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Day 2,255, 13:15 Published in Italy Italy by Stedee

Buonasera.

Non so ed onestamente non credo di esservi mancato; in ogni caso eccomi. Quest'oggi sarò relativamente breve; intendo parlare della situazione attuale interna. Nulla di più, nulla di meno.

Che cosa dire dunque?
Il mandato congressuale volge al termine. I lavori sono stati sotto un unico segno: l'istituzione di un'Assemblea Costituente. La proposta, dopo un acceso dibattito iniziale, è pressoché caduta nel dimenticatoio; ma grazie al lavoro di qualche indefesso spero che la legge istitutiva venga votata entro il 25.

E' indubbio, una modifica della Costituzione serve. L'Assemblea che speriamo di poter istituire nei prossimi giorni è un organo volutamente debole. Sarà deputato semplicemente ad una riscrittura, ad una revisione.
Ma ha in sé il germe del rinnovamento di un apparato burocratico semplicemente rimasto nel passato. Oggi, nel 2014, il 2010 sembra lontanissimo, quasi simbolo di un'epoca pressoché aurea rispetto alla ferrea attuale (seguendo Esiodo). Troppe cose sono cambiate; il gioco è totalmente diverso, ma soprattutto sono profondamente cambiate le persone che lo animano.

Lo spostamento di potere dal Governo al Congresso è un fenomeno che riscuote la mia disapprovazione, ma contro il quale non posso combattere. La proliferazione di Enti monotematici non può che portare ad un vicolo cieco di tecnicismo e burocratismo e, nella peggiore delle ipotesi, alla morte del Governo come ente indipendente. Sono convinto che ciò sia la conclusione naturale (presto il Congresso tenterà di accaparrarsi anche la politica Estera).

La cronaca attuale ce ne fornisce un esempio lampante. Chi segue il Congresso avrà notato negli ultimi giorni il rapido declino di sorti dell'attuale Governo nell'Aula (tra l'altro, qualcuno mi indichi cortesemente in cosa consiste praticamente una sfiducia di un Ministro).
Per alcune minuzie, il Governo è obbligato a dedicare preziose energie ai rapporti col Congresso, distraendole dall'attuale difficile situazione estera; il risultato è negativo.
In ogni caso, questa è una valutazione politica; ma il processo è reale e tangibile.

Nel 2010, il Governo controllava saldamente tutto, cassa compresa. Oggi non non ha fondi a disposizione in autonomia, non ha più alcun potere effettivo in ambito Interno. Dipende dal Congresso, che, grazie ad importanti e relativamente recenti innovazioni giuridiche (il Testo Unico sul Bilancio e la creazione di svariati Enti), ha di fatto un ruolo completamente dominante.

La Costituzione non può che adeguarsi; non può opporsi ad un processo politico in corso; dal momento che chi redigerà la nuova bozza di Costituzione (ci si augura i giocatori più brillanti delle varie forze politiche) è immerso nella realtà del gioco, adeguerà quella a questa; non il contrario.

E così sarà posto il sigillo ad un'epoca, e ne inizierà ufficialmente una nuova.

Curiosamente, ciò coincide con la morte dell'ultima grande alleanza proveniente dal passato. Al rinnovamento estero si sovrappone quello interno.
Ma non illudiamoci, e non associamo erroneamente un valore positivo a tale novità.

Stedee