[ESTERI] USA, tra nuove e vecchie amicizie

Day 2,599, 03:08 Published in Italy Italy by Italian Foreign Office


Salve a tutti, come primo articolo dell'anno vi mostro il lavoro svolto da nostro ambasciatore negli USA: ricky4a, non mi rimane che augurarvi buona lettura e buon anno!



Introduzione
Come molte altre nazioni dell’e-mondo, anche gli USA hanno vissuto un mese pieno di novità riguardanti la loro politica estera.
Già da qualche mese gli Stati Uniti fanno parte di Pacifica e, nell’ultimo periodo, si erano dedicati principalmente a controllare i propri possedimenti sparsi nel mondo (Francia, Giappone e Corea del Nord). Tuttavia Dicembre è diventato il mese dell’azione diretta e del ritorno prepotente di questa nazione sul campo di battaglia.

La campagna contro la Spagna
A pochi giorni dall’inizio del mandato del nuovo CP Deepchill, l’evento che ha scosso lo scacchiere mondiale è stato la dichiarazione di NE nei confronti della Spagna, seguita prontamente da un MPP con il Brasile, membro di Asteria.
Il giorno 2579, in un articolo ufficiale, il presidente in persona lancia la dichiarazione ufficiale di guerra. Come si evince dalla lettura, gli spagnoli vengono spesso accusati di essere pig-disgusting, oltre al fatto di essere molto veloci nel saltare da uno schieramento all’altro nella loro politica estera. Viene inoltre posto l’accento sul fatto che comunque in Spagna sono presenti bonus utili all’economia degli USA e che il più grande gruppo e-religioso negli Stati Uniti, i Dioisti, odiano gli spagnoli e farebbero di tutto pur di cancellarli dalla mappa. A nulla sono quindi serviti i periodi di reciproca collaborazione, come recentemente in Sirius, a calmare le acque tra questi due paesi.

La campagna spagnola si è conclusa con successo nonostante alcuni alti e bassi nella sua fase iniziale. Per qualche giorno si era addirittura pensato che la Spagna potesse resistere quanto meno all’attacco degli USA, tuttavia il pronto intervento del Portogallo (qui la dichiarazione di NE) ha reso praticamente impossibili le speranze di sopravvivenza sulla mappa per gli spagnoli, che per questo mese hanno dovuto anche rinunciare alle elezioni congressuali. Attualmente gli USA occupano senza particolari problemi il nord della Spagna, precisamente 7 regioni, mentre il Portogallo ha ottenuto le restanti. Durante la stesura di questo articolo la Spagna possiede l’unica regione Canary Islands, anche se si trova sotto attacco portoghese. Grazie alle regioni spagnole, gli USA sono riusciti ad ottenere alcuni bonus (Deer in La Rioja e Aragon, Iron in Castilla y Leon, Sand in Balearic Islands) utili a raggiungere il 100-80-100 per quanto riguarda i bonus cibo-armi-case.

La politica estera: i rapporti con l’Italia e gli MPP con Asteria
Al mio insediamento come ambasciatore negli USA ho provveduto subito ad allacciare i rapporti con il nuovo MoFA Kevin Sheridan, cercando di riallacciare i rapporti con una nazione con la quale abbiamo molto spesso collaborato e sparato assieme nel corso degli anni.
Nelle intenzioni del governo vi era il sondare il terreno per un possibile MPP, tuttavia tale possibilità è subito svanita nel nulla in quanto il loro MoFA ha categoricamente rifiutato. Alla base di questa decisione non esistono motivazioni particolari se non quelle relative alla nostra posizione in politica estera. Avendo ricevute risposte un po’ “fumose”, è possibile immaginare che agli USA non vadano bene qualche nostro MPP. In ogni caso il MoFA ha voluto ben ribadire che da parte loro non esiste nessuna inimicizia particolare, augurandoci di non interferire nelle aree scandinave con i piani della Finlandia, loro stretta collaboratrice.

Con il senno di poi, si sarebbe ben presto capito perché questo MPP non si poteva stringere.
Nel paragrafo precedente ho già accennato del MPP con il Brasile: questo è stato solo il primo di un discreto elenco di ulteriori MPP con paesi di Asteria. Infatti si sono succeduti un MPP con la Slovenia, uno con la Grecia, uno con la Romania, tutti passati senza particolari problemi. Da notare che, al termine del precedente mandato di Oblige, era già stato firmato un MPP con l’Argentina, poi rinnovato alla fine dell’attuale mandato. Da uno spettatore esterno questi MPP potrebbero essere facilmente visti come un avvicinamento degli USA ad Asteria. Tuttavia, durante i dialoghi intercorsi tra me e Kevin Sheridan, è emerso espressamente che gli Stati Uniti non hanno la minima intenzione di aver a che fare con questa alleanza e che questi patti servono a rinsaldare vecchie amicizie perse da tempo, dichiarandosi fermamente membri di Pacifica.

Considerazioni finali
Come opinione personale posso aggiungere che, sebbene gli MPP con Argentina, Brasile e Grecia possano essere visti come “vecchie amicizie”, la stessa cosa non si può dire certamente della Slovenia che, a memoria, non ricordo mai essere stata nella stessa alleanza degli USA o comunque stretta collaboratrice.
Un nodo cruciale sarà anche il rapporto tra Stati Uniti e Serbia. Storicamente le due nazioni non si amano di certo: basti pensare al fatto che, in tutte le azioni coordinate fra più stati volte a cancellare dalla mappa gli USA, la Serbia era sempre presente in prima linea a combattere, sottomettendo spesso la nazione a stelle e striscie. Inoltre è anche importante ricordare le tantissime battaglie interne con Ronald Gipper Reagan e il partito filo-serbo American Freedom Alliance, che per mesi hanno destabilizzato le elezioni congressuali creando non pochi problemi. Nonostante gli MPP che gli USA stanno firmando con membri Asteria, resta assai difficile vedere tra di essi, in un futuro, la Serbia, che rimarrà un nemico tenuto a bada grazie al NAP firmato lo scorso mese da Oblige. Questo sembra anche abbastanza confermato dal probabile futuro CP Wild Owl nel suo articolo di candidatura ufficiale, nel quale ammette l’avvicinamento degli USA ad Asteria ma non alla Serbia. Questo scenario apre, tuttavia, interessanti spunti sul futuro dell’alleanza Pacifica, i cui membri hanno preso o stanno prendendo direzioni diverse per quanto riguarda la loro politica estera.

Il prossimo futuro ci dirà se le affermazioni dell’attuale MoFA sono veritiere o se sono solamente il preambolo di un nuovo scacchiere internazionale, con le potenze mondiali rimescolate nuovamente in nuove alleanze.



Bene, questo è l'articolo del nostro ambasciatore negli USA che ringrazio per l'impegno profuso in questo mese assieme agli altri collaboratori; vi invito infine a non perdetevi l'articolo di domani sulla Bosnia con annessa intervista.
Con l'augurio di un buon anno per tutti vi do appuntamento al prossimo articolo.

corol, sostituto MoFA