Un passo indietro

Day 2,527, 02:38 Published in Italy Italy by Antimo Vero

Non ho fatto altro che pensare a come aprire questo articolo e più ci pensavo più mi rendevo conto di quanto potesse risultare inutile scriverlo.
Però in me c'è un pò di autolesionismo (si ringrazia quello che si sbatte il pacco per avermi fatto notare l'uso improprio della parola sodomia XD) nel tormentarmi il cervello cercando di dare un senso a ciò che leggo e vedo ogni giorno in questo gioco.
Quello che è oggi sotto gli occhi di tutti non credo sia necessario descriverlo ma volendo riassumete un attimo, la nostra community è pressochè inesistente.
Più che una community c'è un universo parallelo di gruppi e fazioni che popolano l'orbita eitalica.
La conseguenza di questa situazione è il totale disaccordo e il mancato conseguimento degli obiettivi che come paese implicitamente abbiamo.
La contrapposizione che si crea non fa altro che incidere negativamente sulla partecipazione dei cittadini alla vita sociale ed amministrativa dello stato.
Molte persone si sono allontanate dall'Italia per questo motivo e bisogna prendere atto che l'esodo è ancora in corso.
L'emorrargia di players, spesso tra i più capaci, si può impedire solo facendo un passo indietro.
Qualche mese fa avevamo abbozzato un'idea con molti nostri concittadini. Creare un gruppo di persone e con esse collaborare all'amministrazione di un piccolo paese.
L'esperimento da attuare avrebbe dovuto dare vita ad un modello virtuoso che avremmo cercato di proporre in EItaly.
Non era pensabile all'epoca conseguire il risultato in patria proprio per la situazione sopra espressa.
In realtà non era pensabile realizzarlo nemmeno all'estero perchè il gruppo si è diviso, c'è stato qualcuno che invece di costruire il progetto insieme agli altri lo ha sabotato facendolo apparire per quello che non era.
Poco importa. Personalmente l'interesse era quello di formare una serie di persone, di sperimentarne la convivenza all'interno di un progetto comune e far notare a tutti quanto potesse essere facile ottenere risultati simili.
Ci siamo riusciti solo parzialmente, i continui flame e le intromissioni che la community hanno operato hanno evidenziato i nostri limiti.
Siamo in attesa di una risposta ufficiale da parte di un paese amico che forse non arriverà mai e da 30 persone circa, saremo rimasti si e no in 12 o 13.
Questo è puramente dimostrativo. Se è difficile stare in un gruppo di 30 è pressoché impensabile provare a compattare una community di 200 o qualcosa in più.
Quello che mi dispiace è leggere pm da alcuni players che manifestano la volontà di migliorare le cose ma che puntualmente non vengono ascoltati.
A tale proposito ringrazio tutti coloro che mi scrivono e che in me si identificano.
Ho più volte scritto cosa penso dell'attuale situazione e sono consapevole che assumere una tale posizione in maniera ufficiale e esplicita non possa che disturbare i più.
Il nostro mondo è così malmesso per via delle contrapposizioni che siamo in grado di inventarci. Destra / sinistra, NAP / non NAP, terroritsi / filo governativi ecc....
Spesso questi gruppi hanno intersezioni, spesso sono proprio distanti e non possono che dilaniare la pazienza di chi non ne fa parte.

Non è che io stia scoprendo l'acqua calda, ma troppe cose sono in netto contrasto tra loro.
Prendo l'esempio dell'attuale governo e di alcune azioni che io non avrei intrapreso.
Ritengo giusta la decisione con cui il presidente Dibex prova a gestire molte situazioni. Diciamo che in un paese in queste condizioni un minimo di severità è quanto di più logico si possa utilizzare per cercare di unire gli intenti.
Trovo però sbagliato togliere una org ad una MU privata quale AUDAX che si è distinta sino ad oggi.
Come trovo sciocco togliere la gestione di un ente da rifare quale l'ESS ad un player che reputo capace: BlackStormCH.
Teniamo per un attimo fuori dal discorso la vicenda PDS, indipendentemente dalle modalità con le quali si sono svolte le elezioni credo che non sia saggio rimuovere un player competente da un incarico così delicato.
Non voglio entrare nel merito della vicenda, capisco lo sconforto di chi ha lavorato per il partito e poi lo ha perso ma credo si debbano scindere le due cose.
Al netto di queste considerazioni non mi pare che ci siano errori o comportamenti anti patriottici da parte del governo, poi non so. Tante cose io personalmente le ignoro.
Eppure sono nati un partito terrorista, un coordinamento alternativo delle MU e molti italiani si sono volatilizzati pur di non conferire la propria influence al paese natio.
Cosa ci contrappone così? Cosa ci impedisce di lavorare insieme e condividere un'idea anche quando può rivelarsi positiva?
Forse siamo lo specchio della real o forse siamo solo antagonisti per partito preso perchè da quando siamo arrivati in game ci hanno insegnato ad essere e a pensare come il gruppo o il suo leader.

