[P&B] La guerra non è tutto!

Day 2,558, 09:46 Published in Italy Croatia by Claudio Ferrante
Tutte i giocatori citati in questo racconto sono stati coinvolti per fare "colore". Non è mia intenzione né offendere né insultare nessuno, tantomeno schierarmi a favore o contro qualcuno.


Le prime luci dell’alba rischiarano la mia cabina.
Sono in una fase di dormiveglia, quella in cui sai che devi alzarti, ma non hai ancora raccolto abbastanza forze per importelo. Quella in cui l’ultimo sogno lambisce ancora la tua mente e cerca di trattenerti nel mondo onirico che ti ha confezionato. Un mondo fatto di fate, paesaggi incantanti e un allarme che suona a manetta.
Che c***o ci fa un allarme in questo posto?
Mi metto a sedere di scatto sul letto. E’ l’allarme della Santa Lucia, il richiamo verso la sala riunioni. Deve essere qualcosa di importante, se non mi muovo il capitano mi scotenna. Balzo giù dal materasso, raccattando da terra i vestiti che ho usato ieri sera; non ho il tempo né di cercarmi il cambio nell’armadio (anche perché, visto il disordine non lo troverei comunque lì dentro) né di lavarmi. Mi butto addosso una maglia i pantaloni, i calzini…. Beh, in realtà è uno solo, l’altro è stato dichiarato disperso nella dimensione parallela del caos che governa la mia stanza.
Decido di mettere le scarpe nature scartando anche il superstite per fare prima e mi precipito a rapporto.
Entro trafelato e trovo i miei compagni. Del capitano nessuna traccia, mi è andata bene, altrimenti vincevo una caterva di buoni-puliziaponte che amo follemente.
I miei compagni mi guardano di traverso e con uno sguardo lievemente disgustato. Faccio un piccolo check e capisco di aver messo una maglia usata leggermente prima di ieri. Anche l’odore conferma che l’ultimo lavaggio non è stato fatto recentemente.
Mi siedo al mio posto e Ermes parte secco: “Il Capitano non ci sarà per qualche giorno, ha affidato a me la gestione della nave e dei turni di lavoro, questo è quanto”.
“Beh”, gli faccio di rimando “tutto qua? credevo chissà cosa”
“Qualche problema Claudio?”
“No, anzi! Direi che è una splendida occasione da sfruttare!”
Kenzo e Atlius girano la testa verso di me come se fossi un marziano.
“Il minimo è organizzare una festa sulla nave, magari ricaviamo anche qualche ITL dalle attività collaterali! Kenzo pensa alla musica, Atlius al carburante e tu all’alcool. Io ovviamente penso alle donnine”.
La faccia perplessa di Ermes non promette niente di buono, ma lo incalzo: “Dai, facciamo un po’ di ITL ne lasciamo una parte per la cassa della MU e per il Capitano. Invitiamo tutta la community e ci divertiamo un po’, cosa vuoi che succeda? Propongo di votare: su la mano chi è d’accordo!”
Kenzo non ci pensa un secondo; Atlius, fedele al suo stile british, al solito, usa il dito medio per comunicare. Il gesto in questo caso è interpretabile come un assenso.
“E sia” dichiara Ermes, “ma sarai responsabile di qualsiasi danno alla nave”.
Dopo due giorni di preparativi siamo pronti ad accogliere gli ospiti. Ho preparato tutti nei minimi dettagli:
Il servizio d’ordine è affidato a Black Lethal che con un gruppo dei suoi terrà d’occhio che nessun esterno si infiltri e che tutto fili liscio. Ovviamente ingresso vietato ai minori .
Kenzo è pronto dietro a una console che neanche al Gilda di Castelletto Ticino. L’impianto delle casse l’ho affittato da uno che supporta concerti negli stadi, ho una potenza di decibel da far diventare sordi tutti. Nella speranza che Kenzo non mandi tutto in Larsen.
Il bar di Ermes è rifornito di tutto, ha scorte per servire 5000 persone, qualsiasi richiesta facciano. Atlius ha adibito una parte della stiva come una vecchia fumeria d’oppio cinese e ha fatto arrivare del materiale che non ha mostrato a nessuno.
