Le foibe:la tragedia di tutti (+ novità sulle guerre di erep)

Day 813, 06:10 Published in Italy Cuba by Scoundrel

Oggi,10 febbraio,è la giornata istituita per ricordare i massacri delle foibe,compiuti dai militanti del dittatore comunista Tito nei confronti degli italiani residenti in Istria e Venezia Giulia nel 1943 e nel 1945. Ma perché ho scritto "tragedia di tutti"?Beh,probabilmente c'è un motivo, che sarà spiegato più avanti.

In primis vorrei esortare tutti coloro che leggono l'articolo a trattare tale tema in maniera obiettiva, evitando strumentalizzazioni di qualsiasi genere, visto che i morti sono morti e basta, non esistono morti buoni o cattivi.

In ogni caso, come sappiamo,le foibe sono cavità carsiche diffuse nelle regioni sopracitate,usate per occultare cadaveri ammassati in maniera a dir poco disumana.

I primi massacri avvennero dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 con l'uccisione da parte dei militanti di Tito di alcune centinaia di italiani, successivamente seguì una ondata di violenza da parte dei nazifascisti, con l'uccisione di 3000 militanti e la deportazione nei campi di concentramento di 10000.

Ma fu nel 1945 che vi fu l'eccidio vero e proprio, il 1 maggio dello stesso anno, la IV armata di Tito entrò a Trieste e, come appurato dalla commissione italo-slovena riunitasi nel 2001 per analizzare il fenomeno delle foibe, l'ordine fu di epurare subito chiunque fosse italiano. E così si ritrovarono nei campi di prigonia,tra i quali famoso quello di Borovnica, repubblichini e partigiani, ebrei(sì,anche loro) e cattolici, non importava a quale ideale appartenessi o che religione professassi o altro, bastava essere italiani e si moriva, molto spesso i cadaveri non sono mai più stati ritrovati.

Potrebbe forse essere questo il motivo riguardante la definizione di "tragedia di tutti"? Credo di no,ma poi, perché questi jugoslavi ce l'avevano tanto con gli italiani?

A tal proposito si deve parlare dell'annessione, dopo il Trattato di Rapallo del 1920, le province della Venezia Giulia,dell'Istria,di Zara furono annesse all'Italia e, durante il regime fascista, furono eliminate tutte le istituzione slovene e croate, fu inoltre messo in atto un processo di italianizzazione del territorio, si parlò addirittura di "bonifica etnica", come se l'uccidere un popolo che non sia il tuo sia qualcosa di giusto. Fu represso qualsiasi elemento che potesse riportare all'identità culturale slava, persino il clero e nelle chiese fu vietato l'uso della lingua slovena.
Già allora,le organizzazioni clandestine slovene cercarono di rivendicare la propria autonomia culturale e molti morirono a causa di ciò, nei campi di Arbe,Gonars e Renicci. Nacque quindi un sentimento antiitaliano, che non giustifica alcunché, sia chiaro, ma fa capire e riflettere.

Se infatti pensiamo e diciamo che i colpevoli sono questi o quelli, sbagliamo, così come incorriamo nell'errore se riteniamo che quei territori debbano completamente appartenere ad una nazione o all'altra. In questo caso tutte le parti in causa hanno le loro colpe e tutte quante hanno subito repressione,hanno visto i propri amici,parenti,figli,concittadine morire a causa dell'odio razziale dell'una e dell'altra parte. Ed è proprio a causa di quest'odio che è successo tutto ciò,solo di quest'odio, perché non si è riusciti ad accettare che in quella regione vi fossero popolazioni sia italiane che slave e che quindi la zona non potesse essere completamente di uno o dell'altro stato.

Per questo è la tragedia di tutti, perché purtroppo tutti hanno pagato l'essere italiani o slavi, che non dovrebbero essere colpe, l'appartenenza ad una nazione dovrebbe rendere orgogliosi, ciò non significa bisogna ritenersi superiori ad altre popolazioni.

Mi auguro che ciò non venga mai dimenticato, così come tutti gli eccidi.

Visto e considerato che non voglio nessuno mi rompa le palle,parlerò anche delle ultime novità di erepublik: sono infatti iniziate varie guerre di resistenza nelle regioni coreane occupate dai russi, nella regione indiana Bihar occupata dai cinesi e in Karnataka, speriamo vadano a buon fine.