[UMSI] Annales – Giorno MCMLVI – Elezioni Congressuali Marzo 2013

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Giorno MCMLVI,

Grida funeste si alzano al cielo, in questi giorni oscuri. Sono le grida del popolo italico, dei galli, delle tribù germaniche sparse fino ai confini del mondo. Tutte queste genti sono oppresse da un grande male, la cui origine si perde nelle pieghe del tempo. La lega di Ade, qualcuno la chiama. Non sò se a mandarli su questa terra sia stato veramente colui che governa sullo Stige. Quel che è certo è che con il loro arrivo, la terra è diventata il vero inverno.

I Dalmati. Spietati guerierri, esperti negli attacchi fulminei e nelle battaglie sulle loro agili triremi. Hanno fondato, sulla loro prospera economia, un impero che si estende fino alla Gallia Meridionale e comprende la parte centrale di quello che una volta era l'Impero Romano (e oggi occupa solo la Magna Grecia), nonchè le terre dei loro accerrimi nemici, gli Illiri.

I Pannoni. Guerieri astuti, pragmatici e cauti. Hanno fatto della guerriglia e delle imboscate le loro armi e devono a questi ed ad un innata capacità di tessere i fili, quasi fossero le parche in persona, la loro fortuna e il loro potere. Il loro impero si estende ben oltre la culla della loro civiltà ed occupa la parte settentrionale del nostro regno, dalle fertili paniure padane, alle rigide montagne Alpi.

I Magiari. Popolo brutale, il loro arrivo è segnalato dall'innalzarsi, verso lo sguardo impassibile degli Dei, di lunghe colonne nere. Il loro passaggio porta distruzioni, saccheggi, stupri, morte. Nulla sembra poter fermare l'orda che si sposta sempre alla ricerca della preda migliore.

I Venedi. I veri conquistatori, il loro impero non ha eguali: si estende fino alla lande gelide a nord, fino all'Impero Celeste a est e fino ai confini del mondo ad est. Nessuna città o fortezza ha saputo resistere alla loro perfetta organizzazione militare. Chiunque abbia provato a sfidarli, oggi è schiavo o esule.

In molti hanno provato ad opporsi al potere di questi popoli (e a quello delle tribù che li servono), ma finora tutti gli sforzi sono stati vani. I Patriarca delle famiglie italiche raccontano ancora ai nipoti le grandi gesta di chi visse in passato, quando il nostro regno era prospero e potente.

Quei giorni felici sono però passati e adesso nulla, nemmeno la Lega, nemmeno la grazia delle nostre molteplici divinità, sembra poterci salvare dallo sterminio, dalla schiavitù, dalla fine.












































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Questo secondo articolo della rubrica Annales è dedicato ai risultati delle ultime elezioni congressuali.
A seguire un riepilogo dei dati registrati, con statistiche, confronti storici e grafici.


Innanzitutto, questa schermata riassume la distribuzione dei voti tra le cinque fazioni partecipanti:





A livello di distribuzione, si può già notare come l'ordine in funzione del numero di preferenze espresse non corrisponda all'ordine in funzione degli iscritti. Infatti:
Rinascita eItaliana (141 voti) ---> 2° posto (per numero iscritti)
Partito Comunista eItaliano (139 voti) ---> 1° posto (per numero iscritti)
Lux et Ratio (104 voti) ---> 5° posto (per numero iscritti)
Aquila et Gladius (86 voti) ---> 4° posto (per numero iscritti)
Fratelli d'eItalia (80 voti) ---> 3° posto (per numero iscritti)

