I problemi dell'eItalia

Day 2,617, 01:54 Published in Italy Greece by InnoDC

Come promesso, spiegherò nel dettaglio tutti i problemi di questa community, con una serie di articoli dedicati ognuno ad uno specifico argomento. Segue la trattazione della prima delle tematiche, ma prima vi lascio un indice di quelli che io ritengo siano "i titoli" più idonei a descrivere i nostri problemi. Alla fine di questa serie di articoli, il lettore dovrebbe avere a disposizione tutti quegli strumenti che sono necessari per comprendere perchè:
a) L'eItalia si trova nell'attuale situazione;
b) E' dannatamente difficile migliorare questa situazione;
c) Anzi le cose sono peggiorate negli anni e io credo continueranno a peggiorare di questo passo.
Nonostante queste premesse che magari potrebbero farmi propendere per un linguaggio semplice, comprensibile a tutti, non ho voglia di stare a farmi tante pippe mentali, quindi come sempre scriverò di getto (così i soliti noti potranno riprendere a dire che mi sono contraddetto almeno 4 volte in 20 righe asd); se poi ci sono dubbi, da parte sopratutto dei nuovi, sono disponibile a rispondere in modo esaustivo nei commenti o tramite PM.

Indice
1. Il difficile rapporto Nabbi-Anziani
2. L'accoglienza dei nuovi
3. Le debolezze della pretesa democrazia
4. Burocrazia: Vittima o Carnefice?
5. Rapporti Politica-Unità Militari
6. Babyboom
7. Il Flame
8. La Frammentazione politica e militare

(Mi riservo la possibilità di modificare l'indice in corso d'opera)

Questi non sono semplicemente i PROBLEMI che oggettivamente caratterizzano la nostra community, perchè ovviamente tutti questi argomenti sono strettamente collegati tra loro e potremmo immaginare che in realtà esista un solo grande problema eItalia, che fondamentalmente siamo TUTTI NOI. Questa divisione ha sicuramente la funzione di permettermi di articolare meglio il discorso; ma soprattutto ho voluto scegliere come titoli questioni di cui mi sono già diffusamente interessato in passato e delle quali sento quindi di poter parlare ANCHE per esperienza.

Procediamo.


