[WoT] «Verso quale futuro?» - Wolf127 e il concetto di κόσμος

Day 2,651, 01:19 Published in Italy United Kingdom by Vajura
Screen emblematico:



Il titolo si riferisce, inoltre, all’analisi sull’ultimo anno di eItaly dello scrittore Atlius, tripartita in As scandinavo/Mora/Nap serbo, che trovate a questo link.


Indice



1. Prefazione
2. Due storie che si avvicinano
3. Lungo come la scia di una cometa
4. Il ruolo di Wolf127 e l’insegnamento degli antichi





1. Prefazione

Double Fail Fap Ahoy a tutti ?o?

Si dice che eRepublik è un gioco che ti prende. Un po’ troppo però, eh!

Pur non essendo mai eMorto (non sapete quanto mi date fastidio quando mi chiedete quando sono eRisorto =|), è da molto che cerco di programmare il mio eRitorno su eRep. Finalmente, quando le idee si accumulano troppo e trovo finalmente alcuni progetti che mi piacerebbe tornare a seguire (fra cui poter unire utile e dilettevole e fare di qualche lavoro da Ambasciatore l’occasione per esercitare un po’ inglese e francese scritto), mi decido a tornare e mi leggo tanti articoli in pochi giorni, entro un paio di volte in chat.
E sento già la mia “anima” che viene attratta a mo’ di magnete da una serie di impegni T_T


«Vajura, vecchione! Perché non ti occupi di questo?»

«Hey! Visto che ci sei, potresti occuparti di X Y V F G H e Z. Ma solo se ti va!»
«Ohi ohi, non sai che caz** sta succedendo in #canaleamuzzo, c’è flame, presto presto!»

Ecc.

Ho veramente paura di quello che potrà accadere per tornare a seguire le cose attivamente xD. L’intenzione c’è, ma ho dovuto tenermi a debita distanza. Se il governo non crolla, credo che me ne starò tranquillo tranquillo in disparte in un angolino a fare i miei articoletti ed eLavori. Questa prefazione è per tutti quelli che mi chiedono per PM che fine ho fatto, dunque.


Ah, Contenitore/Cloud
.

Non è che, se scrivi un PM a una persona, e quella non ti risponde, mandarne altri in serie con scritto “VAJURA” – “AOOOOOOOOOOOOOOOOOOO” – “CAZ**””- “'NDO STAI” contribuisce a migliorare la comunicazione o.o Ora torniamo seri ed iniziamo ad affrontare qualche argomento.


2. Due storie che si avvicinano

La notizia delle ultime 24 ore è il ritorno di Elite a MU statale. Molto è stato detto in luoghi di dibattito eterogenei (Congresso, Chat Governative, Meetings fra MU, commenti) e molto ancora si dirà; al momento, per chi non ha potuto seguire direttamente la vicenda come alcuni membri delle MU interessate, rimane soltanto un articolo scritto dal Presidente in persona ed è giusto che tante domande, tecniche o meno, sorgano sulla natura di tale accordo.
Personalmente, ho avuto la fortuna d’essere stato incluso nel PM multiplo di questa grande iniziativa ed ho potuto unirmi alla riunione decisiva, fatta in chat, che ha visto i rappresentanti più vecchi di Elite ed una delegazione di EI discutere dell’organizzazione e dei motivi che avrebbero potuto rendere possibile una nuova era di collaborazione e pace fra le due MU.


L’Elite Medio




A mio modesto parere, questa è sicuramente una delle manovre più importanti e decisive della storia dell’eItalia: ma chi può comprenderla? Chi può gustare l’importanza di questo gesto? Solo chi, per l’appunto, la storia la conosce.

È innegabile che la maggior parte delle nostre vite le vivremo nell’ignoranza; questa è una condizione esistenziale dell’essere umano, tanto che molti filosofi hanno provato a definire conoscenza e ragione solo in base al rapporto fra l’ignoranza e quella piccola quantità di “noto” che da essa sorge. Dobbiamo mantenere, è pur vero, una docta ignorantia, diceva Niccolò Cusano, perché la presunzione di una conoscenza totale corrisponderebbe all’ignoranza più grande in quanto errore e non in quanto condizione data: ci sono due grandi cerchi che si sovrappongono ed è nella loro zona d’intersezione, in quello spazio comune che può essere più grande o più piccolo ma mai occupante tutte e due le realtà, che noi viviamo, sogniamo e progettiamo ciò che vogliamo e possiamo. Ma la storia, e in questo caso anche la storia di eRepublik, va studiata: studiata dalle interviste, da cronache provenienti da tempi lontani come quelle del vCP Felipe (Felipao) e del grande Delexo e dai dialoghi con coloro che ci hanno preceduto e hanno portato avanti la baracca per anni e anni prima di noi.