Saremmo dunque, a prima vista, portati ad affermare che queste elezioni abbiamo segnato l'evidente successo di Lux et Ratio, la conferma di Rinascita eItaliana, la tenuta del Partito Comunista eItaliano, un leggero declino di Aquila et Gladius e un risultato discreto per Fratelli d'eItalia, alla loro prima partecipazione.
Volutamente non mi dilungo in questa analisi, perchè è un'analisi errata, per un problema relativo alla distribuzione. Tecnicamente parlando c'è una variabile nascosta che stravolge i risultati dell'analisi.
Variabile nascosta rappresentata dai partiti esclusi dalla Top 5.
E' necessaria un'ulteriore precisazione, prima di passare al concreto. Purtroppo considerare l'implicito apporto di questi partiti, non è sufficiente ad ottenere un'analisi perfetta, perchè rimane esclusa quella parte dei partiti che ha lasciato ai propri iscritti libertà di voto, così come quei votanti che non sono iscritti ad alcun partiti. Fare ipotesi sulla distribuzione di queste preferenze è oggettivamente impossibile, quindi credo che l'analisi migliore possibile sia un analisi che non tiene in alcun modo conto di questo fattore. Ciò comporta tuttavia un certo grado di inesattezza, direi ineliminabile.



Passiamo dunque ad un'analisi che tiene conto delle alleanze ufficiali, all'alba delle elezioni.

Partito Comunista eItaliano
Appoggiato da: Libertà eItaliana, Iniziativa - Every Single One
Iscritti Complessivi = 200 + 70 + 30 = 300
Totale Preferenze = 139
Rapporto Voti/Votanti = 139/300 = 0,4633 = 46,33 %
"Peso" relativo degli alleati (in termini di voti) = 100 * 0,4633 = 46

Rinascita eItaliana
Appoggiato da: SHOGUNATO
Iscritti Complessivi = 156 + 10 = 166
Totale Preferenze = 141
Rapporto Voti/Votanti = 141/166 = 0,8494 = 84,94 %
"Peso" relativo degli alleati (in termini di voti) = 10 * 0,8494 = 8

Fratelli d'eItalia
Appoggiato da: /
Iscritti Complessivi = 126
Totale Preferenze = 80
Rapporto Voti/Votanti = 80/126 = 0,6349 = 63,49 %
"Peso" relativo degli alleati (in termini di voti) = /

Aquila et Gladius
Appoggiato da: Alleanza per l'eItalia
Iscritti Complessivi = 96 + 3 = 99
Totale Preferenze = 86
Rapporto Voti/Votanti = 86/99 = 0,8686 = 86,86 %
"Peso" relativo degli alleati (in termini di voti) = 3 * 0,8686 = 3

Lux et Ratio
Appoggiato da: La Giovane eItalia
Iscritti Complessivi = 93 + 60 = 153
Totale Preferenze = 104
Rapporto Voti/Votanti = 104/153 = 0,6797 = 67,97 %
"Peso" relativo degli alleati (in termini di voti) = 60 * 0,6797 = 41

** L'ultimo indice è puramente ideale, in quanto parte dall'ipotesi che la partecipazione degli iscritti ai partiti considerati (partito votato e alleato/i) sia la medesima. In realtà sappiamo per certo che questo è alquanto impropabile. Nell'ultima parte dell'analisi cercherò di superare questo ostacolo ipotizzando una "peso" degli alleati calcolato in modo più soggettivo, con riferimento agli andamenti storici.



Dagli indici, di cui sopra, è possibile astrapolare altri dati, utili ai fini dei grafici che seguiranno.
Per esempio, sempre ipotizzando la validità dell'indice sul "peso" degli alleati, è possibile arrivare al numero effettivo di voti ricevuto dai singoli partiti in corsa (e dai loro alleati), qui di seguito in ordine decrescente di preferenze:

1) Rinascita eItaliana = 133 voti;
2) Partito Comunista eItaliano = 93 voti;
3) Aquila et Gladius = 83 voti;
4) Fratelli d'eItalia = 80 voti;
5) Lux et Ratio = 63 voti;
6) La Giovane eItalia = 41 voti;
7) Libertà eItaliana = 32 voti;
8 ) Iniziativa - Every Single One = 14 voti;
9) SHOGUNATO = 8 voti;
10) Alleanza per l'eItalia = 3 voti.

