[Riflessioni] La fine dell'EDEN, l'alba del domani

Day 1,994, 10:28 Published in Italy United Kingdom by militarista
PREMESSA: Prima di leggere il mio articolo fareste bene da leggere l'ultima comunicazione di Eden (link).



Ormai conoscete il mio modo di scrivere, provate a vedere qualche significato oltre il racconto e godetevi la narrazione per quanto pesante essa sia.


- Lunedì 6 Maggio 2013 - Da qualche parte sulla costa Greca
Questi sono solo i ricordi di un vecchio, troppo stanco per reggersi in piedi senza un bastone e con la barba più bianca e candida delle rocce granitiche che ha visto, da giovane, in una campagna militare. Guarda stanco il mare. Con le dita della mano accarezza il legno del suo sostegno e quasi gioca con i suoi nodi, piccole resistenze che si incontrano sulla superficie liscia di quel materiale. La sua vita, gli sembra, è stata simile a tutto ciò: un'esistenza fluida, senza dilemmi, in cui le difficoltà hanno lasciato qualche segno ma senza mai riuscire a soggiogare la sua voglia di proseguire, la sua voglia di vivere il Domani.
Le sue membra ormai stentano a muoversi, il respiro si fa pesante.

Qualcuno gli ha detto, nel paese in cui ormai si reca di rado, che EDEN - la "Grande Fratellanza" - è morta e che il silenzio la fa da padrone nei suoi uffici. Con una punta di superbia quel giovane gli ha fatto presente come forse una fratellanza non sia mai stata e come tutte le sue battaglie siano state vane. Il vecchio ha sorriso, come chi la sa lunga sulla vita proprio ora che ne è quasi giunto al termine, e, battendo una pacca sulla spalla vigorosa, ha detto: << Forse hai ragione tu... Forse la tua giovane età ha la meglio sul mio lento sopravvivere. Ma noi abbiamo creduto veramente in tutto ciò! Ogni volta che ho mangiato la polvere di un campo sperduto chissà dove ed ogni volta che ho premuto un grilletto l'ho fatto perchè credevo e credevamo in dei valori! Che questi valori siano ormai morti e celati non lo posso nascondere... ma non diminuisce l'onore l'usura dello stendardo>>. Il giovane è scoppiato a ridere ed ha ripreso la sua strada, a nessuno interessano i pensieri noiosi di un vecchio soldato; la storia che ci viene proposta l'hanno scritta comodi da uno studiolo, senza aver mai vissuto e compreso le sue istanze.

Seduto in quella posizione guarda quel mare mai mite, quell'onda che tante volte ha solcato diretto a plasmare il proprio destino. Rivivendo la gioventù qualche lacrima riga il suo viso. EDEN è morta! Chi lo sa cosa direbbero ora i suoi padri fondatori. Probabilmente non si sarebbero riconosciuti in quell'oligarchia che ha cancellato la loro fratellanza.
Ma riconoscere le sue crepe non rende meno amara la memoria dell'opera d'arte tanto amata, ormai andata distrutta.


- / - Da qualche parte sulla costa Greca
Una statua di marmo si appoggia ancora al suo bastone, lo sguardo fissa quella riva crudele ma nessun alito di vita la riscalda.
Fissa nella sua compostezza, parla di trionfi e vittorie lontani. Salda nella sua posizione, fa pensare a valori senza tempo e ad ideali sopiti.

Un bambino, col passo incerto di chi non lascia impronte da molto nel sentiero della vita, risale l'erta che porta a quella scogliera. Qualla da cui si vede il mare e le navi che salpano. Barcolla un po' ma alla fine arriva in cima, col fiatone ma con la soddisfazione nel cuore.
Si avvicina a quel memoriale d'altri tempi e ingenuamente ne prende il bastone. La sua mano percepisce come nuova la consistenza di quel legno antico, ma dentro di sè sa di potercisi affidare.

Ora quel bambino cammina, forse un po' più sicuro, saldo col suo sostegno. Oggi non possiamo sapere dove arriverà nè se avrà successo nei suoi intenti... per il momento possiamo solo seguire il suo cammino, un cammino nuovo su quel sentiero di cui abbiamo già parlato.


"Il suo braccio regge un'eredità vecchia come il mondo ma ad ogni battito del suo cuore corrisponde la rinascita di una dimensione. Dalla luce dei suoi occhi avrà origine il sole del Domani."


Qualcosa di nuovo è già nato e attende tutti noi. Che tu sia stato profeta inascoltato o ferreo sostenitore di quello che ormai è il passato sta a te decidere se prendere la mano del futuro e accompagnarlo nel suo cammino o se rimanere fredda statua, di un'epoca ormai remota.



Castell.

Il mio giornale con questo articolo ha vinto il premio "Penna d'Oro" - Aprile 2013.