Ai tempi di Elite ed EI uno contro l’altro



La eStoria è forse tutto quello che ci resta del passato e ci resterà (a maggior ragione nella realtà virtuale, dove i residui possono cancellarsi più facilmente e la memoria è commensurata all’impegno di chi la salvaguarda): ed è la nazione che dimentica il suo percorso quella che tende a sfaldarsi più velocemente; a basarsi su una potenza “aeriforme” si può creare un regno, fatto di conquiste e di re, ma non un Imperium, concetto basato su convivenze di comunità e gruppi diversi sotto un potere che è più un’idea che un mero dispiegarsi di forze violente ed evanescenti.


È così che questo evento mi fa pensare a parte della mia eVita. Ad una grossa fetta, in realtà. Una eVita a cui non voglio mettere termine, essendoci ancora molto da fare e vedendo le personalità eGiornalistiche della mia eGenerazione ancora vive e vegete (eScrittori del calibro di Atlius, Innocenti e Stedee, per fare i nomi a me più familiari e non tanto più eGiovani), ma che per la sua durata inevitabilmente si protende sempre di più verso il ricordo e la meditazione.

Il conflitto fra Privato e Pubblico ha caratterizzato la mia esistenza su questo gioco sin dalla mia iscrizione. Quando venni invitato da Fleija a provare eRepublik, condivisi con lui e con quella che poi diventò la mia “comitiva” nel lungo percorso di cambi e rivoluzioni eStoriche, un cammino di progressiva disillusione e riscrittura di sogni, orizzonti e speranze.

Nati all’interno di una MU privata che voleva molto, tutto e subito, ma con un’organizzazione impeccabile ed efficiente, grandi soldi e una voglia di rompere con le istituzioni statali e di creare, come egregiamente ha detto qualcuno a proposito della questione MORA di oggi, la “Comunità nella Comunità”, abbiamo molto lentamente affrontato gli stravolgimenti che ci hanno portato dal desiderio di distruggere e creare cose nuove a quello di preservare e custodire la bellezza nascosta e sepolta dagli eAntichi, che con le loro promesse immortalate nei giornali sembrano ancora oggi dirci “fate buon uso del nostro eLavoro”.


Il Cp da giovane al primo incontro con Nazisuke


La mia visione ePolitica ed i miei eValori sono usciti capovolti da tante esperienze. Ma più in particolare, è stata proprio la funzione di Elite che ha avuto su di me questo effetto. Trascinato dal carisma demoniaco ed oscuro di personaggi come Aliquem, Imperatore_Augusto e la grande strega Mappina, passai al lato oscuro della eForza quando l’eFede verso ciò che stavo facendo in Congresso iniziò a vacillare ed incrinarsi. E all’interno di quella MU scoprì un grande passato, dimenticato ma incredibilmente vivo nei cuori e nelle coscienze dei grandi Tanks eItaliani. Come soldatino appena entrato in Elite, mi diedi allo studio della eStoria: e per molti sigle come “Agosto 2011” possono oggi non simboleggiare nulla, mentre allora, cercando di ricostruire quegli eventi, mi appassionai a eRep come ad un gioco Thriller/Giallo.

Ma, cosa ancora più importante, quando realizzai che Elite era stata una MU Statale fino a poco prima, con un Commander ed un HQ pubblicamente riconosciuto; quando realizzai che grandi conflitti e tensioni avevano fatto crollare la tradizione storica, quella di sorella dell’Esercito Statale e luogo di riunione di vecchi strateghi ed impavidi guerrieri, iniziò a palpitare dentro di me un sogno: rivedere Elite di nuovo statale.


Unione di Elite ed Ei nel “Predalien”



3. Lungo come la scia di una cometa

Iniziai a capire che tipo di MU fosse Elite quando mi accorsi che tutte le persone che avevo accanto, nei reggimenti, avevano una storia ed un CV lungo quanto un grattacielo; ma un vero segnale dello spirito della MU lo ebbi un weekend piovoso di Novembre, alla fine del 2012.

Un CP era scomparso da giorni, l’eItalia era allo sbando; la situazione militare seguiva l’andazzo dei venti. Fu così che Citizen Cane aprì un PM e disse a noi soldati che avremmo fatto il cul* agli Sloveni; “noi chi?”, chiesi io. Ma la domanda fu inutile: su 50 persone di quel PM vidi eItaliani mai incrociati nei palazzi del Potere, residenti all’estero, ex generali dimenticati, e in men che non si dica tanti ubertank trovano quei 10mila itl per le RW senza nessuna meta che non fosse tornare a tuonare, dare uno scossone al nemico.
Quelle RW anarchiche e casuali rimasero nel mio cuore: fu la prima volta che buttai barrette su barrette fo**endomene altamente di una BH, per una causa più grande, cosa che ancora oggi molti “eGrandi” non hanno mai fatto (forse avranno mai il piacere di provare l’ebrezza della follia).
Sparando, gli Ei si aggiunsero subito: in un momento in cui le Divisioni non esistevano (se non ricordo male), soldati di nuova leva e pezzi grossi dell’EI risposero al richiamo. In canali sepolti dalle sabbie del tempo, vedevo coi miei occhi un rapporto fra EI ed Elite che non potevo capire allora: senza smancerie, senza fronzoli e piagnistei che la nostra generazione aveva portato nel gioco, ricordo milioni e milioni piazzati a mo’ di sfida fra Giulios123 e Cicca, Caleroide e Lupin, insieme ad altri grandi sfide accompagnate da frasi come “è tutto qui quello che sapete fare 🙂?” “ahaha, non hai ancora visto niente!”.


