Il Dittatore buono.

Day 2,848, 03:15 Published in Italy Italy by Nano Felice
"Non credo esistano dittatori o dittature buone, scriveva tempo fa Enzo Biagi. Insomma ogni dittatura va quantomeno combattuta a colpi di satira e sarcasmo, mentre sulla democrazia non si può fare alcuna ironia, la democrazia è sacra!"

PISISTRATO, IL DITTATORE BUONO.

“Questo curioso e complesso personaggio - Pisistrato - sembra creato apposta dalla storia per confondere le idee a tutti coloro che credono di averle chiarissime e in base ad esse hanno deciso che la democrazia è sempre una fortuna, e la dittatura sempre una disgrazia”.

Così Montanelli descriveva Pisistrato, tiranno nell’epoca in cui nasceva e muoveva i suoi primi passi la democrazia nell’Atene di Solone (594 - 560 a.C.).

La storia di Pisistrato è simile a quelle di molti altri storici dittatori, egli infatti intuì e si fece interprete demagogico delle esigenze e delle insoddisfazioni dei ceti popolari, e, proprio in nome e per il bene del popolo, riuscì a farsi proclamare dittatore!

La cosa buffa è che, per ironia della storia, Pisistrato come tiranno si dimostrò veramente un governatore giusto, indulgente e democratico. Nessun “culto della personalità”, niente corpi di polizia e purghe, nepotismi o sfruttamenti, ecc.

Al dittatore Pisistrato riuscì, invece, ciò che non è riuscito alla gran parte dei governi della storia che ci sono stati presentati come democratici e giusti per eccellenza! Nel corso dei secoli si è perso il conto di tutte le repubbliche e democrazie popolari che hanno fallito decine e decine di riforme agrarie, a Pisistrato riuscì invece di attuare una delle pochissime riforme agrarie di successo, distribuendo le terre secondo gli interessi dei più deboli e raggiungendo anche una maggiore ricchezza di produzione. Riuscì persino a combattere efficacemente la disoccupazione. Fece di Atene la regina dei mari, e ne aumentò anche la ricchezza con la scoperta del marmo e dell’argento, e ne accrebbe lo splendore con una riforma urbanistica ed elargendo giusti riconoscimenti ed emolumenti ad artisti e uomini di cultura.

L’esempio del governo di Pisitrato dovrebbe chiarirci il fatto che non sono le forme di governo a fare la giustizia, bensì sono sempre gli uomini, ed un dittatore onesto è meglio che una selva di parlamentari ipocriti e, quando non addirittura corrotti, incapaci.

Criticare la democrazia non è quindi indice di fascismo, ma è solo un rivolgere uno sguardo ironico ad un concetto - quello di democrazia appunto - che sembra oramai diventato un tabù. L’esempio di Pisistrato ci insegna che anche sulla democrazia si può e si deve discutere."





1° articolo... ne vado fiero v.v, questo dovrebbe far riflettere... spero