[Pirati & Briganti] Cartolina dalla Guayana

Day 2,533, 19:55 Published in Italy Croatia by Claudio Ferrante
Questo è il mio primo articolo in assoluto. Non che dopo un paio d'anni di E-Republik ne sentissi l'esigenza, ma quella ca..o di missione in home page cominciava a darmi i nervi. Avrei potuto mettere 4 foto di strappone varie per ottenere 25 commenti facili facili, ma ho preferito sforzarmi e produrre un racconto che seguisse un minimo il GdR, coinvolgendo a loro insaputa i miei attuali compagni di viaggio. Spero vi piaccia

Manca poco.
La Nave ci sta portando verso il campo di battaglia. Il vascello del capitano Rocco Il Duca, la Santa Lucia, ci protegge con il suo corpo di metallo, il suo groviglio di cavi, la sua anima alimentata dal motore a dark matter. Vola silenziosa verso una battaglia epica, in cui le due grandi superpotenze dell’emondo si affrontano.
Il Cile e la Serbia in Guayana si fronteggiano in uno scontro che vale molto più del territorio su cui viene combattuto, vale una guerra. Vale la supremazia tra due nazioni, tra le loro rispettive alleanze.
Sono carico, nel morale, nell’equipaggiamento. Al massimo la mia barra di energia, pronte le mie barrette, ben lucidate e numerose le mie armi.
La tensione non lascia scampo a nessuno. Tutti i miei compagni sono impazienti e al tempo stesso intimoriti all’idea di prendere parte a quella che ha tutta l’aria di essere una giornata storica. Traspare, attraverso la maschera che abbiamo indossato per l’occasione, qualche piccolo particolare che tradisce la tranquillità apparente delle nostre ruotines. Di fianco a me Ermes Massignani cerca di focalizzare la sua attenzione agli ultimi ritocchi, ma la sua tensione si manifesta facendo ballare la gamba destra come se stesse suonando la batteria in un gruppo punk. Alevenox sta finendo di rimontare la sua arma, ma il movimento delle sue mani, solitamente preciso e veloce, oggi sembra quasi impacciato e poco fluido. KenzoDharma non parla, ha lo sguardo fisso a un punto che va oltre le pareti della nave, a un’immagine che noi non possiamo vedere. Ha altri pensieri che lo occupano, ma darà come sempre tutto al momento di combattere.
Atlius il Drago Dormiente cammina tra noi novellini della Prima Divisione dandoci le ultime raccomandazioni. Alevenox annuisce con la testa alle parole del veterano. Non so se parlarci e camminare tra noi sia il suo modo di scaricare la tensione, ma il fatto che sia il solo del gruppo in seconda divisione probabilmente lo fa sentire un po’ come il fratello maggiore del gruppo.
All’improvviso la voce del capitano irrompe dagli altoparlanti:
“Ci siamo ragazzi, pronti a sbarcare! Fatevi onore, non risparmiate energia o munizioni. Viva Pirati e Briganti!”
La nave pirata si ferma e si apre il portellone; tutti e cinque scattiamo prendendo posizione sul campo di battaglia. La scena è apocalittica. Ci sono torme di combattenti di ogni nazione dell’emondo che si affrontano. Atlius si sposta verso la Seconda Divisione per quella che sarà probabilmente una delle sue ultime battaglie; ha deciso, data la sua veneranda età, di ritirarsi dal ruolo attivo di combattente.
Io mi reco nella zona di manovra della Prima Divisione insieme ai miei compagni e rimango senza parole. La battaglia è di una ferocia che mai avevo visto prima. Milioni di Danni vengono lanciati contro il nemico e altrettanto il nemico scaglia contro di noi. Combattenti che producono punteggi da Quarta Divisione, un numero di soldati che riempiono il campo di battaglia all’inverosimile. Siamo in vantaggio, ma la situazione rimane in bilico e non si può certo regalare nulla all’avversario.
Sparo quindi, svuotando il caricatore, consumando energia fino all’ultima stilla. Alla mia destra Ermes fa altrettanto. Ho idea che anche questa settimana mi starà davanti nella classifica della MU per danni. Per kills non ho rivali, ma la mia forza è molto inferiore alla sua. Ho perso di vista Ale e Kenzo; in questo inferno è difficile finanche non perdere se stessi, figurarsi gli altri….
La battaglia si protrae, violenta e con anche un piccolo colpo di scena. Plato deve averci messo lo zampino; recuperiamo una battaglia che sembrava persa e ci portiamo a casa anche la campagna. Aurora esulta, i Serbi gridano al trucco. Rimane il risultato finale. Il Cile e la sua coalizione hanno vinto, almeno per questa volta. Lo sforzo bellico è stato notevole e anche noi, nel nostro piccolo abbiamo contribuito al risultato.
Torniamo alla Santa Lucia, che risplende nel sole che illumina la Guyana. La bandiera nera garrisce nel vento, orgoglio del nostro gruppo e terrore dei nostri avversari.
Il capitano ci accoglie a bordo; anche lui porta addosso i segni della battaglia appena conclusasi. Ci guarda, o meglio, ci squadra. Dopo qualche attimo di silenzio parla.
“Il vostro contributo rende onore alla nostra MU, sono fiero di voi. Sarete ricompensati con armi, cibo e una tripla razione di rhum. Ci saranno altre battaglie come questa, gli equilibri della nostra epoca stanno cambiando”
Gli rivolgiamo il saluto militare e rompiamo le righe, le nostre brande ci aspettano, le nostre membra le agognano. Il riposo è il giusto compenso per chi ha dato tutto quello che poteva.
La nave riparte: un’altra destinazione, altra gloria ad attenderci domani, ovunque il Capitano ci condurrà.