Analisi del modulo economico in Italia - Dicembre 2015

Day 2,934, 05:45 Published in Italy Italy by zefiroit

Buon giorno a tutti i lettori!!

Oggi riproponiamo l’analisi del modulo economico in Italia aggiornato con nuovi i bonus e i nuovi prezzi e cercheremo di confrontare la situazione attuale con quella di fine settembre.


Ricordiamo che con questo articolo non entreremo nel dettaglio dei meccanismi produttivi ma vogliamo analizzare il modulo economico nei suoi tre settori e cercare di capire quali siano le aziende vantaggiose e quali invece comportino una perdita. Per aiutarci in questo intento, abbiamo messo a punto un semplice modello di simulazione economica che, partendo da dati come prezzi, imposte e bonus, calcola l’efficienza dei singoli tipi di aziende distinte per settore, tipo e qualità.
E’ stato creato un nuovo tipo di tabella che indica i prezzi per recuperare i costi variabili e i costi fissi dopo 1.000 giorni.
Chi fosse interessato ai dettagli e alle scelte effettuate per la costruzione del modello, può trovare qui la nota metodologica.


Prima di addentrarci nei risultati del modello, è necessario introdurre le grandezze su cui si fonda e che sono ovviamente le variabili su cui si basa il modello economico di eRepublik. Tra i dati utilizzati, alcuni sono soggetti a fluttuazioni talora molto forti. Per superare queste incertezze, sono state fatte scelte che differiscono da caso a caso.
I dati sono stati rilevati il giorno 2933 di eRepublik (1/12/15). Per facilitare il confronto, l’ultima rilevazione è stata accostata a quella precedente del 25/9/15 (giorno 2866).

Si nota un generale aumento dei prezzi, forse tirato da quello del Gold che aumenta dell’13,3%.
È da segnalare l’inflazione del settore Armi: sono tutti cresciti in particolare le Q1 e le Q7 (circa 100😵 mentre le altre segnano aumenti più contenuti come le Q2 (21,6). Questo fenomeno può essere spiegato dalla penuria di RAW Armi (solo 100.187 a un prezzo concorrenziale sul mercato italiano) che ha portato al raddoppio del loro prezzo.

Anche nel mercato dei panini ci sono stati aumenti, in alcuni casi anche più forti delle Armi ma qui non è imputabile al prezzo delle RAW che sono aumentate solo del 25%. Se il prezzo dei panini Q6 è rimasto sostanzialmente inalterato (ma con solo un offerta concorrenziale, cfr. nota sotto tavella prezzi), Qualità una volta molto popolari come le Q3 sono aumentate del 150%, le Q7 addirittura del 450%. La spiegazione probabilmente risiede anche in questo caso nella penuria di offerte nel mercato italiano ma questa volta sul lato delle Merci finite.
Le più economiche risultano le Q4 e sono state prese come riferimento per il recupero dell’energia per l’autoproduzione: costo 0,49.

Il settore delle Case è quello che si è mosso meno con incrementi di 2 centesimi delle RAW e del 4% delle Merci Q1 (le uniche ad avere un vero mercato) a cui si è contrapposto un notevole incremento delle offerte sul mercato italiano.
Tuttavia questo andamento non è imputabile a politiche fiscali sbagliate in quanto abbiamo gli stessi bonus e le stesse aliquote impositive alle due rilevazioni. A ulteriore conferma, in una rapida indagine dei mercati mondiali, abbiamo notato che questo movimento al rialzo è diffuso in tutto il Nuovo Mondo e non è un fenomeno solo eItaliano.

Per ultimo parliamo del salario. Il Salario Medio è passato da 42,81 a 51,15; un aumento del 19,5% che ha comportato un incremento della stessa percentuale delle imposte per autoproduzione (l’aliquota dell’imposta sul lavoro fissa al 5😵. Questo vuol dire che malgrado i costi di autoproduzione siano aumentati, i prezzi sono aumentati di più permettendo un profitto maggiore.

Sul mercato del lavoro è presente un’offerta da ITL 75 che è molto più alta della successiva (51,03) per cui in quest’analisi si è deciso di utilizzare un salario di ITL 55 nel settore delle Case.


CONSIDERAZIONI GENERALI


Si è analizzato solamente il caso di autoproduzione (tranne ovviamente per il settore delle Case). L’utilizzo di lavoratori, in generale, rimane sconveniente ma l’aumento dei prezzi ne ha reso uso più conveniente rispetto a settembre; in ogni caso si può valutarne l’utilità confrontando il Profitto giornaliero netto con l’ipotetico salario.

L’acquisto di aziende Raw è in CC o in Gold a seconda della qualità come indicato nella tabella accanto. L’aumento del Gold ha reso meno convenienti le aziende Q3 e Q5; tuttavia, come vedremo risultano comunque quelle più profittevoli.

CIBO

In questo mercato, la capacità “energetica” dei panini non è un fattore importante nella scelta tra le diverse Qualità della merce finale: un panino Q5 o 5 panini Q1 reintegrano gli stessi punti. La scelta dipende da fattori secondari come il Prezzo e lo spazio disponibile nel magazzino. Quindi si può ritenere che sia ugualmente facile vendere sul mercato panini indipendentemente dalla Qualità.

In questa tabella mostriamo la prestazione economica delle aziende Raw di cibo. Le Q1, malgrado abbiano raddoppiato il Profitto giornaliero, non permettono il rientro dell’investimento iniziale. Le Q3 rimangono quelle che permettono di recuperare nel minor tempo l’acquisto dell’azionda (13 mesi), le Q5 quelle che permettono il maggior Profitto dopo 1.000 giorni. Interessante è l’evoluzione delle Q4 che dopo 1.000 giorni hanno un profitto superiore alle Q3 a differenza di settembre.

