IX. Riflessioni circa il Salario Minimo.
AlexanderAle
Visto che nel precedente articolo è nata una interessante discussione, permettetemi di proporvi qualche argomentazione in più riguardo questa interessante quanto importante tematica.
Per fare ciò simulerò 2 possibili scenari in cui di volta in volta cercherò di analizzarne i pro e i contro.
Scenario 1: salario minimo 1 ITL
Come molti hanno scritto nei commenti, una possibile manovra intorno ai salari potrebbe essere quella di impostare il salario minimo (da qui in poi SM) a 1 ITL. Come mi pare di aver scritto anche in un mio precedente articolo, impostare un SM così basso, porterebbe sicuramente ad un aumento vertiginoso dell'autoproduzione/autoconsumo poichè, dal punto di vista economico, non converrebbe assolutamente lavorare come dipendente (supponendo che il salario medio fosse pari al SM). Inoltre, cosa ancor più importante, riducendo il SM si ridurrebbero notevolmente le entrate dello Stato (supposta la tassa sui redditi costante, oggi pari al 9😵
. L'aumento degli scambi materiali (una sorta di ritorno al baratto) non solo non farebbe sviluppare la tanto martoriata economia, ma ridurrebbe i flussi monetari in ingresso allo Stato.
Scenario 2: salario minimo 10/11 ITL
Questa tipologia di scenario è stata presentata giá in un mio precedente articolo. Senza rientrare nel dettaglio delle formule, mi limiterò questa volta a simulare "a parole" le possibili implicazioni. Perchè aumentare il SM fino a questo livello? Innanzitutto si registrerebbe un incremento di occupazione, in quanto anche i nuovi iscritti sarebbero allettati dall'idea di lavorare per avere a disposizione 10/11 ITL giornalieri. Inoltre, ciò porterebbe ad un notevole incremento delle entrate fiscali, con ringraziamenti sentiti da parte delle casse dello Stato. Non di poco conto, come effetto "indiretto", si potrebbe registrare una caduta della modalitá "autoproduzione" in quanto con il nuovo SM non sarebbe conveniente autoprodurre/autoconsumare. Nel medio/lungo periodo, si potrebbe registrare una ripartenza dell'economia come forma maggiormente stabile in cui è verosimile ipotizzare un incremento delle aziende più sviluppate e una riduzione delle piccole aziende.
Ovviamente queste simulazioni anche se verosimili sono da considerarsi solo "teoriche" e, affinchè possano essere messe in pratica, è necessario ovviamente avere maggior supporto soprattutto dal punto di vista dei "numeri reali".
APPROFONDIMENTO: nei commenti dell'articolo precedente si legge:
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Esprimo solo qualche mio commento al riguardo. Ovviamente non sono da leggersi come flame, ma come semplici considerazioni in linea con lo scopo del GIOCO. Ridurre così tanto il SM per incentivare lo scambio dei beni è una cosa positiva? Credo di no, per due ordini di motivi:
- riduzione flussi finanziari dello Stato
- diminuzione eccessiva del potere di acquisto. I nuovi giocatori con che soldi acquisterebbero cibo e armi? Non rispondetemi tramite "l'opera sociale" perchè, nonostante la ritenga una impresa degna di lode, dal punto di vista economico come soluzione è fallimentare. Non viene data la possibilitá al singolo di crescere in maniera indipendente.
Riguardo al potenziale di offerta delle aziende, seppur in piccola parte si possa registrare uno scostamento dal SM (ad esempio io imprenditore ho necessitá di assumere così mi discosto dalla massa che paga 1 ITL offrendo 2 ITL) quasi la totalitá si adeguerebbe al SM facendo così registrare un crollo dei consumi. Crollo dei consumi che porterebbe ad avere una contrazione della domanda. Contrazione della domanda significa che l'offerta deve ridursi per adattarsi al mercato. Ciò comporta una diminuzione delle aziende operanti sul mercato. Inizio della spirale recessiva (anche qui!).
