo sogno comune da... sempre; ci sono stati illustri “coordinatori”, mesi e mesi di sperimentazioni differenti tramite i PM, i canali, i miracolosi ma fallimentari tentativi tramite e-gov...




(Attrazione, Munch)

Carissima Elite,

sono già fiero d'essere uno dei tuoi soldati. Ma sarei veramente più partecipe se avessi un “credo”, perché al momento è difficile credere che tu ne abbia uno.

Ci diciamo forti servitori dello Stato, ci diciamo orgogliosi guerrieri che mai tradiscono il nostro paese: ma è sempre mancato un passo, Il Passo, per impegnarci davvero, coi nostri nomi, le nostre facce e le nostre firme. Non dobbiamo avere paura d'imborghesirci come gli EI, di compilare questionari e scartoffie, perché il nostro essere Elite è un vincolo di cuore e sangue e non sarà certo spazzato via così facilmente... Ma dobbiamo reagire a questa privatizzazione crescente della influenze nazionale, dobbiamo urlare «BASTA!», dobbiamo dire una volta per tutte, come non abbiamo fatto neanche ai tempi di Fanaxidiel, «Noi non ci stiamo!»




(Saint Seiya, da sempre rappresentazione dei guerrieri Elite)

In Congresso si sta parlando delle nostre Org, delle Org che possediamo perché eravamo statali una volta.



Invece di arretrare lentamente, risorgiamo con coraggio e senza aver nulla da nascondere diciamo ancora oggi, ancora nel 2014-2015: «noi vogliamo ancora essere Statali!». E diamo una grande lezione a tutti quelli che pensano solo ai loro interessi e conoscono più stranieri che italiani, diamo una vera e forte prova di coesione nazionale in questo nuovo medioevo nascente.

Vi invito a prendere una posizione con un proclama, con un comunicato, e ad affrontare con trasparenza quanto riguarda le Org facendo l'unica mossa non prevista da tutti i nostri detrattori e nemici: il nostro impegno a firmare un contratto con la nazione, senza pretendere nulla da essa, dichiarandoci una unità militare al servizio dello Stato eItaliano (ma con elezioni interne del nostro Commander).

Grazie per la vostra attenzione.




4. Appello a “Bastardi Senza Gloria”, “Lux et Ratio”, “Aquila Et Gladius”, “La Giovane eItalia”, “Fratelli di eItalia” ed il “Partito Comunista eItaliano”.

Cari politici e-Italiani,

molto di tutto quello che si è verificato è anche colpa nostra. Dovremmo farci un esame di coscienza e capire su quali cose possiamo divergere, dibattere e disquisire e su quali è indispensabile un'azione coordinata e una presa di posizione comune.

Alcuni fenomeni, ad esempio, potrebbero essere definiti e-illegali nonostante il gioco li permetta; so già che molti di voi, magari appartenenti alla scuola dibexista del «ingame is permitted», possano essere contrari. Ma il TO che è stato compiuto in quello che è oggi il “Fronte Resistenza Terrorista” è stato fatto dal membro della nostra comunità che più di altri, in politica, ha sempre predicato la correttezza, la virtù e l'onestà e che oggi scrive: «Vi insegneremo le vie della forza con i TO» (Cit.)...

Quanto è successo può essere letto in questo articolo ma invito tutti a prendere in esame il fatto che se chiamare un PP legittimo “pir**” e appropriarsi con la forza bruta di quello che si vuole per poi fondare un partito “terrorista” con l'intento di distruggere stato, enti, esercito ecc. ci lascia indifferenti e non ci fa reagire non siamo veramente degni di dirci “politici”, ossia educatori dei giovani e dello spirito nazionale.



Potremmo anche non soffermarci su un qualcosa che è ormai “passato”; ma soltanto ammettendo che considerare “passato” qualcosa non dovrebbe comportare il considerarlo “poco importante”.

È un momento, a mio parere, in cui bisogna abbandonare una volta per tutte i luoghi comuni nei confronti di “Fratelli d'eItalia”, il partito che è de facto al governo in questo momento. E dico questo nell'insieme delle considerazioni generali (ma personali) sul paese perché credo che molte delle catastrofi che ci stanno colpendo, come le MU che si coalizzano e si privatizzano ed i partiti TO-verati delle suddette che scalano la classifica, siano frutto d'una stupida chiusura, nella quale anch'io mi metto in mezzo.



Il punto centrale è questa nuova forza emergente, un misto di potere politico e militare, che si fa chiamare “Gli Illuminati”, è sostanzialmente diversa da noi, da tutti noi: possiamo avere grandissime differenze interne, ma ora dopo tante paure infondate sappiamo che ognuno di noi vuole mantenere nel governo un certo ordine, un certo equilibrio; la situazione, sfuggitaci di mano, potrebbe comportare una degenerazione dove ci sarebbe un CP e un EI e tutto il resto, fuori da questa cerchia Governo-EI, sarebbe totalmente anarchica e incontrollabile. La nazione si potrebbe dividere a metà e, in aggiunta, tutte gli enti di aiuto e tutoraggio che abbiamo creato potrebbero rifornire e supportare dei giovani “terroristi”, che impiegherebbero tutto il loro danno e le loro energie contro lo stato eItaliano.



Il partito di cui parliamo è nato in maniera illegale, dall'atto del più famoso padre fondatore di ReI, e le MU che si stanno coalizzando per non obbedire allo Stato non riconoscono le autorità eItaliane. Ci troviamo di fronte ad un grande problema di legittimità che, a mio parere, ci coinvolge tutti, indipendentemente dai nostri credi e-politici.

Abbiamo fondato “Fronti” e “Alleanze” per ostacolarci a vicenda, per impedire ad uno di noi di arrivare al potere; ma adesso, che i terroristi avanzano per erodere tutto quello che abbiamo costruito, credo che sarebbe necessario più che mai un nostro comunicato unito ed un'azione congiunta per disconoscere tutto quanto queste forze usano per distruggere il patrimonio nazionale: i TO-ver, l'indipendenza dalla coordinazione e in futuro, chissà, l'aperta insurrezione e la scissione in un nuovo Stato. Gli Enti ed i Governi devono mirare alla crescita di tutti: ma non di chi apertamente li vuole danneggiare e sovvertire.



Credo che sarebbe opportuno un summit nazionale di tutti i partiti sull'argomento e che sarebbe molto più efficace un'azione coordinata contro questa nuova minaccia.

Grazie per l'attenzione o/