Appresi di tempi antichi, dove il leggendario comandante Colinar apriva RWs su RWs e guidava, con un carisma indiscusso e da tutti riconosciuto, una riconquista della penisola. Appresi di giorni in cui l’Eitalia era un eImpero e vidi negli occhi dei vecchi EI ed Elite una nostalgia, mista a gioia, nel loro confrontarsi a sangue freddo sul campo di battaglia, come fra guerrieri di una tempra d’acciaio che mai avevo incrociato prima d’allora.



Il sogno di far tornare elite statale è un progetto dalle radici profonde e vetuste e scrivo questo articolo per ricordarmi e ricordarci di questo lungo, lungo percorso, che ha visto grandi utopisti infrangersi contro scogli insormontabili.

Ricordo gli antichi CP Tomas Franceschin e Feliks Edmundovic che, in privato e da lato EI, cercano di strutturare un primo lavoro insieme al leggendario burocrate Elite Superpimpo; e ricordo i miei amici Dot_Hunty e Viandante, che instillavano questo sogno in tempi non sospetti, attirando su di sé irrisione e scherno. In piccolo, ricordo Aliquem che voleva provare qualcosa di parziale e di economico ma che, strenuamente, non retrocedette fin quando era eViva su questa possibilità, ed in grande ricordo uno degli Aetg più forti e rispettati, il CP Icona, che nel suo mandato fece il contratto fra Elite e Stato in cambio di una somma simbolica. Oivalf, che rilanciò il concetto di contratto con le MU, e… ricordo me stesso, che, come molti altri che ho citato, non ho alcun legame con la grande iniziativa di questo governo, fatto da Ministri di competenza elevata come Kimilla, Oivalf, Teo, Yap e Federico Fato, ma che provai a scrivere la mia versione della cosa tanto tempo fa.

Quando scrissi il mio progetto per il ritorno di Elite a MU statale, in quel gDoc ora ammuffito, aiutato da un Pimpo diffidente per i tempi immaturi e da Squatriota, mente della trattativa odierna, ero convinto d’aver fatto un gran lavoro. Ma Mappina, con la “severa dolcezza” di cui solo lei era capace, mi prese in disparte, dicendo che troppe cose erano successe, troppo divario e fratture s’erano create: accantonò le mie speranze con rispetto per il lavoro che avevo fatto, con stima per la mia voglia di fare, ma raccomandandomi di essere cauto, di saper aspettare.

E quando tutto è ormai lontano, sembra perduto e galleggia nel dolce mare delle speranze accantonate, a distanza di un anno wolf127 fa la sua comparsa.

Wolf versione “Cavaliere dell’Elite Teocratica"



4. Il ruolo di Wolf127 e l’insegnamento degli antichi


Chi era wolf127?

Cercando la sua identità su google, avevo riscontri di carriere e titoli. Ma chi era per me, per il giocatore Vajura, era tutt’altra cosa.
Dai primi giorni di gioco, lo vedevo in chat come un vecchio pirates, cinico e distaccato; gli facevo tenerezza, sin dai tempi della mia lotta per le privatizzazioni e anche dopo, quando divenni sostenitore dell’altra bandiera. Wolf127 era Il Pirates classico: girovagando per il mondo con le sue Q6 prima e le sue Q7 dopo, accumulava esperienza e tornava con le sue avventure, con le informazioni raccolte agli esteri non come quelle di noi eGiornalisti ma vissute fra le canne fumanti delle armi e le rivoluzioni degli animi.
Scalpitavo nelle nostre vecchie query, gli dicevo: «Wolf, dobbiamo agire, Wolf dobbiamo fare, dobbiamo salvare questo paese!»
E lui rideva di me. «Non fidarti, amico mio, di nessuno; Elite, Ei, Congresso o MU di qualsiasi fatta: la cosa migliore che puoi fare è scappare da questa giungla, coltivare il tuo piccolo orto di amicizie e divertirti finché puoi. Questo gioco sta per morire; la nostra eNazione ed il suo spirito, forse, lo sono già».

