[ECONOMIA] L'imposta sul lavoro e altre novità

Day 2,822, 05:30 Published in Italy Italy by Ministero degli Interni


Cittadini, o7
Negli ultimi tempi, si è parlato molte volte di imposta sul lavoro e anche noi del Governo abbiamo avanzato una proposta in merito; pertanto, abbiamo ritenuto di dover emanare una direttiva allo scopo di informare la cittadinanza sia sulle meccaniche di eRepublik, sia sugli ultimi progressi effettuati dal Ministero dell’Economia.


L’imposta sul lavoro
L’imposta sul lavoro è un tributo versato dagli imprenditori nel Tesoro della Nazione della quale detengono la cittadinanza, introdotto il Giorno 2089 di eRepublik, con questo aggiornamento. Essa si articola sia come trattenuta fiscale sul salario pagato ai dipendenti, sia come imposta sul lavoro come manager. Ad esempio, se l’imposta sul lavoro è fissata al 5%, ogni volta che un imprenditore paga i suoi lavoratori, il 5% della quantità di valuta che scuce - lo stipendio lordo, finisce nelle casse dello Stato e, parallelamente, ogni volta che un imprenditore lavora nelle sue aziende, deve versare allo Stato il 5% dello stipendio medio del suo paese.
Lo stipendio medio di un paese, consultabile nella sua scheda Economia, si calcola operando una media ponderale tra tutti gli stipendi erogati dagli imprenditori che detengono la cittadinanza di quello stesso paese.
Perciò, sebbene quest’imposta sia determinata dal Congresso nel pannello amministrazione, non abbiamo alcun controllo su questo parametro, poiché è fortemente influenzata dall’entità dei salari erogati, e quando lo stipendio medio cresce, sale drasticamente anche l’imposta da pagare, il che rende poco conveniente, per tutti, produrre. Di conseguenza, pagare stipendi molto alti ai propri dipendenti rovina l’economia del paese; per abbassare i salari erogati, ma comunque remunerare adeguatamente il lavoro dei vostri dipendenti, potete utilizzare, ad esempio, una struttura cooperativa, in cui, oltre a corrispondergli un certo stipendio, gli donate parte di ciò che produce.


La proposta del Governo
Il Governo, sentito il parere del Ministro dell’Economia Theozz, alla luce degli studi effettuati nei mesi precedenti, ha inoltrato al Congresso la proposta di aumentare l’imposta sul lavoro dal 2% al 5%: dopo l’abbassamento, proposto e approvato senza alcuna discussione dal Congresso, al momento, per l’eItalia è necessario riportare l’imposta al 5%, sia perché necessitiamo di quelle entrate, sia per non mettere in pericolo il patto di non belligeranza con la Serbia, che ci garantisce utili per 70.000 ITL ogni mese.
Per questi motivi, chiediamo al Congresso di votare favorevolmente alla mozione e, a questo fine, cercheremo di contattare tutti i congressisti, oltre ad aver già aperto una discussione in merito sul forum.
Alzando l’imposta sul lavoro e facendo abbassare lo stipendio minimo, riusciremmo a recuperare risorse senza gravare sui nuovi e sui tank, ovvero senza incidere su coloro i quali adoperano l’auto-produzione per crescere e per combattere.


Il bilancio e la previsione di spesa
La normativa vigente, la legge V 7/15 “Testo Unico di bilancio, prevede che il Governo uscente pubblichi un rendiconto delle spese effettuate, per consentire al Congresso e alla cittadinanza di controllarne l’operato; il bilancio è accessibile a tutti i cittadini eitaliani verificati, attraverso la procedura enunciata in quest’articolo.
Tuttavia, il Governo Kim Jong Xiveth non ha provveduto a presentare un consuntivo del suo mandato, perciò ce ne stiamo occupando noi, e contiamo di finirlo a breve.
Parallelamente, abbiamo lavorato e presentato in Congresso la previsione di spesa, come previsto dalla Costituzione, ex art. 1; con la previsione, il Governo chiede al Congresso un accredito su uno dei profili organizzazione di cui dispone, per poter usare quella somma nel corso del mese. Nella stesura della previsione abbiamo cercato di stringere la cinghia, prefiggendoci l’obiettivo di spendere non più di 50.000 ITL per le operazioni militari e di stipulare al massimo cinque patti di reciproco soccorso: abbiamo pertanto previsto un saldo in attivo per 15.000 ITL.


Il mercato delle case
Le case sono una feature introdotta dagli amministratori il Giorno 2435 di eRepublik, con quest’aggiornamento. Sono un bene che, se attivato nel magazzino, aumenta la quantità di health recuperabili ogni giorno di 50 punti per ogni livello di qualità, da uno a cinque. Le case non possono essere donate e sono prodotte da aziende che non ammettono il lavoro come manager. Queste limitazioni, unitamente alla complicata formula produttiva, rendono poco appettibile questa fetta di mercato, specialmente in eItalia, ove non abbiamo alcun bonus, poiché nessuna delle nostre regioni ci rifornisce di materie prime adeguate, e pertanto manchiamo di competitività. Per queste ragioni, il mercato delle case, qui da noi, è morto, con pochissime case vendute a prezzi molto alti, con un evidente danno sia per gli acquirenti - che debbono comprare dall’estero, sia per la collettività, poiché, spostando all’estero le transazioni, le relative transazioni vanno a rimpinguare le tesorerie altrui.
In seno a queste considerazioni, il congressista Mlster X ha avanzato la proposta di abbassare della tassa sulle importazioni, al fine di spingere produttori esteri a vendere nel nostro paese, al fine di procurare case a prezzi accessibili ai nostri cittadini, portando la tassa import dal 2 all’1%. È un cambio esiguo, ma che, nonostante sia a costo zero, ci pare l’unica via per rivitalizzare il mercato.










Il Presidente
Il Ministero dell’Economia
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