Facendo due conti...e tre marchesi
Gnobile
Buongiorno a tutti, rispolverando quel poco di lessico italiano che ho ormai dimenticato (chissà dove !), torno a scrivere un articolo in cui riverso alcune delle mie perplessità.
Siccome ho considerato l'idea di produrre delle case, giusto per vedere come funziona, mi sono da subito imbattuto in una decisione importante: le materie prime sarà oppurtuno produrle o comprarle?
Fotografando quella che è la situazione attuale del mercato, per produrre le materie prime necessarie occorre impiegare un lavoratore e, per farlo, occorre offrire ai futuri eventuali operatori, uno stipendio di circa 37 ITL.
Ogni giorno, il lavoratore, produrrebbe 150 unità di materia prima, insufficenti per aumentare la percentuale della produzione di una casa, la quale, per essere aumentata necessita a propria volta di un lavoratore.
Il mercato offre la possibilità di aquistare le materie prime, per la costruzione di case, a 0.12 ITL/unità, ciò significa che le 240 unità giornaliere mi verrebbero a costare circa 29 ITL, e che, al tempo stesso, non dovrei impiegare il dipendente assunto, se non per produrre una casa (una volta ogni 5 giorni circa).
La mia domanda quindi è: secondo voi, il sistema attuale, non svantaggia troppo il lavoro dipendente?
Se così fosse, per ragioni di interessi, la popolazione tenderebbe ad avere più produttori che lavoratori dipendenti, ma a quel punto non si andrebbe incontro ad una saturazione del mercato?
Ci sono forse delle logiche interne al game che non comprendo?
La mia non vuole essere ne un'analisi approfondita, ne una critica al sistema corrente, ma semplicemente una riflessione personale.
Comments
Come fai ad avere più produttori se chi produce raw casa deve per forza avere un dipendente?
Pollo e sottopollo.
il problema è la speculazione.
da quando hanno abolito le diverse monete nazionali è molto semplice comprare su un mercato e rivendere su di un altro.
in altri paesi il prezzo delle merci può essere + basso a causa di bonus e tassazione , quindi chi specula è in grado di guadagnare cmq anche vendendo a quello che apparentemente è un prezzo fuori mercato
In realtà non è del tutto vero perché ci sono dei costi fissi di produzione e di mercato e quindi puoi vendere al ribasso fino ad un certo punto poi vai in perdita. Inoltre la cosa ora è ancora più complessa perché dipende anche da cosa puoi produrre e da come hai diversificato la produzione. In più da come giochi nel mercato dell'oro. Quindi ci sono talmente tanti parametri da valutare che si dovrebbe parlare caso per caso perché non tutti hanno le stesse possibilità.
quali costi fissi , sto parlando di speculazione , nn di produzione.
se compro un arma Q7 sul mercato polacco a 5.4 e poi la rivendo su quello italiano posso ribassarla di molto visto che la tassazione è bassa e continuare a guadagnarci mettendo fuori gioco chi produce in italia e nn può scendere a quei prezzi senza andare in perdita.
cosa centri poi la diversificazione e il MM proprio nn lo capisco.
da quando hanno abolito le varie monete e introdotto l'auto produzione è poco conveniente produrre x rivendere , la speculazione porta il prezzo delle merci ad essere globale e i paesi con pochi bonus o addirittura senza sono fortemente svantaggiati.
Continuare a produrre in tali paesi porta nel migliore dei casi a guadagni risicati , spesso pure alla perdita