[EI+ELITE] E pluribus, unum

Day 2,654, 15:58 Published in Italy Italy by Bank of Saturn
Grab your sword and let them fall
Take your mace and crush them all
Hold your lance and make your stand
Use your shields and bash their heads
Fight!
United we must be to triumph
Divided we will surely lose

~ Two steps from hell, United we stand, divided we fall


Lo stillicidio nella clessidra,
l'angustia del suo sentiero
o'l veleno delle teste di Idra
non smorzano l'animo del guerriero.
Il magma nel cratere spento borbotta,
lo spirito ruggisce e freme,
da sempre incline alla lotta,
col cor ricolmo di ardor e speme;
vecchio diventa il corpo d'un uomo,
ma se è nobile rimane indomo:
gli anni che pesano sulle membra
non scalfiscono la ferrea tempra.
Gli screzi e i litigi, al contrario,
s'inanellan solidali alla sabbia,
come granelli di un rosario
ch'offesi c'imbriglia in una gabbia;
tuttavia tra i redivivi
serpeggia un nuovo sentimento:
combatter uniti per obiettivi
comuni, o morir nel cimento.
Quando è forte e retta la schiena,
in breve spezza la sua catena,
così con una stretta di mano
le diffidenze son un ricordo lontano.

Cittadini, compagni d’arme, fratelli.
In questi giorni, è avvenuto un fatto storico. L’Esercito eItaliano e l’Elite eItaliana, dopo anni di scaramucce e di distanza, hanno deciso di tornare a collaborare. Sicuramente, sono due corpi militari in difficoltà, fiaccati dal passare del tempo, incrinati dai numerosi abbandoni, l’unica via di salvezza è unire le forze. Deve terminare il tempo della rassegnazione, della sommessa nostalgia, dell’amara consapevolezza che ciò che ha infiammato i nostri spiriti un tempo né più mai tornerà. Siamo il prodotto di ciò che è stato, i boccioli di viole che sbocciano dalle antiche rovine, siamo parte e prodotto del passato, ma ringraziare le spalle solide dei giganti su cui sediamo non basta più: adesso tocca a noi prendere sulle spalle il vecchio e stanco Anchise, e salvarlo dalle fiamme.
Per onorare chi ha costruito tassello dopo tassello ciò che siamo non possiamo sottrarci a questa chiamata: per questo, perfezioneremo sempre di più la nostra struttura: miriamo a traboccare efficienza, e poter fungere come esempio di modello vincente e sostenibile; all'interno di questo processo, era inevitabile che le frange dei destini dell'Esercito e dell'Elite tornassero a intrecciarsi, non per restaurare ciò che è andato, ma per risorgere, come una Fenice, dalle loro ceneri: e de pluribus, unum; tuttavia, questo è solo il primo passo di un lungo percorso: stay tuned.



Collaborazione tra Esercito eItaliano ed Elite eItaliana

Quando i malvagi si uniscono, i buoni devono associarsi. Altrimenti cadranno uno ad uno, un sacrificio spietato in una lotta disprezzabile.
~ Edmund Burke, Pensieri e cause dell’attuale malcontento
Tristemente, nonostante i fasti del passato, l’Elite eItaliana e l’Esercito eItaliano non riescono più a essere competitivi sul piano internazionale, né dal punto di vista degli equipaggiamenti erogati, né dal punto di vista dell’influence prodotta. Intendiamo fare il possibile per rimettere in piedi le forze armate fedeli all’eItalia, di modo che possano contribuire sempre maggiormente alla sua causa. Per farlo, era impensabile rimanere separati: l’efficienza ha un alto costo in termini di risorse umane, che né la community eitaliana né tantomeno i due Quartier Generali possono garantire; per questo motivo, quindi, abbiamo deciso di associarci e collaborare, dimezzando, così facendo, il capitale umano necessario per gestire i due corpi.
In più, i contatti tra i due corpi, durante le “trattative” e la stesura dell’Accordo, hanno messo in luce un’altra cosa: siamo pronti per mettere da parte la diffidenza storica e dimenticare le numerose scaramucce per collaborare assieme. Quindi, se, poiché non siamo sostenuti da un circuito di buyer, sul fronte degli armamenti giornalieri non possiamo fare moltissimo, abbiamo coumunque l’opportunità di fornire ai nostri soldati un ambiente senza tensioni interne e attriti intestini: non solo un damagehood o uno spaccio di equipaggiamenti, ma un nido in cui crescere attorniati da chi ha fatto la storia della Nazione per i nuovi, un luogo libero in cui coltivare le proprie relazioni per i vecchi: per tutti, una fratellanza, fattori che riteniamo essenziali in quello che è, prima di tutto, un social game.
I tratti salienti della struttura dei due corpi vedranno la gestione finanziaria affidata all’Esercito eItaliano: i profili organizzazione dell’Elite eItaliana e i profitti della speculazione saranno amministrati dall’Esercito eItaliano (avvalendosi di funzionari dell’Elite, adeguatamente formati, ove necessario), al fine di sostenere i salari ai dipendenti e il deficit di materie prime per le aziende dell’Elite eItaliana (che resteranno di sua inalienabile proprietà); i frutti della produzione, messi in comune, verranno distribuiti tra i soldati di entrambi i corpi secondo criteri parificati e basati sul maxhit, stabiliti da un Quartier Generale, costituito dal Presidente, dal Capo di Stato Maggiore (nominato dal Presidente tra i soldati dell’Esercito eItaliano) e dal Comandante in Capo dell’Elite (nominato dal Presidente tra una rosa di graduati dell’Elite) ed, eventualmente, a titolo solamente consultivo, di graduati da entrambi i corpi. All’interno delle decisioni deliberate da questo Quartier Generale (in materia di disciplina ed equipaggiamenti), i due corpi potranno organizzarsi in autonomia in altre strutture per assolvere ai loro incarichi e le mansioni di un corpo potranno essere svolte da membri dell’altro.
Per una visione più dettagliata dell’Accordo si rimanda al documento sottostante, firmato dal Presidente wolf127, dal Capo di Stato Maggiore gthreepwood e dal Comandante in Capo dell’Elite Colinar (eletto dai soldati in assenza del Comandante superpimpo), approvato all’unanimità dal Quartier Generale dell’Esercito eItaliano e dai soldati dell’Elite eItaliana.



