[Diario del capitano] - Frammenti di storia contestualizzati ad oggi

Day 2,717, 08:23 Published in Italy Italy by Antimo Vero

L'Italia è un ponte naturale tra Africa/Asia e l'Europa. Posta al centro del mar Mediterraneo assume una posizione strategica di rilevanza internazionale.
In passato la favorevole posizione geografica la poneva al di sopra di tutto e tutti e incoronava la città eterna Roma come regina dei popoli.
L'evoluzione temporale e la ricchezza ostentata ne faceva per tutti la meta preferita e una sorta di sogno o stile di vita da raggiungere.
Così se da un lato avevamo il vantaggio di essere al centro di un'area importantissima, dall'altro eravamo meta ambita per i vari popoli che costituivano l'impero romano o per quei popoli che premevano ai confini.

Contestualizzando questo discorso e riconducendolo ad Erepublik è chiaro che il nostro paese è la preda più appetibile per mezza Europa.
Lo è per Slovenia e Serbia, lo è stato per Ungheria e Fyrom.
Diversamente altri paesi come Spagna, Francia, Grecia ecc.. non hanno mire espansionistiche nei nostri confronti o sono trascurabili (fino a un certo punto) come minacce.

Sostanzialmente sono ormai alcuni anni che siamo costretti a difenderci da Serbia, Ungheria e Slovenia.

Si è molto parlato di questi stati e della possibilità di allearci con loro spostando l'asse delle alleanze e comunque sacrificanco nostre regioni pur di rientrare in questo discorso.
In passato alcuni governi hanno persino stipulato accordi diplomatici che ci garantivano una certa stabilità ma non la piena potestà sui nostri confini.

Beh, lasciate che vi faccia una piccola lezione di storia antica, remota. Di quello che secondo alcuni annali erepublikiani è detto primo medioevo.
Il periodo che vi voglio raccontare spazia su un arco temporale che va da gennaio 2009 a ottobre 2009 circa.

A quei tempi esistevano due grossi blocchi di potere che costituivano le alleanze più forti del pianeta.
Da un lato c'era PEACE (PEACE at home, PEACE in the world) costituita grosso modo da Italia, Serbia, Ungheria, Indonesia, Francia e stati minori.
Dall'altro c'era Atlantis costituita da USA, Romania, Germania, Spagna, Croazia e stati minori.
Tenete conto che molti paesi non erano stati ancora istituiti, erano assenti o da poco creati come ad esempio la Slovenia, la Grecia, la Polonia e molti altri.
Non c'erano gli air strike per cui un popolo per giungere in altri continenti era costretto a farsi strada tra gli altri paesi conquistandone le regioni.
Famosa fu l'operazione Hello Kitty che vide PEACE spingersi in Asia conquistando importanti regioni cinesi e di altri stati.

In quel periodo attivare una guerra era pressochè un azzardo, per cui si combatteva spesso in guerre indirette mediante gli MPP che il governo stipulava.
L'Italia in un mondo giovane e ancora acerbo era pressoché una veterana ed un attacco diretto era impensabile o un fatto ecltatante.

Spesso si attuavano Take Over, ossia si prendeva il controllo di un paese con il voto spostando decine se non centinaia di votanti. Senza fare troppi giri, la cittadinanza non esisteva e ognuno poteva spostarsi e votare nel paese in cui risiedeva.
E' un pò l'equivalente delle dittature anche se è diverso il modo di prendere il potere e la gestione del paese.
La maggiore attività bellica si rispecchiava nei balcani ed era frutto delle ruggini e dei rancori che la regione ha ereditato dalla real.
Fu così che a seguito di un takeover dei serbi verso i croati, furono gettate le basi per quella che ad oggi rappresenta una delle ferite più profonde che l'Italia ha subito: il to ad opera dei croati.
Lasciate che chi ha gestito le vicende in quel periodo vi racconti cosa c'è di vero e cosa è leggenda.