** Come già specificato, questa analisi non considera la distribuzione dei voti degli iscritti di quei partiti che non si sono esplicitamente alleati con nessuno, ad esempio Partito della Libertà (56 iscritti) e Crescere (44 iscritti).



Ipotizziamo, per aggirare l'ostacolo, che la partecipazione degli iscritti a questi due partiti sia stata pari alla media della partecipazione complessiva degli iscritti agli altri partiti. In questo modo possiamo riuscire ad ipotizzare gli ipotetici voti raccolti da questi due partiti, senza risolvere il mistero di chi abbia raccolto queste preferenze e lasciando comunque esclusi i piccolissimi partiti e la massa non iscritta ad alcun partito.

Partecipazione media = (0,4633 + 0,8494 + 0,6349 + 0,8686 + 0,6797) / 5 = 0,6992
Iscritti complessivi = 56 + 44 = 100
Totale preferenze (ipotetiche) = 39 + 31 = 70

Se questo è stato il contributo dei partiti che non si sono schierati, la distribuzione diventa la seguente (scomputando questi 70 voti dal totale, ipotizzando una distribuzione perfettamente proporzionali tra gli schieramenti):

1) Rinascita eItaliana = 116 voti;
2) Partito Comunista eItaliano = 81 voti;
3) Aquila et Gladius = 72 voti;
4) Fratelli d'eItalia = 70 voti;
5) Lux et Ratio = 55 voti;
6) Il Partito della Libertà = 39 voti;
7) La Giovane eItalia = 36 voti;
8 ) Crescere = 31 voti;
9) Libertà eItaliana = 28 voti;
10) Iniziativa - Every Single One = 12 voti;
11) SHOGUNATO = 7 voti;
12) Alleanza per l'eItalia = 3 voti.

** Questo calcolo presenta un certo grado di inesattezza dovuta al fatto che la riduzione del numero dei voti ricevuti da ciascun partito (dovuta allo scomputo di quei 70 voti) ha portato ad una riduzione della partecipazione media e dunque i voti dei due partiti considerati non sono più 70, ma di meno. Continuando a rivedere tutte queste statistiche di può giungere ad un livello di errore minimo. Ciò richiederebbe però molti passaggi intermedi; in considerazione di ciò e del fatto che comunque questi dati presentano un margine d'errore limitato, li prenderò per buoni nel continuo dell'analisi.

Da quanto sopra si può ricavare l'incidenza percentuale dei partiti nel determinare l'esito elettorale.

Percentuale di voti sul totale (550):
1) Rinascita eItaliana = 21,09 %
2) Partito Comunista eItaliano = 14,73 %
3) Aquila et Gladius = 13,09 %
4) Fratelli d'eItalia = 12,73 %
5) Lux et Ratio = 10,00 %
6) Il Partito della Libertà = 7,09 %
7) La Giovane eItalia = 6,55 %
8 ) Crescere = 5,64 %
9) Libertà eItaliana = 5,09 %
10) Iniziativa - Every Single One = 2,18 %
11) SHOGUNATO = 1,27 %
12) Alleanza per l'eItalia = 0,55 %



Passiamo dunque ad alcuni grafici che sintetizzano la situazione.

Innanzitutto questi due diagrammi a torta, i quali esplicitano in maniera visiva le conclusioni ai cui siamo giunti sopra circa il "peso" degli alleati.

Il voto alle coalizioni è così distribuito:



Il voto ai singoli partiti è così distribuito:





Di seguito un istogramma che pone a confronto la partecipazione al voto degli iscritti ai primi cinque partiti:





Ancora una serie di grafici con alcune serie storiche:

1) Trend numero votanti



2) Trend consenso ai partiti (** purtroppo non è stato possibile includere Fratelli d'eItalia, visto che queste sono le prime elezioni a cui partecipano)



** In questo grafico non ho tenuto conto dei famosi 70 voti, altrimenti non era possibile un confronto con i mesi precedenti.