Questa tabella mostra a quali prezzi bisogna vendere un'unità di prodotto per i costi aziendali: i costi variabili sono quelli che sosteniamo quando clicchiamo su “Produci” ovvero Imposte ed Energia; il Prezzo per pareggio dopo 1.000 giorni vuole invece indicare il prezzo che ci permette di recuperare i costi variabili e i costi fissi (l’acquisto dell’azienda) esattamente al millesimo giorno. L’ultima colonna è il prezzo rilevato e serve solo per confronto. Ancora una volta – e non poteva essere diverso – risulta che la Q3 è la più conveniente.



Passiamo ad analizzare le imprese che producono le Merci finite, ossia i panini.

La differenza tra Ricavo giornaliero netto e Profitto giornaliero netto è l’IVA. Tutte le aziende hanno subito un aumento dei costi (RAW + Imposte + Energia) di circa il 25%. Malgrado ciò tutte, esclusa la Q6, hanno migliorato le loro prestazioni. Da segnalare la Q1 che è diventata quella che ha il più breve periodo di rientro e che ha superato la Q2 come profitto dopo 1.000 giorni passando da ITL 140 a oltre 10.000. Le Q7 sembrerebbero permettere un guadagno straordinario ma è frutto di una quotazione particolarmente elevata al momento della rilevazione che non è concorrenziale.

Questa tabella è uguale a quella delle RAW: l’unica differenza è che qui si è tenuto conto dell’IVA. Si nota come i prezzi attuali permettano ampiamente il recupero dei Costi variabili (RAW + Imposte + Energia) per tutte le qualità, raggiungendo un profitto di oltre il 200% per le Q3 e del 400% per le Q7 (cfr. paragrafo precedente).


ARMI


Tra le diverse qualità di armi ci sono delle grosse differenze. Questo, oltre a riflettersi sui prezzi, comporta che ci sia una fortissima domanda delle qualità più alte e minore per quelle centrali e basse. Inoltre bisogna considerare che durante i tornei i Prezzi delle Armi di Qualità alta subiscono dei fortissimi aumenti.

La spinta inflazionistica si è fatta sentire anche in questo settore dove al momento sono possibili facili guadagni. La Q3 e la Q5 rimangono le migliori rispettivamente per Giorni attesi per profitto e per profitto Dopo 1.000 giorni ma è interessantissimo il cambiamento della Q4 che passa da 974 giorni a 440 e da ITL 230 a 10.850. La Q1 rimane non sostenibile mentre alla Q2 è preferibile la Q3.

È interessante notare che le Q5 hanno una marginalità del 90% ma anche che a partire dalla Q2 si ottengono ottimi profitti.


In questo settore, dove pure i prezzi sono aumentati parecchio, i costi sono aumentati troppo e le prestazioni aziendali sono peggiorate. Da questo discorso non vale per le Q7 che hanno più che raddoppiato il Profitto giornaliero netto passando da 16,95 a 39,86.

Questa tabella mostra come il costo delle RAW sia preponderante nel processo produttivo delle Armi, tanto preponderante da non permettere un guadagno. Per assurdo però, le qualità migliori, che hanno bisogno di maggiori quantità di RAW, sono le uniche che consentono un profitto seppur molto basso.


CASE

Nel settore Case non è possibile l’autoprouzione per cui qualunque valutazione si scontra con il livello dei Salari che sono molto variabili. Per questa simulazione si è scelto un Salario di ITL 55 che fosse competitivo ma non troppo alto: risulterebbe la seconda offerta dopo una di ITL 75.
Altro fattore da tenere conto è il doppio uso di una Casa: da un lato dà la possibilità di lavoro straordinario (uguale per tutte le Qualità), dall’altro allunga la barra dell’energia di un tot dipendente dalla Qualità quindi chi è interessato solamente allo straordinario acquisterà solo le Q1 che sono più economiche mentre chi combatte e vuole più energia guarderà anche alle altre.
La buona notizia del settore è che finalmente anche in Italia si sta sviluppando un mercato delle case Q1 con prezzi in linea con il resto del mondo malgrado non godiamo di bonus.

Le tabelle che seguono tengono conto del lavoro salariato per cui il Salario ha sostituito Imposte + Energia.

Per questo settore mostreremo solo questa tabella dato che è più che sufficiente per dedurre che in Italia produrre RAW Case vuol dire ancora perdere soldi. Un esempio per tutti: le Q5 perderebbero 3 centesimi per ogni RAW prodotto.



Poiché è possibile costruire solo una casa per volta, ci sono alcune modifiche nella tabella della produzione Merci finite: le colonne del Ricavo e del Profitto sono unitari; nella penultima colonna sono indicate le case da vendere e non i giorni; nell’ultima colonna si fa riferimento a 1.000 giorni/lavoro quindi, se si impiegano sempre 5 lavoratori, 200 giorni reali.

Nella produzione di Merci qualcosa si è mosso: è diventato conveniente produrre case Q2 e Q4. Tuttavia l’unica qualità che ha veramente mercato è la Q1 che ha registrato un peggioramento dovuto da un aumento del salario (da 45,5 a 55) non corrisposto da un pari incremento del prezzo (da 385 a 401,90).

A conferma di quanto detto, ecco i prezzi a cui bisognerebbe vendere le Case.