Introduzione alla politica eItaliana

Day 3,131, 14:40 Published in Italy Italy by Feliks Edmundovic

Mi resta da fare la missione dei 25 commenti: provo a rendermi utile spiegando ai nabbi come funziona la nostra politica.

Al momento le aree politiche sono in sostanza tre.


Fdei - i nostri grillini

Fratelli d'eItalia è il primo partito eitaliano. E' anche il più isolato e vituperato: in questi giorni è balzato agli onori delle cronache per l'esortazione pubblica di Innocenti, suo storico rivale, a farne preda di takeover. Si trattava in sostanza di andare in gruppo a conquistare la presidenza del partito, una specie di pogrom con lo scopo di cacciare Fdei dall'agone politico.

La proposta di Fdei si può riassumere in una politica piuttosto isolazionista: sovvenzioni economiche ai nuovi iscritti, guerra a testa bassa contro gli occupanti serbi e sloveni e rifiuto del famigerato "extragame", cioè quella serie di norme e organizzazioni che gli eitaliani hanno costruito nel tempo a prescindere dal nudo meccanismo del gioco.
Una proposta che vuole parlare ai giocatori nuovi ma che fa poca presa su tutti gli altri: Fdei è accusata di essere un pò una setta e di non avere ben chiaro come si gestisca un paese, opinione suggerita anche dai risultati non proprio brillanti dei loro governi.

I membri più in vista di Fdei sono Dibex, Reghium, Delussac, più recenti ma assidui sono il Mario7 e Nicola M


Rei - la classe media militante

Rinascita eItaliana è il partito attorno al quale si raduna il secondo schieramento: esso fornisce il nerbo della crociata anti-Fdei.
Composto perlopiù da giocatori di media anzianità di gioco, ReI rappresenta chi pensa che il gioco andrebbe vitalizzato con attività ricreative e un buon governo, efficiente e giudizioso. Tipo gli hobbit della Contea.
Un ideale di partecipazione e buoni sentimenti che non può che cozzare con la chiusura ostile di Fdei: agli occhi di ReI, i loro acerrimi nemici sono l'incarnazione dell'antidemocraticità e perciò della corruzione morale, che per di più degenera nella corruzione delle giovani menti attraverso la politica di Fdei di sovvenzionare materialmente i propri nuovi adepti.
Ne esce così la crociata infinita condotta da Rinascita contro la Fratellanza, che pur catalizzando il discorso pubblico della community su questa diatriba finisce anche per creare un certo malumore nel fronte anti-Fdei.

I giocatori più noti di Rei sono Innocenti, Ruthergnol e corol, noti crociati sono anche Andrea1908 e BlackStormChR


I Vegliardi

Il terzo gruppo è il più fluido e il più annoiato di tutti. Si raccoglie genericamente attorno ai due partiti storici, AetG e PCE, ma più che un vero schieramento è forse un sentimento abbastanza trasversale che interessa sopratutto quei giocatori che hanno ricoperto le cariche più alte nelle burocrazie e negli eserciti del nostro piccolo ePaese.
E' un sentimento di sicura avversione per la proposta di Fdei, concentrata sul motivare materialmente i nabbi, ma anche di poca simpatia per le crociate di ReI, probabilmente perché sotto sotto anche la proposta di ReI è molto centrata sulla politica interna e, lotterie a parte, dà poche prospettive di divertimento per i vecchi players, che si sentono di solito più coinvolti da guerre e alleanze piuttosto che da conti e sovvenzioni. In effetti, ciò che accomuna davvero questo terzo schieramento è la profonda noia.

Suppergiù si può dire che i membri più in vista di questa tendenza siano Antimo Vero e mappina, a giudicare dagli ultimi articoli



Due riflessioni a margine

Sono fortemente per la terza tendenza e non ho intenzione di occuparmi nuovamente di politica in erep, volevo però dirvi questa cosa prima di riprendere il mio due-click.
Per quella che è la mia esperienza i grandi cambiamenti non vengono dal vincere o perdere qualche elezione: il potere formale è una variabile dipendente, un fattore piuttosto secondario. Ciò che conta davvero è il blocco sociale, la quantità di persone che ragiona in un certo modo e va in una certa direzione.

Bazzico questo gioco da molti anni e di polemiche ne ho viste tante: è qualcosa che sposta poco gli equilibri e alla fine di solito si scopre di aver sprecato un sacco di tempo per poco o niente.
Ciò su cui vorrei attirare la vostra attenzione è invece lo stato delle organizzazioni, pubbliche e private. Mentre discutete della moralità e dei fakes, la Farnesina è pressoché inesistente: al di là delle relazioni diplomatiche, questo vuol dire che il numero di persone che si occupa di esteri sta calando, e questo per un paese invaso è un problema.
Mi sembra di capire che gli strikes coordinati vadano pressoché deserti: è sicuramente un buon argomento per scannarsi sulla santità o doppiezza delle MU, ma siamo sicuri che non sia in calo il numero di ufficiali addetti a organizzare e motivare la massa sonnolenta dei soldati?
Vedo un dibattito politico centrato sui nabbi e parallelamente lampi di nabbanza che neanche elias secchi ai tempi d'oro. Il sistema di accoglienza funziona ancora?

Vi lascio con queste domande, che sono un pò quelle che mi farei se volessi occuparmi di politica per la prima volta in questa gabbia di matti.

Il consiglio per i nabbi comunque è sempre uno:

Fuggite, sciocchi!