Fonte dati congressuali febbraio: http://www.erepublik.com/en/article/riflessioni-sulle-elezioni-congressuali-2219677/1/20

3) Trend partecipazione al voto (** purtroppo non è stato possibile includere Fratelli d'eItalia, visto che queste sono le prime elezioni a cui partecipano)



Fonte dati congressuali febbraio: http://www.erepublik.com/en/article/riflessioni-sulle-elezioni-congressuali-2219677/1/20



Infine un confronto tra la composizione del Congresso nel mese di Febbraio e la nuova composizione dell'assemblea:





Considerazioni finali sui dati osservati

Come detto vorrei provare a dare un significato più concreto ai dati osservati, in quanto le statistiche e i grafici possono dare certamente indicazioni importanti, ma è necessario interpretarli.

Allora innanzitutto vorrei provare a chiarire la questione relativa al "peso" degli alleati. Tale indice è stato calcolato sulla base di un importante supposizione ovvero che la partecipazione alle elezioni degli iscritti del partito sostenuto sia stata pari alla partecipazione nei partiti alleati. Il che direi è alquanto improbabile. Proviamo quindi, sulla base degli andamenti storici dei partiti, ad azzardare come siano andate veramente le cose.

La partecipazione nella coalizione guidata dal Partito Comunista eItaliano è stata pari al 46,33 %.
Una partecipazione in linea con quanto osservato in passato: la partecipazione media nel primo partito eitaliano si è sempre aggirata intorno al 50 % degli iscritti. Interessante però soffermarci sugli alleati. Iniziativa - Every Single One vive ormai da mesi una fase di declino: il numero degli iscritti è drasticamente diminuito e il partito ha perso molte posizioni. Ciò nonostante quello che resta è quello che potremmo definire lo "zoccolo duro" ovvero un gruppo di circa 20 giocatori esperti, i quali, probabilmente, hanno tutti votato. Dunque forse il dato riferito a IESO potrebbe essere relativamente inesatto. Fermo restando che i voti presi dalla coalizione sono sempre 139, allora chi ha preso meno voti di quelli supposti con la precedente analisi? Molto probabilmente è da registrarsi un leggero calo del PCe e un calo più marcato di Libertà eItaliana, partito il quale, ormai da circa un mese, ha subito un drastico calo degli iscritti, che presumibilmente si è accompagnato anche ad un calo della partecipazione e dei voti.
Su questo tema, non ha molto senso soffermarsi sui risultati della coalizione guidata da Rinascita eItaliana e su quella guidata da Aquila et Gladius (che erano appoggiati da partiti molto piccoli, con incidenza limitata quindi), così come su Fratelli d'eItalia (che non avevano alleati).
Interessante invece trattare meglio la situazione della coalizione capeggiata da Lux et Ratio. Rispetto alle congressuali precedenti, nelle quali LeR si presentava sempre sostenuta da La Giovane eItalia, c'è stato un aumento dei voti ottenuti complessivamente dalla coalizione. Considerando che LGeI ha mantenuto circa lo stesso numero di iscritti e presumibilmente lo stesso bacino di voto, l'aumento del consenso è da imputarsi per la maggiore a LeR, che è riuscita rispetto al passato ad organizzarsi forse meglio in vista del voto e quindi a far partecipare una parte più consistente degli iscritti.



