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Un germoglio albiceleste adorna da questa settimana l'albero di EDEN.


L'alleanza di riferimento dell'eItalia ha infatti comunicato, lunedì, l'ammissione dell'Argentina a membro EDEN ufficiale. Nel frenetico scenario internazionale di questi giorni, il nuovo tassello dell'alleanza rappresenta uno dei pochi riferimenti certi che si possono osservare.



I periodici e programmati babyboom, la continuità dei governi e la vivace attività economico-militare fanno della nazione sudamericana uno dei protagonisti mondiali.
L'importanza di questo allargamento di EDEN è stata sottolineata dall'elezione ad aSC (assistant Supreme Commander) dell'argentino Andres Saavedra reborn: egli affiancherà il collega croato quale sentinella del globo, alternandosi negli orari americani per garantire un monitoraggio costante delle dinamiche mondiali.



Dopo le opportune felicitazioni per il risultato ottenuto, abbiamo effettuato una breve intervista all'attuale presidente argentino, TBucchi, per analizzare assieme il presente e le conseguenze di questo importante avvenimento.



Fenoglio – Argentina è finalmente divenuta membro effettivo di EDEN, con votazione unanime del consiglio direttivo; è la prima volta che accade: un successo del vostro governo e il riconoscimento all'importanza del Paese?
TBucchi – Non voglio prendermi il merito di aver ottenuto l'ammissione in EDEN: è stato un lungo lavoro iniziato mesi fa, che ho avuto la fortuna di portare a compimento durante il mio mandato. Sicuramente il gran numero dei nostri cittadini ha la sua influenza, ma sono convinto che ci siamo guadagnati il rispetto e la stima internazionali dando prova di essere ottimi alleati.

F – Attualmente siete l'unico Paese americano di EDEN, e la vostra posizione geografica sarà di grande aiuto all'alleanza, specie nei convulsi giorni che si vivono nelle diplomazie mondiali: il MoFA francese, ad esempio, parla espressamente di “fallimento del progetto di TERRA”. Come si muoverà Argentina nel nuovo scenario?
TB – Siamo coscienti del fermento mondiale e del probabile preludio ad una nuova alleanza; oltre a ciò siamo storicamente in buoni rapporti con uno dei protagonisti di queste trattative, Brasile.
L'unico proposito dell'Argentina è però quello di rimanere fedele alla sua alleanza e ai suoi fratelli di sempre, ignorando le meschine convenienze del momento: Argentina ha onore e mantiene la parola data.

F - Il MoFA argentino mi ha anticipato, in una precedente intervista, che è in programma uno scambio di territori col Brasile: essi vi cederanno SLA per darvi accesso alle risorse di petrolio.
In questo modo diverreste, assieme alla Cina, gli unici membri di EDEN a possedere il 100% dei bonus di produzione. Quanto influirà? E metterete queste risorse a disposizione dell'alleanza?
TB – Si, lo scambio è già programmato e, se non ci saranno intoppi di sorta, si realizzerà nei prossimi giorni; il nostro obiettivo è mantenere saldamente questi bonus, a beneficio di tutta la popolazione. Inoltre abbiamo dato precise indicazioni tramite i nostri MoFA, per cui Argentina apre le porte a tutti gli alleati che vogliano entrare nel nostro Paese per trarre profitto dai bonus di produzione. Ovviamente non sarà un ingresso indiscriminato, ma basterà presentare l'avallo del governo d'origine e dimostrare di avere qualche incarico nelle forze armate del Paese in questione.




Southern Low Amazon - Nella regione è al momento in corso una RW lanciata dai peruviani


F – Tornando al panorama internazionale, lei non crede che la nuova alleanza che va formandosi (in cui Polonia e BrUsa detengono tutte il 100% dei bonus) possa creare rapporti di forza troppo squilibrati nel contesto mondiale?
TB – Le alleanze si riassestano nel corso del tempo, è connaturato al gioco. Può effettivamente darsi che per un periodo vi siano squilibri, ma può anche darsi di no. Sono momenti del gioco, con periodi buoni per alcuni e cattivi per altri.

F – Argentina assumerà un ruolo primario in EDEN: proporrete, in ragione di questa forza, qualche accorgimento nella politica internazionale dell'alleanza, per approfittare di questo momento di incertezza?
Si consideri anche la creazione di CoT, e la prevista esclusione di Serbia, Ungheria e FYROM dalla nuova alleanza in formazione...
TB – E' più probabile che proseguiremo le politiche già in essere in EDEN, non abbiamo in mente alcun cambiamento. Prevedo un nuovo scenario, ma si realizzerà in futuro; non credo che né EDEN né TERRA si dissolvano questo mese.

F – Infine, cosa pensa dei rapporti tra Argentina e Italia? Dire che EDEN si occuperà presto dell'Italia non sarebbe solo una frase di circostanza, dato che all'orizzonte sembrano profilarsi problematiche quali il probabile assedio a Croazia e Romania?
TB – Posso dire che con Italia siamo alleati da mesi, che ci unisce un'alleanza ma, in parte, ci unisce più strettamente la vita reale; è risaputo il gran numero di immigrati italiani che son venuti in queste terre per cercare, e ottenere, una vita nuova e migliore. E questo è stato anche il caso della mia famiglia.



Ringraziamo il presidente Argentino per il tempo dedicatoci, per le sue risposte e gli impliciti silenzi.
EDEN, grazie alla sua lunga storia fatta di costanza nel mantenimento degli impegni reciproci, si avvia a diventare sempre più protagonista del proscenio globale futuro, con reali potenzialità di opposizione ad eventuali aggressioni esterne che, giorno dopo giorno, sembrano farsi sempre più concrete.

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