CHI NON RISIKO...

Day 2,837, 06:35 Published in Italy Italy by DanKar


CHI NON RISIKO...


Risiko è una parola tedesca, e il suo significato (‘rischio’) coincide con la voce italiana da cui deriva. Di significati, grazie al celebre gioco di guerra di cui andremo, ovviamente, a parlare tra poco, ne sarebbero discesi molti altri, riferiti in specie alle logiche di accaparramento messe in atto dalle multinazionali dell’economia e della finanza, dai grandi gruppi editoriali, dalle agenzie d’informazione e di comunicazione.



L’emulazione dei grandi conquistatori del passato esprime tutta la sua forza sul planisfero di uno dei board war games più famosi al mondo, per l'appunto, il Risiko. La versione italiana, tra l'altro, è quella più aggressiva in quanto si gioca coi carrarmatini e non con le anonime pedine della stragrande maggioranza delle altre versioni nazionali. Ancor prima di lanciare i dadi e puntare il proprio obiettivo, intenzionato a sottomettere le popolazioni oceaniche o a conquistare le Americhe, il giocatore italico già pensa a tutti i mezzi per arrivare alla meta: riunire il pianeta sotto un’unica bandiera, naturalmente la sua.



Il suo nome originale era "La Conquête du Monde". Il gioco era stato brevettato dal francese Albert Lamorisse, sceneggiatore, produttore e regista. Messo per la prima volta in commercio (1957) dalla Miro Company, ne viene diffusa ben presto (1959), dall’americana Parker Brothers, una versione addolcita nel nome. Il titolo francese, in piena Guerra Fredda e poco meno d’un quindicennio dalla fine del secondo confitto mondiale, suona come troppo minaccioso: viene perciò ribattezzato Risk (sottotitolo: Continental Game). La prima edizione tedesca (1961) si sarebbe chiamata Risiko!, quasi identica (RisiKo!) alla prima italiana (196😎.

A Risiko, per prendersi tutto, bisogna pazientare, stringere e sciogliere alleanze, sviare gli avversari, sperare che la buona sorte non ti giri le spalle nel momento del bisogno. Ma bisogna soprattutto mettere in campo una seria strategia. Perché non ci s’improvvisa Giulio Cesare, o Napoleone: serve lungimiranza. Quando cominci poi a scorrere i tuoi territori scopri luoghi che mai, o quasi mai, avresti pensato di conoscere. Čita e Jacuzia, Alberta e Kamchatka, senza il Risiko, sarebbero rimaste città, province, regioni alla portata di soli grandi viaggiatori o di provetti conoscitori della geografia mondiale. Alla fine anche il giocatore più scarso, che dopo neanche mezz’ora ha già visto sfumare ogni possibilità di vittoria, potrà almeno dire di aver “toccato” tanti posti sconosciuti disseminati per il pianeta.




Un po' come noi players di eRepublik, che quotidianamente ci catapultiamo in questa realtà parallela, densa di strategie militari, sotterfugi, intrighi politici e guerre senza quartiere, ma dove alla fine siamo comunque tutti dei piccoli carrarmatini lanciati alla conquista di non sa bene cosa.

E in tutti i casi, anche noi, così come i giocaori di Risiko, al termine di ogni battaglia, potremo vantarci di aver provato a conquistare terriori dai nomi improbabili e ai più sconosciuti, difesi strenuamente da altri piccoli carrarmatini del tutto simili a noi.

Perchè poi si sa, nella vita, così come nei giochi, chi non risica...