Inoltre sempre per quanto riguarda la prima parte dell'analisi, quella riguardante le costruzioni ipotetiche sulla distribuzione dei voti, abbiamo suppusto che la partecipazione degli iscritti al Partito della libertà (56) e a Crescere (44) sia stata circa pari (per i motivi sopra espressi) alla media della partecipazione registrata negli altri partiti. Tale supposizione è puramente ipotetica. Infatti, sulla base degli andamenti storici, si potrebbe bensì affermare che la partecipazione di Crescere non si sia discostata molto dalla media, mentre quella del Partito della libertà è probabilmente inferiore non di poco. Di conseguenza forse i 39 voti attribuiti a quest'ultimo partito non sono una stima esatta.
Un'ultimo punto importante è l'ipotesi che abbiamo fatto che questi voti si siano distribuiti alle altre coalizioni in modo proporzionale al consenso di ciascuna coalizione. In realtà, osservando la dialettica politica, è più probabile che i voti del Partito della Libertà si siano diretto verso Fratelli d'eItalia e, in misura minore, verso Aquila et Gladius e che probabilmente i voti di Crescere si siano diretti verso il Partito Comunista eItaliano, anche se in questo secondo caso c'è forse stata più dispersione.
La conclusione è ovviamente che sapere esattamente come si siano distribuiti i voti è impossibile, l'unica cosa che possiamo fare è azzardare delle ipotesi (come quelle sopra) che ci conducano quanto più vicini alla realtà. Considerato questo dato di fatto, ovvero la non perfezione di questa analisi, ad ognuno trarre le dovute conclusioni da quanto qui riportato.



Concludo l'articolo soffermandomi un attimo sui grafici.

Dei primi tre abbiamo già parlato implicitamente parlando del peso dei singoli partiti all'interno delle coalizioni, nelle considerazioni riportate sopra. Approfondiamo quindi la questione relativa ai principali trend.
Il Numero dei votanti complessivi si conferma in continua crescita (+ 100 unità in 2 mesi), confermando l'esistenza di un consistente baby boom, a partire dal dicembre scorso.
Il trend sul consenso ai partiti mostra come sia cresciuto il consenso a partiti relativamente giovani come Rinascita eItaliana e Lux et Ratio, mentre è calato il consenso a partiti storici come Aquila et Gladius e Partito Comunista eItaliano (e in questo secondo caso è probabilmente calato anche il consenso ai suoi alleati). Consenso inteso in termini assoluti, ovvero di voti ricevuti.
Il trend sulla partecipazione al voto mostra invece come, rispetto alle scorse elezioni, ci sia stato un sostanziale aumento della partecipazione degli iscritti a Lux et Ratio, un dato costante per Rinascita eItaliana e un calo di Partito Comunista eItaliano e Aquila et Gladius. Questi due cali presentano caratteristiche molto diverse: nonostante la perdita di circa 20 % di partecipazione, Aquila et Gladius è ancora il partito con la partecipazione più alta (da notare che alle scorse elezioni il partito aveva ottenuto un numero di voti superiore al numero degli iscritti complessivi, alleati compresi, segno di un deciso consenso esterno; il quale è calato nell'ultima tornata), mentre il Partito Comunista eItaliano, primo partito per iscritti, è l'ultimo partito, tra quelli considerati, a livello di partecipazione.
Per concludere, esaminiamo la composizione del Congresso. I rapporti di forza sono sostanzialmente immutati: il PCe ha perso un CM a favore di ReI, mentre AetG ha perso un CM a favore di LeR. L'unico evento di nota è la sostituzione dei CM di LeI con quelli di FdeI. Come detto non cambiano di molto gli equilibri interni al congresso (con l'incognita di quale sarà l'apporto di Fratelli d'eItalia), ma potrebbe cambiare qualcosa in un ottica di governo. L'attuale governo Atlius I perde infatti l'appoggio dei 4 CM LeI. Adesso la sua maggioranza è ipoteticamente formata solo da 15 CM (8 ReI + 7 PCe) e ciò pone a rischio, ipoteticamente, la stabilità governativa, qualora l'opposizione decidesse effettivamente di sfiduciare il Presidente (anche in quest'ottica fondamentale sarà la posizione assunta da Fratelli d'eItalia).



La mia analisi si conclude qui, spero che vi sia stata utile.

Marcus Flavius Romulus

Link Utili

Sito Ufficio Memoria Storica eItaliana

Gli Scrittori:
Hinamarth - con il nome di Decimus Antonius Italicus
Atlius - con il nome di Gaius Attius Belisarius
Innocenti - con il nome di Marcus Flavius Romulus
Cris.94 - con il nome di Decimus Aurelius Felix

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