L’Accordo

wolf127 “Barbossa” unisce nell’Accordo l’Esercito eItaliano e l’Elite eItaliana
1. L’Elite eItaliana si costituisce come corpo militare statale, impegnandosi a combattere e agire al meglio per il bene dell’eItalia, lo Stato eItaliano si impegna a sostenerne le spese in vista del contributo che apportano alla Nazione tramite l’Esercito eItaliano.
2. L’Elite eItaliana dispone di due Unità Militari separate. L’assegnazione delle cariche nelle Unità Militari, cambiamenti nella divisa o nel nome del corpo rimangono prerogative gestite dall’Elite eItaliana in piena autonomia.
3. L’Elite eItaliana e l’Esercito eItaliano dispongono un canale comune su Rizon permettendo a tutti i soldati semplici di entrambi i corpi di averne accesso.
4. A guida dell’Elite eItaliana è posto un Comandante in Capo, scelto dal Presidente in carica tra i graduati del corpo d’Elite, a loro volta nominati dal Comandante in Capo in carica. Il Comandante in Capo dell’Elite eItaliana e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito eItaliano costituiscono assieme al Presidente eItaliano in carica un Quartier Generale unico, in cui vengono inseriti anche i due vice Commander di ognuno dei due corpi. Il Quartier Generale delibera a maggioranza semplice dei sette membri ma col favore di almeno due tra Presidente, Comandante in Capo e Capo di Stato Maggiore, in materia di disciplina ed equipaggiamenti; in materia di equipaggiamenti vanno anche resi partecipi il Responsabile Produzione ed il Responsabile Investimenti. Ognuno dei due corpi ha poi facoltà di costituire un Quartier Generale del corpo del quale fanno parte il Capo di Stato Maggiore per Esercito eItaliano o il Comandante in Capo per Elite eItaliana, un massimo di due loro vice, e altri membri che il Comandante del corpo riterrà opportuno inserire (Responsabili Settori, Generali, eccetera).
5. L’Elite eItaliana avvia un’operazione di messa a regime dei profili organizzazione di cui dispone, impegnandosi a renderli il più efficienti possibile e un’opera di formazione dei suoi membri affinché possano gestirli al meglio nelle attività speculative; per farlo, ne affida la gestione all’Esercito eItaliano, come indicato dall’Allegato in coda al presente testo; i profili organizzazione di ID 2932010 e 2995412, per motivi logistici, storici e di affezione, restano di proprietà inalienabile dell’Elite eItaliana.
6. Le aziende dell’Elite eItaliana restano di sua proprietà, le materie prime per sostenere la sua produzione e il denaro necessario a distribuire salari ai suoi dipendenti è garantita dall’Esercito eItaliano. Eventuali eccedenze di armi e cibo prodotte dall’Elite vengono trasferite all’Esercito eItaliano.
7. L’Elite eItaliana deve tenere il Quartier Generale costantemente a conoscenza dello stato della sua produzione.
8. Non può esistere alcun tipo di discriminazione tra membri dell’Esercito eItaliano e membri dell’Elite eItaliana, ma il Comandante in Capo dell’Elite ha facoltà di stilare una lista di nominativi che, in funzione dei loro meriti di guerra, sono affrancati dalla disciplina dei cadetti ordinari, a patto che non si contravvenga a quanto sancito da questo accordo.
9. La gestione dell’Elite eItaliana e dell’Esercito eItaliano è affidata a responsabili nominati tra i membri di entrambi i corpi, rispettivamente dal Comandante in Capo e dal Capo di Stato Maggiore; a discrezione del Quartier Generale, mansioni di gestione di un corpo possono essere affidate a membri dell’altro; ove si incorra in carenze di personale, è incoraggiata la condivisione delle risorse umane tra i due corpi.
10. Il contenuto di questo accordo può essere modificato solo col favore unanime dei graduati e di almeno metà dei membri del corpo ancora in vita, su proposta del Presidente o del Comandante in Capo dell’Elite eItaliana.



A presto,
il Quartier Generale di Elite ed Esercito