Addio Fratelli d'eItalia!

Day 1,996, 10:27 Published in Italy Italy by Francesco Cavour

Quando sono entrato in Fratelli d’eItalia l’ho fatto perché mi sembrava la scelta migliore. Avevo trovato nei suoi ideali di giustizia e di libertà una condivisione fondamentale per la mia visione politica.

Pensavo che sarebbe stato il partito migliore per ottenere l’appoggio e il sostegno dei quali, appena arrivato, avevo bisogno. Ma mi sbagliavo...

E’ vero, devo essere grato a questo partito, perché mi ha aiutato nel momento di bisogno e mi ha appoggiato anche se ero un giovane inesperto. Ed infatti sono divenuto congressista nel primo mese di eVita: e tengo a precisare che è un evento veramente molto raro.

Ma proprio quando sono diventato congressista sono iniziati i primi problemi...

La gioia dei primi momenti si è trasformata in ansia e dolore: da congressista dovevo fare tutto ciò che mi veniva imposto dall’alto. Dovevo spesso andare contro quelle che erano le mie idee, per le quali combattevo ogni giorno, e che da quel momento dovevo purtroppo smentire. Tutti sanno che è molto più semplice mentire agli altri piuttosto che a sé stessi. Ho dovuto spesso ingurgitare questa medicina amara...

Dentro di me infatti nascevano sentimenti repressi di tristezza e dolore a cui ho tentato di non dare ascolto... ma è stato tutto inutile!

Ero costretto a seguire quella che era chiamata “la linea del partito” anche se mi ci trovavo in conflitto... ma mano a mano, anche se cercavo di nasconderlo a me stesso, iniziai a vedere questa fantomatica linea di partito come “la linea politica scelta da uno solo”. Era uno solo infatti, il nostro “boss”, a scegliere cosa tutti quanti dovessero fare così da trovare una sorta di “coesione”... e ho resistito per un po': ma tutto ha un limite!

Eh già... si parlava tanto di “trovare una coesione” ma... c’è differenza tra la coesione democratica fatta di liberi scambi di parole tra persone diverse che io mi aspettavo e un altro tipo di coesione, autarchica, dove il capo afferma e gli altri eseguono in silenzio e senza fiatare...



“FRATELLI d'EITALIA, partito fondato da Mr Beaver il 16 gennaio 2013 su ideali di giustizia, democrazia e di libertà per il popolo tutto.”

Lentamente dentro di me capivo che questa frase fatta di presentazione, e di facciata, del partito veniva smentita da tutti questi eventi. Dov’è la libertà di dire la propria opinione se tanto poi questa non viene ascoltata? Dove sono questa giustizia e questa democrazia tanto agognate? Semplice, in Fratelli d’eItalia non esistono!

Perché un partito veramente democratico è un partito dove ognuno è libero di dire ciò che pensa... e, ripeto, in Fratelli d’eItalia questo non è praticamente possibile!

Dicono di perseguire il bene dell’eItalia... ma mi viene il dubbio che lì si segua soltanto il loro bene. Certo, questo non vale per tutti i membri del partito: alcuni si sono dimostrati onesti, liberi e affidabili. Ma altri erano esattamente agli antipodi!

Credo proprio che, dopo la mia dipartita, qualcuno griderà al raggiro... qualcun altro mi accuserà d’essere un ingrato, un turpe, uno scorretto, un ipocrita...

E mi sento costretto preventivamente a rispondere che non sono nulla di tutto ciò: seguo solo la strada che mi sembra più conforme a quelli che considero i miei ideali portanti: libertà, giustizia e pari dignità.

Anzi, ci terrei a precisarlo, probabilmente non sono stato neanche tanto scaltro...
Difatti, se fossi rimasto nel partito, senza fiatare, probabilmente avrei continuato ad essere un congressista anche nei prossimi mesi e la mia carriera politica sarebbe stata nettamente facilitata e velocizzata, ma scaldare poltrone non è mai stato il mio obiettivo! E non lo sarà mai...

Concludo dicendo che con questo articolo chiudo ufficialmente solo un capitolo politico triste della mia eVita: spero comunque di poter mantenere vivi rapporti di cordiale amicizia e coesione con alcuni membri di Fratelli d’eItalia che si sono realmente dimostrati dei veri Fratelli con me.

Grazie.