APPROFONDIMENTO 2. Più che approfondimento è un consiglio spassionato e secondo me anche molto molto importante. Nel simulare i nuovi prezzi e i nuovi scenari tenete conto soprattutto del potere d'acquisto . I cittadini non amano vedersi ridurre lo stipendio o aumentare i prezzi senza poter acquistare più o meno lo stesso quantitativo di beni.
Comments
ok avevo scritto una risposta da 2000 caratteri quando ho inviato mi aveva sloggato....uff....
Non mi dire niene..a me una volta ha fregato in questo modo mentre scrivevo un articolo. Da quel giorno...note sull'ipd e poi un bel copia-incolla!
capitato 2 volte!!! Adesso faccio sempre copia prima di cliccare rispondi!!
[removed]
scusami ma ho letto solo la prima parte...poi magari leggo il resto...vorrei dire che i 2 scenari non sono completi. Nel primo (SM a 1) tu hai ipotizzato tutti i salari a 1 itl, ma come possiamo vedere anche questi giorni nonostante il SM sia a 5 itl i salari non sono tutti da 5 itl. Ridurlo a 1 darebbe la possibilità all imprenditore di abbassare il salario appunto a 1 e di pagare i dipendenti in beni materiali (diminuendo le entrate che provengono dai salari allo stato, ma non azzerandoli), ma cio non toglie che rimarranno offerte diverse dal minimo (probabilmente le offerte massime rimarranno le stesse o comunque poco piu basse) ..nel secondo scenario invece (SM a 10 itl) non hai tenuto conto del fatto che le offerte di lavoro diminuiranno drasticamente, finendo appunto per avere lo stesso scenario di qualche tempo fa (0 offerte i lavoro).
secondo me, tra le due ipotesi, quella che mi convince di più tra 10 itl e 1 itl, è portarlo in alto a 10 o in alternativa lasciare i 5 itl attuali, che forse è la via di mezzo che accontenta un po' tutti e probabilmente la soluzione migliore allo stato attuale delle cose?
Ridurlo ad 1 ilt vedo più lati negativi che positivi, concordando con quanto osserva l'autore dell'articolo, se scambio beni anzichè dare denaro vuol dire distruggere quel poco che è rimasto del mercato e ridurre le entrate statali(nn mi pare siamo un stato ricco), onestamente nn mi convince nemmeno un po'!
Alzarlo a 10 può effettivamente provocare che molti nn riescano a pagare un simile stipendio hai lavoratori, qua bisorebbe vedere a quanti realmente toccherebbe questa problematica e quindi se sarebbero più i pro o i contro ma con le mie conoscenze attuali nn ho la risposta a ciò onestamente, vedo che con le prime q già ora nn si ha nessuna convenienza a assumere dipendenti quindi 5 o 10 nn cambierebbe nulla, bisogna vedere il punto in cui un simile inalzamento può colpire!
Ok ma non funziona così... :look:
Scenario 1: si porta il SM a 1 ITL; il mercato continua ad offrire stipendi tra i 5 e i 12 ITL, come adesso, perché sono ora su quei livelli per un equilibrio proprio del mercato e non per legge.
Unica conseguenza: i produttori possono proporre accordi ai lavoratori per percepire un salario dichiarato di 1 ITL ed un salario integrativo in nero (soldi e/o prodotti) a parte: questo porta ad un incremento dell'evasione ed un decremento delle entrate fiscali del Paese.
Scenario 2: si porta il SM a 11/12 ITL: tutti coloro che offrono di meno perché hanno aziende di qualità minore/hanno un minimo di buonsenso escono dal mercato, le offerte di lavoro rimangono poche.
Alla minima oscillazione spariscono come un mese o due fa ed ecco che ci ritroviamo a dover votare nuovamente per abbassare il salario.
Ci sarebbe un decremento di occupazione ed un incentivo altissimo a lavorare in autoproduzione (esattamente il contrario di quello che hai sostenuto tu)...
Ricordiamo che il problema qui è il modulo economico degli admin, che necessita di una completa ristrutturazione (che è stata promessa, chissà che non arrivi prima o poi davvero).
