Abbiamo perso le elezioni, ma non cambiamo le nostre idee

Day 5,983, 00:12 Published in Italy Italy by Pierpiero Manero

Salve a tutti,
Ci troviamo qui oggi perché, in seguito alle vicende delle ultime settimane, riteniamo doveroso da parte nostra un intervento serio e approfondito.

Per non appesantire la lettura, abbiamo deciso di dividere questo comunicato in tre sezioni chiamate rispettivamente Passato Presente e Futuro.



Passato.

Gustibus.
Un nick che per alcuni suscita ilarità, in altri disgusto.
Il suo addio al partito, e successiva rielezione a CP, portò a mesi di tensioni e tutta una serie di piccole o grandi ripicche nella nostra comunità che durarono mesi e si conclusero allorquando tra governo e opposizione si arrivò a una tregua che poi lentamente si sviluppò in una specie di alleanza.
Siamo pochi, farci la guerra costantemente alla fine è stancante e non porta a nulla di interessante, per questo motivo per diversi mesi in Italia è perdurata questa strana pace, questo volemose bene… ma a casa tua.

Perduravano, in questi tipi di governo, alcune criticità per noi del PMI: il CP che da figura cardine divenne una figura di raccordo, un botto di gente nella chat di governo per coordinarci (quando poi abbiamo una chat apposta), gestione delle Training War un po' sbilanciata verso un'alleanza piuttosto che un'altra, economia gestita sempre dalle stesse persone con poche possibilità di avere un resoconto chiaro e preciso.
Le avevano già fatte presenti più o meno tutte queste criticità, ma, da sconfitti, lo spazio di manovra era davvero poco.

E questo clima è durato per diversi mesi, periodo nel quale il PMI ha mostrato di essere cresciuto e maturato, diventando un partner importante e affidabile.

Questo clima di apatia è durato fino a quando un gruppo di vecchi e nuovi amici è entrato nel partito, dandoci di conseguenza una nuova spinta di energia, di proposte e punti di vista diversi.
È parso subito chiaro, sia ai nuovi che ai vecchi, che la questione economica fosse quella sulla quale dover concentrare maggiore attenzione.

Senza un bilancio concreto nelle mani del CP di turno, infatti, era evidente che non si potesse proporre dei miglioramenti tangibili, per esempio, al torneo che, dal canto nostro, possiede una formula migliorabile e soprattutto dei premi non all'altezza.
Ma senza un bilancio sottomano, cambiare i premi diventa una mossa poco percorribile.
Così diventa altrettanto poco percorribile organizzare delle iniziative ludiche per cercare di togliere un po' il mortorio che è calato sulla nostra comunità.

E già qui, chiedere un semplice bilancio al reparto economia del governo, ci ha subito mostrato una situazione quantomeno paradossale.
Alla semplice richiesta del CP di avere sotto mano un bilancio per lo meno completo, il Moe, e chi per lui, ha risposto come un cerbiatto che si vede arrivare addosso un suv a cento chilometri orari.
In pratica fermo, occhioni spalancati, capacità di dare una risposta pronta pari a zero.

Eh, ma la situazione è complicata, il gioco di per sé non aiuta, forse dobbiamo dei soldi a qualcuno o dobbiamo recuperarne noi, ma tanto cosa volete cioè, dai siamo tra di noi, no?

Non sono state le parole esatte ma a noi questo è parso il messaggio. Un messaggio che non abbiamo accettato.





Presente.

E così all'interno del partito ci siamo radunati e ci siamo consultati sull'andamento delle cose e sulla mancanza di chiarezza.
La situazione era sicuramente migliorabile, avevamo un ex Moe in partito, forze fresche. Perché non candidarci, cercando di risolvere la situazione?

Abbiamo così aperto un pm con i presidenti dei maggiori partiti italiani, annunciando la nostra intenzione di candidarci per portare alcuni cambiamenti e proponendo un'abbozzo di squadra governativa.
Panico.
All'inizio la proposta non era particolarmente chiara, ma perché anche noi stavamo raccogliendo le idee, passo dopo passo.
Ci aspettavamo una reazione sicuramente prevenuta e non siamo stati delusi, ricordo un bel pomeriggio di flame in chat dove inevitabilmente sono venute fuori delle problematicità.