Il difficile rapporto Nabbi-Anziani

Ho deciso di partire da questo argomento perchè lo ritengo la base per capire i motivi per cui determinate cose funzionano in un certo modo, in questa community; ma anche perchè è un problema che affrontiamo quotidianamente, come può benissimo testimoniare questo articolo.
Ed è un problema fisiologico, ovvero naturale ed ineliminabile. Ci sarà sempre un contrasto tra chi si iscrive e chi invece gioca già da qualche tempo. Quindi la questione che dobbiamo piuttosto porci è come attenuare questo conflitto.
Ora il problema può essere ricondotto a difficoltà di comunicazione, difficoltà da parte dei nuovi di comprendere le meccaniche del gioco e il perchè di certi fatti, in particolare:
a) Perchè l'eItalia è occupata;
b) Perchè ci sono divisioni insanabili tra gruppi;
c) Perchè esistono certe regole ecc.
Oggettivamente il gioco di per sé non è complicato, si struttura in qualche click, qualche missione e finisce lì. Ovviamente ad essere complicato è piuttosto l'extragame e il tessuto sociale che costituisce la nostra community. Noi dovremmo cercare di rendere il più facile possibile questo approccio al gioco da parte dei nuovi; ed invece facciamo di tutto per complicarlo, incrementando il tasso di abbandoni (questo problema sarà trattato nel secondo articolo).
Da cosa dipendono invece le difficoltà di comunicazione tra nuovi e vecchi? Da una determinata predisposizione psicologica che si ritrova in tutti gli ambienti sociali, ovviamente con sfumature variegate. E' il problema del rapporto tra il novellino, il nuovo arrivato, se vogliamo anche l'immigrato, e coloro che già si trovavano in una certa comunità, gruppo, collettività prima del suo arrivo. E' un problema culturale.
Chi gioca da un pò conosce mediamente la situazione eItaliana e capita che la consapevolezza di questa sua conoscenza lo spinga a porsi su un diverso piano rispetto al suo interlocutore, il nabbo. Ovviamente ogni persona è diversa, c'è chi lo fa pesare e chi no, chi si trattiene e chi da libero sfoga al suo ego, può essere anche una cosa che varia da giornata a giornata, magari un giorno qualcuno è di cattivo umore e se la prende con un nabbo. E' successo spesso, anzi in passato era molto più frequente rispetto ad ora perchè il rapporto con i nuovi si è molto modificato negli ultimi anni.
Alla fine di questo discorso, non intendo assolutamente giustificare chi se la prende con i nabbi, ma solamente invitare chi gioca da tempo a controllarsi e chi si iscrive a capire che comunque se si riceve delle critiche non è perchè esiste una "Kasta corrotta" che vuole il potere, ma semplicemente perchè probabilmente, non essendo a conoscenza delle dinamiche del gioco in senso lato, si sono commessi degli errori e occorre l'umiltà di riconoscerli.
Ed ecco quindi che veniamo al lato del nabbo, perchè fondamentalmente possiamo ragionare quanto vogliamo sui vecchi, ma poi sono i nabbi che devono decidere di restare; ed è fondamentale far capire loro che vale la pena di restare, cercando, nel momento in cui ci sono dei contrasti, non la via dello scontro, ma la via delle spiegazioni: spiegare al nabbo perchè le cose vanno in un certo modo, perchè non possono andare diversamente, perchè una certa cosa è giusto che si palesi in un certo modo ecc.
Capisco benissimo che queste sono tutte questioni che possono essere al centro del dibattito politico, che possano esserci opinioni diverse o che possa essere conveniente politicamente parlando sostenere le posizioni dei nabbi, anche se non le migliori, per guadagnare voti; ma, se ci si pone nell'ottica di migliorare le cose, non si può prescindere dal riconoscere che su certe questioni di base non sono possibili visioni alternative e dovrebbe esserci da parte di tutti la responsabilità di dire al nabbo le cose esattamente come stanno. Chi inganna i nabbi fa un danno al paese, punto.
Ovviamente è importante che anche i nabbi facciano la loro parte: ho aiutato diverse persone a crescere quindi so perfettamente che la prima condizione necessaria affinchè un nuovo iscritto continui a giocare è che costui sia interessato al gioco, sia presente, abbia voglia di capire, di formarsi un opinione. Ovviamente nulla impone che tutti i giocatori siano superattivi: tra questi pochi e chi deleta ci sono tante posizioni intermedie, tutte perfettamente legittime. Si possono predisporre tutti i sistemi, gli aiuti, le guide che si vuole, non si arriverà mai ad avere su 100 nabbi, 100 che continuano a giocare. Già io sarei soddisfatto se fossero 50; ma questo sarà argomento di altri articoli.
