eDivina Commedia: Canto eInferno N. 4-5

Day 2,006, 07:04 Published in Italy Georgia by CIaymore
CANTO 4 GLI ERETICI (PARTE 2) INCONTRO CON MAPPINA



De la bara chiusa, de le fiamme che lei avvolgevan
ricordo ancora mi rimane, ma allora il dolore nel vederla
così sofferente fu tale da farmi crollar al suolo. Ah invan,

o povera aliquem, si schierò dalla parte dell'elit,
ed ora del gesto estremo paga le conseguenza ultime
che dureranno eterne come l'ego del sommo burattin

Tosto fui svelto, un'altra salì dalla tomba scoperchiata
un’ombra, che all'inizio non riconobbi da quant'era lontana:
credo inoltre che ancora dalle ginocchie non s'era levata.

Costei che marciava a gattoni, come fosse suo talento
sempre più veloce veniva verso me, com'avesse di veder me
il desiderio frenetico, marcando rivolto a terra'l mento.

Improvvisamente piangendo disse: "Oh container, ancor cieco
già la tua ora è giunta, in mezzo a tosto arduo luogo.
E mio nipote ov’è? Non era solito marciar teco?".

E io a lei, ch'ancor non riconoscevo: "Da me stesso non vegno.
Colui ch’attende là, che per questo luogo mi conduce
non'è'l tuo caro, ma Quarta, uomo che non ebbi a disdegno;

e se proprio t'è caro saperlo, Castell caro non subisce alcuna pena,
tant'è vero che'l suo nome ancor risuona nel mondo dei vivi;
rassicurati quindi, che di lui la vita è ancora piena.

Di sùbito drizzato gridò: "Davvero tu non menti?? Che solievo!
disee ella "elli ebbe imparato tanto da me e dal mio lume,
qual gioia nel sentir che la via sbagliata non ha intrapreso meco!!

Già incontrasti colei che rubava i gatti in ogni dimora,
che della medesima pena rispetto a me è afflitta,
eternamente mai più da codesta tombe andrem fora.

D'elite la sacerdotessa, in false credenze teocratiche la mia mente fu posta:
di God Dark fui la sacerdotessa, d'elite fui la nonna materna,
né piegai'l capo a colui che or ora l'orda di nabbi comanda dalla cinese costa .

Ahi quanto fu per me fatal, ogni discorso contro fdei e delussac detto:
ahi quanto false furon le mi accuse di crear fakes, quanto diffamatrici.
Ciò mi tormenta ancor di più che le fiamme di questo letto.

E qui'l duca mio la interruppe:" Smettila di lamentarti, o mappina dei torti
(codesto era'l suo nome), codesta pena è commisurata ai tuoi peccati.
Ora mostra il tuo volto così che'l pover contenitre comprenda l'orrore che porti.

Infatti fin'allora codesta non s'era rivelata:"davver costei che l'elite regge,
è ritenuta sì empia di un simile castigo?? dissi perplesso alla mia guida,
ma non ebbi tempo, infatti d'improvviso svenni, di sentir degli inferi la legge.

Tosto iniziai a parlar, mappina mostrò'l suo volto, ornato d'un grande scempio:
le fiamme infatti l'avevan corrotto il tener viso: codesta ,similmente ad Harry
Potter, cicatrice di mezza luna aveva sul volto, simbol del falso tempio.

A la vista di tale immagine, il dolor fu tanto grande, l'animo tanto mosso,
che prima mancaron le forze, e poi svenni : l'ultima cosa che rimembro, aimè,
è'l suon della strega d'elite risucchiata dalle fiamme nel suo fosso.


CANTO 5: GLI ADULATORI DEL SOMMO



Al mio risvegli mi trovai in questo luogo, do' la testa scossi
incredulo di ciò che vidi; e pur la mia guida iniziò,
tremante, a camminar attento, e io dietro lui mi mossi.

A la man destra vidi anime che mosser in me nova pieta,
novo tormento e novi uomini frustati e percossi:
non m'accorsi ma nelle bolgie vacarcammo l'entreta.

"Qui vedrai, o Contenitore, nel fondo e ignudi peccatori",
disse la mia guida:"che immersi nello sterco stanno, quando'n
vita tentaron con false lusinghe d'accaparrarsi i beni maggiori:

come costor in vita leccaron'l gran gluteo sel supremo per ricever molto,
or ora pagan la loro colpa immersi nel marron che puzza,
dimostrando che la vera via del paradiso non han colto.

Trattieni sia la pietà che'l stomaco, evita chinar verso la bolgia la fronte:
tanto l'immagine è sì forte che pure a me, che conosco la pena,
a la vista di codesta pena mi sento l'uscire del pranzo com fosse fonte.

Tosto ebbe finoto che s'alzo un' uomo dallo sguardo tetro
tanto sporco e subdolo che in miei sogni vidi demon cornuti più bianchi,
con diavoli che minuti di fruste li battevan il seder sul retro.

Ahi come sentì le forze lentamente abbadonarmi, a la vista dell'ommo
ch'ai primi passi del gioco già conobbi! oh disgrazia! oh pover dannato!!
Tant'è crudele con costui le leggi del manipolator sommo???

Mentr'io stavo già per svenir ancora, gl'occhi miei e di quell'uno
furo scontrati; e codesto sì tosto disse tremando dal dolore:
«So che il veder me così ridotto provocherà in te'l digiuno,

ma prego te, se quì è lecito, per affidarti le mie pover parole di rassegnato:
tanto le mie false lunsinghe al sommo non serviron, tanto le mie ginocchia
per nulla furon piegate, tanto sofferto e tanto per nulla ho amato!!

Il mio modo di comportarmi diretto al ben giusto io erroneamente credetti,
tanto che , bassando 'l viso, spesso mi chinai al suo voler di mala voglia,
per poi di nascosto fiumi di parol maligne e d'offese su lui lanciar a getti.

Ma subito il mio maestro l'interruppe:"Vedi Contenitore, dir frasi false
solo poste al proprio guadagno è un dei peccati peggiori, e costui n'è l'esempio:
non imitar mai la sua vita, imprimi nel ricordo il dolor ch'ora patisce.

Fa in modo che costui non t'esca mai dall'animo!! e mal volentier lo dico,
perchè so che voi foste amici in vita terrena, ma sforza la tua chiara favella,
in modo da lasciar gl'affetti che ancor ti legano al mondo antico.

Mentre Quarta parlò, BlackStormChR (costui era'l peccator) fu risucchiato
nel fosso dove i suoi comuni con lui son puniti, ed ebbi un gran rammarico
Nel non potergli dir scusa per il nome lungamente storpiato.


Qui trovate gli articoli con gli altri canti:
canti 1-2 : http://www.erepublik.com/it/article/edivina-commedia-canti-einferno-n-1-2-2257318/1/20
canto 3: http://www.erepublik.com/it/article/edivina-commedia-canto-einferno-n-3-2258497/1/20