Poco importa quale sia il gruppo, se si tratta di un partito o di una MU.
Sta di fatto che spesso si assumono posizioni a prescindere e se un Vanbaz (player che ritengo valido) pubblica un articolo in cui rammaricato annuncia di essere passato al 2 click, gli si risponde che la colpa di tutto è sua invece di convincerlo a non mollare.
Allora c'è poco da discutere ma tanto da fare. Ognuno dovrebbe analizzare il proprio comportamento, la propria pratica di gioco.
Dovrebbe chiedersi cosa sia disposto realmente a fare per il suo paese.
Dovrebbe porsi la domanda che non si è ancora posto: perchè c'è gente che lascia il paese? Cosa posso cambiare io per rendere le cose perfettibili?
Come si spazza via un discorso simile?
Io le mie risposte me le sono date ma sono convinto che a nessuno piacerebbero e so già che me ne pentirò appena avrò pubblicato l'articolo.
Tempo fa in Svizzera esisteva la potente nazione teocratica. Lo stato pur gestito da un gruppo forte e preparato aveva un grosso punto debole.
Il partito forte che governava il paese non era l'unico. Per cui in un periodo storico antecedente all'introduzione delle cs era ipotizzabile un take over nemico.
Fu studiato un ipotetico piano per azzerare tale pericolo, il cosiddetto tabula rasa. Io lo ricordo bene perchè mi fu proposto dalla Svizzera quando ero presidente eitaliano.
Il piano prevdeva un attacco dall'Italia ed una completa cancellazione della Svizzera, con la conseguente cancellazione di tutti i partiti.
Non arricciate il naso, era una scelta dettata dalla necessità. Il piano per forti contrapposizioni in Italia fu bocciato dal congresso e saltò tutto.
Cosa serve secondo me all'Italia? Un bel tabula rasa. Un reset di tutto il sistema e una nuova ripartenza.
Un programma comune, forzato, di convivenza di player contrapposti per imparare a lavorare insieme. Lo so che non è fattibile per molti limiti, ma ritengo troppo frastagliato il quadro generale.
Ogni entità è una corrente, ogni corrente ha le sue voci interne.
Dovremmo chiederci cosa siamo disposti a fare come paese per far tornare i nostri connazionali. Cosa offre il mondo fuori che noi non offriamo.
Una struttura politica più snella ed efficace? Riformiamo il sistema politico.
Una struttura militare con capacità di crescita e cameratismo? Creiamo un coordinamento unico e ufficiale e poniamolo sopra le parti.
Finanziamo la crescita dei nuovi players, formiamo gente degna di fare il commander con dei corsi "accademici" come avveniva in passato.
Mettiamo in condizione a un player come DiegoIceAge o Wolf127 o MaZzA di scegliere l'Italia e non uno stato estero.
Anni fa quando nacque l'elite, l'allora presidente Citizen Kane ci riuscì egreggiamente. Cosa ci impedisce di farlo nuovamente? Chi ci impedisce di ascoltare chi è fuori, dar voce alle esigenze altrui?
E' un problema di costi? Ci sono stati sottratti non so quanti cc e gold senza nessun ritorno, cosa ci impedisce di fare le scelte giuste investendo in noi stessi?
Abbiamo players capaci di grandi cose. Mandiamo le persone a "studiare" fuori, a recepire le esperienze migliori per farle nostre.
Anche la Germania e la Francia che in teoria starebbero peggio di noi sono messe meglio nei fatti.
Accettiamo i limiti che abbiamo, rendiamoci conto di quali siano le priorità, coinvolgiamo il più possibile ogni cittadino attivo e insieme scegliamo come e dove dispiegare i nostri interventi.
Ma non lasciamo che le contrapposizioni ci spacchino ulteriormente.
Mesi fa ci fu Darkplayer alias God Dark che vi fece una proposta audace. Ricreò anche se con evidenti differenze lo stato teocratico. L'introduzione del gioco di ruolo a tema vi spinse in modo propositivo e fu un periodo positivo per il paese.
Chi vi vieta di dare una direzione comune al paese? Chi vi impedisce di azzerare virtualmente il sistema partitico e militare per dar vita ad un progetto più grande?

Non ho la ricetta per vincere facile nè la bacchetta magica per risolvere i problemi del paese, ma qualche spunto ve l'ho dato. Il progetto ERoma era nato per questo. Per testare e proporre un GDR alla nostra community.
E' naufragato per tanti motivi, perchè c'è sempre chi trama nell'ombra, perchè se non giochiamo come ci pare non ci divertiamo, perchè il flame spesso non è più divertente e diventa predominante.
Perchè non ci si sforza di capire, valutare ed eventualmente migliorare ed attuare ciò che altri player propongono.
Anche se non ce ne rendiamo conto c'è tanta gente che nel suo piccolo ha tentato di abbozzare una via d'uscita.
Ho avuto modo di conoscere molte personalità in questi ultimi mesi. Anche se solo nelle ultime settimane sono aumentate le considerazioni che condivido.
Ci sono tanti esempi positivi e propositivi che mi hanno smosso. Gueneo che molti criticano perchè a vostro dire emette solo sentenze, è stato il primo a ideare un progetto a lungo termine quale ERoma, dedicandoci una infinità di tempo, senza contare la mole di players che ha portato a iscriversi nel nostro paese.
C Magro con il quale ieri scambiavamo qualche opinione relativa ad un nuovo sistema di intendere il gioco. Ermes Massignani che dopo due soli mesi di gioco vi ha proposto una sua riforma.
Ci sarebbero tante ottime persone e validi players pronti a dare una mano, ma finché non faremo tutti un passo indietro non saremo capaci di costruire e ci azzanneremo per spolpare l'ultimo pezzo di Italia che resta.

Come disse un tale una volta, e qui poi mi fermo : BASTA POCO CHE CE VO'!

E ora potete anche mandarmi a quel paese o argomentare a quanto vi ho scritto, aprendo coi fatti una pagina nuova.