Questo era il Wolf127 che conoscevo. E oggi è il nostro Presidente. Che abbiamo votato, che lavora ogni giorno (bene o male lo decideremo col tempo) per la nostra nazione, attua piani e organizza Meetings per un ritorno impossibile, per una pace messianica che oggi sembra giunta. Cosa è successo? Che cosa ha fatto cambiare Wolf127?



Ma che cosa ha fatto cambiare soprattutto, cari amici, noi?
Noi della generazione giorno 1500. Noi che volevamo il forum nuovo, i players che non sparavano abbastanza fuori, le ORG in vendita ai più ricchi; noi che volevamo cancellare e ricostruire, che volevamo la luna senza accorgerci… che tutto quello che cercavamo era già sotto i nostri occhi.


È stato il tempo.

Qui, oggi, ci sentiamo tutti più uniti, ed allo stesso tempo forti solo della nostra sopravvivenza e della forza che queste istituzioni e queste numerose pagine di giornali ci hanno conferito; non siamo maturi solo per i giorni trascorsi insieme, ma per la realizzazione, compiutasi fra pericoli di natura complessa e diversa, che questo nostro piccolo e prezioso mondo è fragile e potrebbe scomparire da un momento all’altro.
Abbiamo passato la eGiovinezza a scrivere invettive taglienti contro i burocrati del Congresso, ed oggi è il Congresso e quei grigi tutori delle leggi che salvano le nostre case; abbiamo trascorso la stessa maturità a scannarci per decidere chi fosse il più forte, il più abile, e abbiamo basato tali valutazioni solo su parametri numerici e tangibili e… quando sono arrivati davvero i “Titani”, dall’estero o dai channels accanto, ci siamo rivisti negli occhi. Abbiamo visto il viso invecchiato del nostro avversario di sempre, il suo sguardo silente che capiva il nostro e noi che capivamo per una volta tutte le sue perplessità ed i suoi dubbi, perché erano le stesse che provavamo.

Kosmos vuol dire “ordine”. È il concetto che si è spesso applicato, in differenti sistemi filosofici, all’universo: tramite le nostre conoscenze, che sembravano portarci sempre più in là quand’anche non eravamo pronti, tutto ci è apparso caos, guerra, lotta e confusione.



Ma se c’è un momento in cui l’armonia delle eStelle, della eStoria e degli eAntichi sembra ritornare: ecco, questo giorno in parte lo rappresenta.

Wolf, il cinico wolf, il mercenario wolf, il dubbioso wolf; colui che stava ad osservare in disparte, col suo sigaro cubano fra le labbra, ha capito che solo ora tutte le nostre coscienze erano allineate come le stelle in particolari momenti dell’infinita serie della creazione: uscito dal suo disimpegno, dalla sua corazza, ha sigillato uno dei più importanti patti, ricucendo uno strappo che ha diviso tanti soldati ma sul quale molti altri sono eMorti sognando e sperando. È per loro che oggi dobbiamo farci più maturi ed è per i nostri eFigli che dobbiamo costruire un eMondo diverso.


In che paese vogliamo eVivere?

La differenza fra players e players è forse tutta qui.

✾ Ci sono players che vogliono cacciare e racimolare il più possibile; cavalcare la tigre e cingere il proprio capo di gloria. Poi, scomparire: sarà la successione di tanks su tanks a stabilire chi vale di più, dicono. Honor form strength. Players che sono convinti di creare “gruppi” ma ammassano unicamente una folla solitaria: perché quando spariscono loro, i loro eSoldi e gli armamenti nuovi di zecca e freschi di fabbrica, tutto si dissolve nel Nulla.

✾ E ci sono players come Wolf e non solo; come i nostri ministri e tutti gli eMorti che ho citato.
Players che hanno cercato di immaginare il loro contributo come un’unione di influence e politica, testa e cuore, responsabilità e cura verso ciò che gli eAntichi gli avevano lasciato e che gli ePosteri erediteranno.

Voglio vivere in un eMondo dove possono esserci persone in grado di capire l’importanza di un Patto. Che possano godere, come abbiamo fatto durante la riunione EI-Elite, di quel sano ca**eggio che si protrae fino alle 2 di notte a parlare di RL e di ricordi; players che vogliano fare carriera lentamente, che vogliano anteporre l’amore per la collettività a qualsiasi altra cosa.

È questo il futuro in cui voglio eVivere; per cosa sparavamo, dunque, quella piovosa sera di Novembre? Per cosa abbiamo versato le tasse e per cosa abbiamo sacrificato il nostro tempo per anni e anni?

Forse perché un Pirates tornasse a provare sentimenti eUmani.
Forse per unire di nuovo chi era separato.
Forse, perché ancora tante aurore brilleranno negli eCieli della community; e questo è solo l’inizio.