MonoKen: Shin, i valori dell'Aquila Solitaria.

Day 2,624, 23:42 Published in Italy Italy by Nicola-A1

Popolo eRepublikano, buonsalve.
Mentre sparacchiamo fra quella regione inesistente che comincia per M e le fredde e desolate terre del nord piene di fica bionda, mi prendo un momento di riflessione per parlarvi di uno dei personaggi più significativi della storia di Ken il Guerriero, Shin, maestro dello stile di combattimento dell'Aquila solitaria di Nanto, predestinato della Stella del Sacrificio.

La sua storia sarà sommaria, non mi dilungherò tanto su chi sia. Quello lo potete leggere facilmente cercando su google. Quello di cui oggi voglio parlare è il perché di questo personaggio, la sua essenza, e il suo insegnamento.




Storia del personaggio
Shin è padrone della tecnica del Sacro Nanto, tecnica di combattimento corpo a corpo opposta all'Hokuto, praticato da Kenshiro. Mentre quest'ultimo mira a colpire specifici punti di pressione distruggendo l'avversario dall'interno, il Nanto distrugge l'avversario dall'esterno, letteralmente tagliandolo in pezzi con il solo uso delle mani o dei piedi.
Un tempo i due maestri erano amici, ma l'amore per la stessa donna, Julia, spinse Shin a sfidare Kenshiro in un duello dove l'uomo di Nanto ebbe la meglio, sconfiggendo Ken e infliggendogli le famosissime e caratteristiche sette cicatrici sul petto. Rapisce Julia, innamorata di Ken, e la porta nella Croce del Sud, la città fatta costruire apposta per la donna.
L'amore non fu mai ricambiato, i suoi subordinati si ribellarono a lui, la città data alle fiamme. Affronta di nuovo il redivivo Kenshiro in un secondo duello dove perde la vita.
Prima di morire, rivela al protagonista che Julia si è suicidata, perché non poteva più sopportare la scia di morte e distruzione creata per la sua sete di dominio.


Shin mentre infligge le sette cicatrici a Kenshiro

Nota a margine
Fermarsi alla storia così com'è sarebbe semplicistico ed errato, ma è necessario fare una piccola digressione.
Nel cartone animato (o anime, che dir si voglia) lo scontro fra i due avviene all'episodio 22 e chiude il primo di quattro capitoli che vanno a formare la prima serie.
Bene, il manga originale finiva quì. La storia di Kenshiro era molto semplice e lineare, tipica dei fumetti anni '80: c'è il protagonista, la sua nemesi opposta, la formazione spirituale del protagonista che lo porta infine a sconfiggere la sua nemesi.
...E un finale a cazzo tipico delle storie giapponesi, in questo è la morte della donna amata dopo tutto il casino fatto per riprendersela.
Il manga ebbe un successo così enorme che fu portato avanti, gli stili del Nanto vennero diversificati e portati a sei invece di limitarsi al solo Shin. Ed è stato un bene, oh si!


Shin in punto di morte dopo che Ken gli ha inflitto il colpo finale


Shin gli insegnamenti dietro l'opera
La Sacra scuola di Nanto si avvale di sei stili principali, tanti quanti la costellazione della Croce del Sud (Mestolo del Sud per i giapponesi, sono sei stelle che formano parte della costellazione del sagittario) e 108 sottoscuole. I sei maestri dei principali stili sono associati ad una specifica stella, e il loro destino legato ad essa.
Shin è associato alla Stella del Sacrificio, e combatte con lo stile dell'Aquila Solitaria, che utilizza mani e piedi come lame per distruggere l'avversario.

Il suo destino lo porta a Sacrificare tutto per Julia, la donna che ama: l'amicizia con Ken, vite umane, e alla fine anche se stesso. Pur generando morte e distruzione, le sue azioni sono guidate dall'amore.
Interessante notare come anche da un sentimento tanto nobile possa essere generato il male.
Dopo che la donna amata si suicida piuttosto che ricambiarlo, i suoi generali si ribellano, il suo impero crolla, Shin affronta Kenshiro in un duello mortale nel quale perderà la vita.

La domanda è: perché nel primo scontro Shin ha dominato, mentre nel secondo è stato sconfitto?
Semplicemente, si è arreso.
Kenshiro, dopo essere stato sconfitto, ha trovato una ragione per combattere. Ha forgiato il suo pugno in battaglie mortali, ha visto il caos e la distruzione di questo mondo, innocenti vite spezzate da uomini senza morale e senza cuore. Il suo carattere e la sua determiazione sono cresciuti elevandolo ad un livello tale da farlo diventare imbattibile.
Shin, invece, ha visto tutto quello che amava sgretolarsi, non aveva più una ragione di vita. Ha reso onore alla sua Stella combattendo fino all'ultimo, ma in cuor suo già sapeva di avere perso.

Bellissimo esempio di valori in questa prima parte: l'esperienza che forgia l'uomo, la coerenza di onorare le proprie scelte fino all'estrema fine, la purificazione alla fine della battaglia, che non lascia rimpianti, ma che purtroppo deve fare i conti con il dolore. In fin dei conti, Julia è morta, e Ken, pur uscendo vincitore, dovrà continuare il suo cammino consapevole che la sua amata non c'è più (questo non è proprio vero vero, ma non voglio fare troppi spoiler)


Le statue degli Dei della lotta


Che dire? Questo personaggio e quella che ha dato il là a tutto: ha 'creato' Ken in un certo senso in quanto sua nemesi, ed è da qui che è nata l'espressione 'Quando Nanto si dispera nel caos Hokuto fa la sua comparsa'.
E voi? A chi personaggio del gioco, italiano e non, assocereste questo personaggio?
Una persona lineare nel tempo, coerente con le sue idee, che si è sempre impegnato fino in fondo per il suo obiettivo.

Io un'idea ce l'ho, ma non farò nomi.


Che la costellazione dell'Orsa Maggiore vi protegga.