Con la mia esperienza degli ultimi mesi su questo modulo economico disastrato posso affermare che 5 ITL sia la giusta via di mezzo per evitare effetti tremendi in caso di oscillazioni del mercato da un lato, e per evitare una totale evasione dall'altro.
Seppur rispetti il tuo pensiero, non posso esser d'addordo.
Lo scenario da te ipotizzato (il primo) con conseguente equilibrio di mercato tra i 5 e i 12 ITL è attualmente non bilanciato in quanto le aziende più grandi stanno vendendo a zero profitti se non in perdita! (Vedi i conti della serva, qualche articolo più in basso).
Nel secondo scenario da te prospettato invece dici che sarebbe un incentivo all'autoproduzione. Io invece penso sia l'opposto perchè con quell'ipotesi e con un cartello di prezzi e con una politica protezionistica fiscale, le aziende più grandi sopravviverebbero e l'autoproduzione sarebbe un'opzione svantaggiosa perchè converrebbe di più essere lavoratore dipendente. Ovviamente questo ragionamento vale se il potere d'acquisto rimane costante.
Autoprodurre non significa rinunciare a lavorare da dipendente... puoi fare entrambe le cose 😒isi:
Per quanto riguarda il primo scenario: abbandona ogni speranza che gli equilibri qui in eRepublik siano dettati da un processo logico di ottimizzazione come spiegano i libri :as😛
L'irrazionalità regna sovrana 😒isi:
Beh teoricamente, dovremmo rappresentare un campione ben eterogeneo del mercato reale! (a meno di interventi degli admin) 😉
Tutti questi ragionamenti sono finalizzati a proteggere gli interessi dello Stato, quando sono i cittadini quelli da tutelare. Cittadini più ricchi crescono più in fretta e diventano militarmente forti più in fretta. In seconda analisi, non è che il lavoratore si convince a lavorare quando il salario minimo è a 10/11 ITL, sono i produttori che decidono di non assumere e di licenziare i pochi dipendenti che già hanno. Infine, come giustamente dice superpimpo, è possibile sia lavorare che autoprodurre.
I produttori decidono di licenziare perchè non vedono profitti con un SM alto. Invece, alzando il salario e parallelamente aumentando i prezzi (mantenendo costante il potere d'acquisto) l'imprenditore può mantenere un certo profitto.
Avete ragione entrambi. Lavorare e autoprodurre. Ma autoprodurre costa, nel senso che bisogna dar fondo ai risparmi e il vantaggio, ripeto, risulta essere minimo. Cme giá detto negli articoli precedenti, il tempo di ritorno sarebbe molto molto alto.
No, autoprodurre non costa se fatto bene. Sono riuscito a vivere per un anno soltanto autoproducendo, e in quel periodo non ho mai speso un solo ITL. Ma, a prescindere da questo: in poche parole, mi pare di aver capito che qui si propone di mantenere inalterato il potere d'acquisto, puntando a riempire le casse statali giusto? Chi paga questo surplus di tasse? Va ricordato che il produttore, così come il dipendente, è anch'egli un lavoratore con pochissime risorse. Non è possibile continuare a spremere i cittadini oltre i livelli attuali. E' normale che poi abbandonano il gioco.
Tom J. Parker...autoprodurre costa costa...costa perchè per autoprodurre devi investire ITL e Gold per farti la tua fabbrica. E quei soldi non li recuperi tanto facilmente se ti accontenti di autoprodurti il tuo fabbisogno.
Per il discorso delle tasse, sinceramente non capisco il tuo intervento. Se dai un'occhiata ai precedenti articoli faccio delle simulazioni di calcolo con SM pari a 11 (al lordo delle tasse) mantenendo il potere d'acquisto costante. Quindi, ciò che puoi acquistare ora, potrai come minimo farlo anche dopo se in proporzione aumentano sia lo stipendio sia i prezzi.
I prezzi non aumentano perché si compra all'estero.
La poca domanda proveniente dai neoiscritti non riuscirebbe ad esaurire l'offerta, e quindi i produttori dovrebbero abbassare i prezzi anziché alzarli.
http://www.erepublik.com/en/article/e-se-un-giorno-lavorassimo-gratis--2194364/1/20