Dicevo è importante che i nabbi si informino, cerchino di dare il loro contributo, ma senza fretta: molto spesso capita che alcuni nabbi si brucino letteralmente facendo proposte e osservazioni continue nelle prime settimane di vita, quando ancora non sanno nulla del gioco; rimangono delusi e deletano. Sbagliamo noi sicuramente ad attaccarli solo perchè dicono nabbate; ma sbagliano sopratutto loro, anche se ovviamente è un errore inconsapevole. Un nabbo deve soprattutto avere pazienza.
Deve aspettare che venga il suo turno, non può pretendere tutto e subito. Se una persona lo capisce, allora la strada per lui su erepublik dovrebbe essere in discesa.
Dico dovrebbe perchè se un nabbo è paziente, capace e quindi non si brucia, non necessariamente purtroppo questo nabbo farà nei mesi seguenti alla sua iscrizione una progressiva carriera. La colpa di ciò è degli anziani, del funzionamento dei partiti e del modo in cui selezionano i loro candidati.
Questo argomento è vasto e in questo articolo ne tratto solamente una parte (rimandando la parte sui partiti ad un successivo articolo), quella relativa al ricambio generazionale nei governi.
Si tratta di un tema che io ho già trattato in passato, perchè ho avuto le mie esperienza da nabbo, prima, e mi sono scontrato, più tardi, con una certa parte politica che, diversamente da me, ritiene che il ricambio generazionale debba essere molto più lento e controllato.
Il nodo cruciale è il seguente: da una parte ci sono i nabbi, i quali non avendo minima idea di cosa significhi stare al governo, non vedono l'ora di entrarvi; dall'altra parte ci siamo noi veterani che invece ci siamo già stati, magari ci vogliamo tornare, ma in generale abbiamo interesse che lo Stato sia correttamente gestito, sulla base delle nostre idee su ciò che è corretto, giusto e opportuno. E' evidente il conflitto di interessi perchè, nonostante i miei tentativi passati di promuovere l'opportunità di squadre lunghe, il numero di poltrone rimane limitato.
Ora il conflitto di interessi è risolto dai candidati CP e il modo in cui questi candidati lo risolvono è uno dei fattori che sicuramente influenza il voto.
Detto questo, ciò che mi preme rilevare è: in che misura il ricambio generazionale è giusto, senza entrare nel merito delle scelte dei candidati?
Devo ammettere che le posizioni si sono molto ammorbidite rispetto a quando io ero nabbo, però permane una parte politica che ritiene che per stare al governo si debba avere esperienza. Implicitamente un nabbo non può stare al governo. Forse, diranno questi, ti daremo una possibilità da vice dopo che ti sarai fatto qualche mese da Stagista; ma prima di diventare ministro passerà MOLTO tempo (potremmo discutere a lungo di casi storici, in particolare del ruolo del MoFA nei governi passati).
Ora il perchè io sia profondamente avverso a queste posizioni è semplice, ma prima di spiegarlo lasciatemi usare un similitudine:
E' un pò come quando un giovane va a cercare lavoro e tutti gli chiedono precedenti esperienze; ma se nessuno da una possibilità al giovane, questi come fa esperienza?
Bisognare dare un opportunità a quei giovani che si sono dimostrati capaci, non si può relegarli a ruoli di basso profilo in eterno perchè si ha paura che essi possano commettere errori. Sbagliando si impara; ma sopratutto siamo in un gioco ed è assurdo vedere tanta contrarietà al dare un'occasione a nuove persone. Non dico di dare un occasione a tutti, ovviamente il nabbo se la deve meritare; ma quando sai di aver di fronte una persona in gamba, anche se di un altro partito, tu devi credere in lui.
Anche perchè, se i Ministri sono sempre gli stessi, come puoi giudicare il loro operato? Puoi davvero dire che un certo Ministro ha svolto un buono o un pessimo lavoro senza avere una pietra di paragone?
L'alternanza è fondamentale quindi non soltanto perchè giusta, perchè tutti devono avere un opportunità; ma anche perchè rende il sistema, il governo, più efficiente!
Naturalmente, è importante che anche i giovani sappiano aspettare il loro momento, che capiscano che prima di essere Ministro, devono fare una necessaria gavetta; ma questa non deve essere eterna.
Questa questione non è rilevante solo per le elezioni presidenziali: è un problema della community perchè il buon governo e la presenza di Ministri capaci influenza i risultati della nostra Nazione. E' necessario formare nuovi Ministri perchè quelli vecchi non sono eterni, non posso governare per sempre.
Quindi si può chiedere che il ricambio sia mitigato, controllato; ma non ci si può opporre ad esso, non ci si può comportare da "poltronari". Bisogna sapere dare spazio a tutti!
Anche perchè, lo dico a voi nuovi, generalmente a stare al governo ci guadagni solo in insulti quindi meglio starne fuori, opinione personale 😛

Questo primo articolo, in qualche modo introduttivo, è puramente descritto: non ci sono risposte pratiche al problema, è soltanto una questione psicologica. Però è comunque importante parlarne, in vista dei prossimi articoli 🙂

Innocenti