Il vecchio PMI avrebbe mandato tutti a quel paese, ma siamo maturati e perciò abbiamo deciso di venire incontro alla comunità.
Abbiamo riscritto la squadra di governo per non lasciare fuori nessuno, abbiamo pubblicato una candidatura chiara con annesso programma di governo.
Anche in questo caso ci aspettavamo qualche critica ma, tenendo in considerazione il fatto che.

- il PMI collaborava ormai da mesi con le altre forze governative, arrivando addirittura a guidare il governo in qualche occasione.
- che si fosse venuta a creare un ipotetico clima di fiducia reciproca.
- che fossimo venuti incontro alle perplessità di tanti, pubblicando un programma serio e preciso e una squadra altrettanto seria.
- che sì, la figura del Ministro dell'Economia che proponevamo era mal vista da alcuni, ma comunque portava con sé una dose di esperienza seconda a nessuna.
- che il tutto si sarebbe inserito in un clima di collegialità dove alla fine il paese ci avrebbe guadagnato.

Credevamo che alla fine si sarebbe riusciti ad arrivare a un punto di incontro.

Programma delizioso, squadra buona, il problema rimane il ministro dell'economia.
MoE che invece per noi è imprescindibile perché tutto il programma, tutta la nostra discesa in campo, si basa su un cambiamento che verte sul modulo economico e senza un MoE che ci rappresenti, e del quale abbiamo piena fiducia, che senso avrebbe candidarsi?

Per questo motivo le proposte ci sono state fatte, per la verità talmente fiacche che mi domando se ci abbiano provato davvero, le abbiamo rigettate.

Emidio Ministro no, facciamolo Vice. Oppure, ideona, Ministro ma senza accesso alle Org!

Accettare queste proposte sarebbe stato come presentarci, in RL, con il programma di riaprire le case chiuse e mettere come responsabile del progetto un prete.

Da quel momento silenzio, fino a quando un piccolo sgarbo finale quando abbiamo scoperto che le forze del governo avrebbero preferito un altro candidato senza tra l'altro neanche comunicarlo al CP uscente.



Futuro.

Ce l'aspettavamo questa sconfitta. Sapevamo che, di fronte al vaghissimo timore di perdere la poltrona, le forze governative si sarebbero trasformate in negromanti capaci di svegliare dal sonno del 2click qualsiasi iscritto.
Tanto valeva ritirarci, ma non lo abbiamo fatto perché vogliamo lanciare un messaggio.

C'è un alternativa a questo gorgo di inedia e noia.
Un'alternativa forse piccola dal punto di vista politico, ma agguerrita e desiderosa di non farsi trascinare dentro.

In realtà un piccolo risultato lo abbiamo ottenuto.
Siamo riusciti a togliere quel velo di patina piena di volemose bene e siamo tutti amici e fratelli che stuccava un po’ e che poi, in realtà, era parecchio fittizio.
Cioè, in realtà sei utile quando ti limiti a fare il compitino, appena hai una visione diversa, una idea che sia una, allora diventi un peso.

E se noi siamo un peso, ci facciamo delicatamente da parte.
Abbiamo provato a cambiare le cose dall'interno ma non siamo stati minimamente calcolati, anzi, si è tentato di prenderci per il naso.
Ci era stato detto che, in fondo, avevamo ragione, ci era stato promesso, in chat italiana, un bilancio entro la fine di questo mandato. Voi l'avete visto?

Proveremo adesso a cambiare le cose dall'esterno.
Noi auguriamo un buon lavoro al nuovo CP, se il governo avesse quel pizzico di umiltà in più, dato che sotto l'articolo di presentazione della candidatura nessuno ha criticato il programma, capirebbe il nostro punto di vista e cercherebbe di fare quello sforzo (apparentemente biblico) pubblicando un articolo con il bilancio, organizzando qualche attività per togliere questa comunità dalla noia e, magari, provando a osservare con spirito autocritico quello che non va e quello che si può migliorare nel torneo.

E in tal caso saremo i primi ad applaudirlo.
Ma sappiamo che saranno parole buttate al vento.