[PMI] Candidatura last_hero

Day 5,278, 05:08 Published in Italy Italy by Dirk Sigfrid


Il PMI comunica ufficialmente che per le prossime elezioni presidenziali è stato scelto di comune accordo da tutto il partito, di candidarsi con il proprio candidato last_hero.



Una delle cose che ci ha spinto a portare avanti questa candidatura è senza dubbio la decadenza che abbiamo dovuto notare, soprattutto negli ultimi mesi, della figura del CP.
Il CP (Country President) da sempre è la carica politica, tolto il dittatore, che nel gioco detiene più potere e da sempre è stata occupata da giocatori con più o meno esperienza. La catena di comando è stata da anni più o meno la stessa, semplice e diretta: il CP si candida portando avanti le idee del suo partito , e di quelli alleati, sceglie la squadra e si presenta alle urne.
E in ogni governo, data appunto la grande importanza del ruolo, il CP è il centro, colui che ha l’ultima parola, colui che indirizza l’azione di governo. Così è stato anche nei governi più incapaci e deleteri.

Da qualche mese invece il CP ha perso la sua storica importanza, passando da un ruolo di primo piano a quello di semplice passacarte, con l’unico obbligo di portare avanti, meccanicamente, le varie TW.
Sono poi i ministri ad avere l’ultima parola, a portare avanti le strategie, a condurre, in parole povere, il paese, lasciando al CP un mero ruolo meccanico, ruolo che perciò può essere portato avanti da chiunque, unico requisito avere tempo per aprire una decina di TW.
Non è certo questo, per noi, il modo di valorizzare l’importanza della carica.

A noi del PMI questa sembra una cosa deleteria (in caso di decisioni urgenti un CP non adeguatamente preparato potrebbe prendere decisioni sbagliate) e inutilmente complicata.

Per questo motivo, se eletti, promettiamo di portare avanti una visione che cerchi di tornare a una forma più “corretta” di governo.
Basta CP che abbiano come unico requisito venti minuti per far partire le TW, basta a un sistema inutilmente complicato e potenzialmente dannoso.

Quindi, come potrete aver capito, già di per sé questa differenza di vedute per il ruolo che il CP e i vari ministri devono portare avanti può “giustificare” una nostra scesa in campo.
Ovviamente non si tratta solo di questo.

Il nostro partito, Partito Militare Italiano, come da nome darà la massima priorità alla situazione da un punto di vista, appunto, militare ed estero.
Dalla fine della dittatura e la successiva uscita dell’Italia dall’alleanza Asteria, infatti, il nostro paese si è da sempre posto su posizioni “neutrali” scegliendo di non entrare immediatamente in un’altra alleanza di gioco, vista anche la situazione sicuramente molto fluida all’interno del gioco dopo alcuni mesi di predominio dell’alleanza Asteria.
Meglio rimanere fuori, curare i nostri interessi e non quelli di un’alleanza specifica. Portare avanti rapporti di amicizia con nazioni diverse, scegliendo le TW migliori per noi, questo era il punto cardine, allora.

Purtroppo a distanza di mesi questa situazione di neutralità rimane ma solo sulla carta. (Nda: AS a Cuba proposto dopo la stesura di questo articolo) Perché, quando una nazione come la nostra porta avanti rapporti e TW quasi esclusivamente con un’alleanza, parlare di neutralità risulta un po’... anacronistico?

Se avete letto il nostro ultimo comunicato di partito saprete che, tra le altre cose, questa è stata una delle diatribe che hanno contribuito all’allontanamento dell’odierno CP, il quale non si è dimostrato rispettoso verso un’intero partito, dopo uno scambio di vedute, seppur acceso, con un altro membro del partito stesso.
Non esiste che una nazione neutrale porti avanti TW praticamente solo con un’alleanza, che debba sacrificarsi, pure, accettare con la testa china di portare avanti una guerra d’allenamento che nemmeno vorremmo così tanto. Soprattutto quando queste guerre di allenamento comportino l’utilizzo di un considerevole numero di EB.
Questa non è neutralità. Questa non è una scelta che comprendiamo.

Quindi, se eletto, il nostro CP last_hero e la squadra si impegnerà a una revisione della situazione, alla ricerca di una neutralità vera e propria. Il che non vuol dire assolutamente abbandonare i rapporti di amicizia stretti in questi mesi, il che non vuol dire buttarsi tra le braccia di un’altra alleanza, il che non vuol dire insultare i paesi che mal tolleriamo o che ci faremo dei nemici per questo.

Neutralità, per noi, vuol dire cercare di curare per primi i nostri interessi, cosa che purtroppo non è accaduta negli ultimi mesi.

Si avvierà per ciò, se saremo eletti, un processo atto a rivedere il sistema attuale di TW, cercando di togliere quelle a noi meno congeniali o utili e allo stesso tempo di portare avanti delle TW che possano concretamente favorirci, e ciò avrà la nostra massima attenzione (con possibilità già sondate e fattibili di avere TW al di fuori dei nostri confini).
Avere 15 TW quando alcune sono già di per sé onerose per noi e la maggior parte sono preda di giocatori stranieri che riescono a prendere BH facilmente non ha senso. E dire che non ci sia o TW sufficienti significa o giocare ad un altro gioco, oppure “loggare” nelle ore di punta (che sono 2-3 al giorno).
Oltre a questo, chiaramente, porteremo avanti le varie iniziative a livello militare, come il torneo, oltre a un miglioramento delle comunicazioni governative.


Questo è davvero tutto.
Abbiamo preferito portarvi una candidatura priva dei classici, vuoti, giri di parole ma che vada al sodo. E il sodo, inutile dirlo, viene rappresentato da questa divisione di vedute tra la nostra candidatura e le altre.
Vogliamo, pretendiamo, un CP capace e che si riappropri del suo ruolo originale con al fianco dei ministri attivi. Vogliamo un’Italia neutrale, ma neutrale davvero, così come originariamente pensata.
Da una parte c’è questa visione, dall’altra una opposta.

E, ci teniamo a sottolinearlo, la nostra non vuole essere una candidatura divisiva. I numeri forse non sono dalla nostra ma non potevamo stare in silenzio di fronte a quello che sta accadendo.
Proprio per questo abbiamo messo al centro il programma perché voi elettori siete chiamati a scegliere due visioni diametralmente diverse.

Perciò, e ci rivolgiamo per questo direttamente a tutti gli elettori indipendentemente dal “colore” politico, se credete che la nostra visione sia giusta, se pensate che le cose possano andare meglio di adesso, se volete un’Italia, e lo ripetiamo ancora, neutrale e forte, votateci.

É difficile trovare due candidature con al centro del dibattito il programma elettorale ma questo è il momento di scegliere e questo lo potete fare solo voi.
Votate sì il partito, sì la persona, ma soprattutto l’idea dietro al candidato.

Noi la nostra l’abbiamo espressa,adesso tocca a voi.
il Partito Militare Italiano