In quel periodo ero nel consiglio generale di PEACE, in quanto prima presidente, poi CDSM di uno degli stati fondatori.
Era trapelata la notizia di un TO ipotetico in uno dei paesi membri di PEACE. Non si aveva la certezza dell'obiettivo in quanto ci furono manovre in ogni stato.
A qualche giorno di distanza dalle elezioni fui avvertito che il beraglio stabilito dai croati saremmo stati noi, più facilmente takeoverabili per via del basso numero di votanti.
Cominciai a discuterne nel consiglio di sicurezza dell'alleanza e a predisporre un piano ATO. Chiesi più volte agli alleati che ci fossero inviati votanti per contrastare il to.
Mi fu detto che le mie paure erano infondate e fui regolato con un "non c'è niente di cui preoccuparsi". All'epoca la persona più influente nel consiglio era l'ungherese Feherlo.
Decisi di rivolgermi a Sara Droz, primo ministro inglese e prossima a portare l'UK in PEACE dopo una lunga amicizia con me ed altri italiani.
Insieme predisponemmo un file nel quale tracciammo alcuni nomi di votanti che sarebbero venuti in nostro soccorso.
Arrivò il 25 e la segnalazione si rivelò esatta. Io non fui presente durante la tornata per via della nascita di mio figlio. Darden allora presidente e Mappina sempre presente e laboriosa gestirono fino a tardi voti e spostamenti.
Dall'alleanza non arrivò nulla. Qualche voto e un sacco di "arrangiatevi perchè siamo tutti sotto to e non possiamo pensare a voi".
Solo l'UK inviò qualche votante e riuscimmo a limitare le perdite. Ma il TO ci fu lo stesso.
In un mese il congresso croato stampò valuta dietro versamento di gold croato.
L'itl si svalutò abbastanza e fummo costretti a inventarci modi sempre diversi per evitare le stampe.
Ricordo con piacere la bufala del link al resign. Con Wolf89 creammo un pm in croato che facemmo circolare tra i congressman. All'epoca il resign dal congresso era immediato, senza bottone di conferma.
Mettendo nel pm un link camuffato diretto al resign riuscimmo a far resignare qualcuno. Successivamente gli admin rimediarono bannando la org dalla quale partì il pm e ripristinando i cm truffati.
Altri due li facemmo bannare perchè fake. Ogni giorno partiva una legge per bloccare l'iter della stampa ma alla fine riuscirono lo stesso a stampare valuta.

Passò il mese e tornammo sovrani del congresso. Avevamo subito la beffa ma l'amarezza del TO non fece che inasprire i rapporti con PEACE.
Alle nostre lamentele, alle richieste di aiuto, fummo derisi e offesi da un insieme di player serbi e ungheresi che ci accusavano di essere dei piagnoni e di non valere nulla.
Noi che avevamo scongiurato TO per il mondo, noi che avevamo liberato l'Ungheria dalla Romania venivamo trattati come l'ultimo dei paesi, come un ragazzino viziato che staba dando solo fastidio.
Fu quello che poi nel tempo ci portò a considerare nuove alleanze. Alla lunga finimmo per allearci con i croati stessi che in via discreta e non ufficiale ci rimborsarono degli itl che ci furono sottratti.
Non conosco i termini del rimborso, ero in due click o non giocavo più, non voglio citare cose che non conosco bene ma molti potranno confermare.
Ora io non sono certo il più brillante stratega di erepublik, ma tra l'arroganza dei paesi che ritenevamo amici e la concretezza di un paese che da li in avanti ci ha aiutati spesso preferisco di gran lunga il secondo.

Perchè a scuola insegnamo la storia? Per evitare gli errori del passato.
Quindi a titolo personale e puramente indicativo non capisco come ci si possa fidare di paesi quali la Serbia, la Slovenia, l'Ungheria che hanno sempre fatto ciò che ritenevano conveniente per se stessi, a discapito nostro anche quando eravamo alleati alla pari.

In questi giorni, a seguito della mia candidatura a presidente mi si chiede cosa ne pensi io di tutto ciò, del cambio di strategia che la dittatura ci aveva portato.
Francamente non ci vedo nulla di buono. Vedo solo un paese che si prostra al volere di uno stato più forte e che con fare ipocrita ci propina "accordi di rapina" passandoli per "condizioni vantaggiose".
Io non so cosa accadrà in futuro. Cambiano gli scenari, cambiano le alleanze. Ma la spina dorsale di un popolo dovrebbe essere sempre dritta pur in condizioni estreme.
Per questo personalmente non mi fiderò mai della strategia di MORA e del suo massimo rappresentante Titan DC. Non accetterò mai che mi si imponga con la forza una scelta passata come saggia.
Tornando al discorso di prima, della posizione del nostro paese, trovo ridicola la scusa che viene adottata per giustificare un cambio di alleanza.
Ridicola se pensiamo che confiniamo con una decina di stati e forse più se contiamo quanto sia facile dall'est giungere sul suolo italico.
Per cui l'unica scelta che ritengo seria e accettabile è quella di fidarsi di chi non ci ha denigrato ma aiutato riponendo ogni accordo con chi ci ha solo sfruttanto nel corso degli anni.

Prendetela come propaganda, come bozza del mio ipotetico programma degli esteri ma a me piace essere diretto.
Come lo sarò verso quei partiti che si sono battuti per la democrazia e che oggi invece tentano di farci accordi in nome di non so che tipo di unità.
Non si vive di ricordi e sicuramente si deve essere pronti a tutto e seguire gli eventi, ma nonostante io non sia per l'ostracismo e per il bando di chi ha partecipato alla dittatura non sarò mai propenso a collaborare con chi ostentando potere militare ci minaccia quotidianamente.
Ognuno fa le scelte che ritiene opportune, ognuno ha diritto di giocare a modo suo. Io proseguo sulla strada che da sempre mi ha contraddistinto: la coerenza.
Per la patria, per l'onore.
Sempre fidelis, Antimo Vero.