Io invece ho adibito 18 cabine con altrettante allettanti signorine e 5 cabine con altrettanti prestanti maschietti per poter soddisfare i piaceri carnali di tutti.
Ovviamente tutto ha un prezzo, tutto andrà a rimpinguare le casse della MU e di noi 4.
Alle 10 arrivano i primi cittadini. Riconosco buona parte della community.
La serata fila liscia. A parte un episodio che ha richiesto l’intervento della squadra di Black Lethal per sedare una rissa generale: Innocenti e Corvobianco si stavano confrontando sul CP più inutile della storia della erepubblica. In pochi istanti sono intervenuti Blackstorm, C. Magro, Hermes82, Aelagon e un centinaio di altri, aprendo un flame poderoso.
Lascio la mia postazione nelle cabine e faccio un giro. Nella sala principale la musica e le luci strobo mi assalgono, stordendomi all’istante. Immagino chi è lì dentro da ore in che stato possa trovarsi. La temperatura è altissima e l’aria praticamente irrespirabile. Un miscuglio di odori e di profumi che aggrediscono l’olfatto. Quattrocento persone scatenate si muovono al tempo della musica che Dj Kenzo spara dal suo mixer a un volume talmente alto che le casse a terra rimbalzano al ritmo dei bassi.
L’improvvisazione a vocalist del Dj mi toglie ogni dubbio sul suo stato psicofisico. L’alcool gli ha tolto ogni freno inibitore e le groupies che gli fanno la corte ai piedi del mixer ogni pudore.
Cerco Ermes al bar e lo trovo a preparare cocktails agitando lo shaker e i pettorali come Tom Cruise. Le tipe ridacchiano e lo guardano con fare malizioso. Ho idea che abbia assaggiato buona parte dei cocktails che ha preparato. Attiro la sua attenzione (a fatica) e mi faccio passare l’incasso, non vorrei sparisse. Negli ultimi tempi in eItalia girano persone poco raccomandabili. Ermes torna al suo personale show, spero che nessuno avvisi la sua tipa di tutto ciò.
Finisco il mio giro verso la stiva. Atlius ha messo su un ambiente niente male. Luci soffuse, enormi narghilè per fumare, cuscinoni e qualche letto per i peggio messi. Uno spettacolo di ballerine del ventre cattura la mia attenzione. Il padrone di casa si avvicina e mi dà la mazzetta, invero notevole, di crediti che ha accumulato. Mi sorride capendo il mio interesse per la ballerina principale.
“Dopo falla venire da me, è merce troppo pregiata per un vecchietto come te!”
Il suo immancabile dito medio mi accompagna all’uscita…
Torno al mio posto con le tasche gonfie di bigliettoni. La serata sta andando alla grande, abbiamo fatto un mucchio di crediti. Nessun intoppo per ora.
Da lontano scorgo una persona che mi aspetta alla reception. Fisico asciutto, tacco 14, pantaloni di pelle e camicetta scollata. I capelli raccolti in una lunga coda che le cade sul petto. Preparo il mio miglior sorriso ammaliante che si spegne all’istante appena la riconosco.
“Bene bene” mi dice “non si addice a uno stagista del Ministero delle Finanze la conduzione di un bordello illegale”.
La mia mandibola scatta verso il basso disarticolata dal resto del cranio. Cerco di riprendermi: “Beh, no… cioè… non è come sembra… insomma…. Considerando che nel conteggio del nuovo E-PIL sono comprese le attività illecite e la prostituzione sto provando sul campo l’impatto sull’economia delle stesse in vista di una eventuale liberalizzazione e regolamentazione di tali attività!”
Una gocciolina fredda mi scende mentre tento di fare un sorriso sghembo di persuasione.
Il MoF, Linxys, mi guarda e mi sorride compiaciuta. “Ottima iniziativa. In effetti ha pensato anche a una percentuale di tassazione per tali attività?”
Intuisco le sue intenzioni e cerco di minimizzare i danni: “No, ma non esagererei, altrimenti rischiamo di sviluppare un mercato illegale”
“Giusta osservazione, applichiamo una tassa una tantum. Quindi per la tua attività di stasera puoi versare 5000 ITL all’erario!”
Allunga la mano in attesa di essere pagata. Maledetti politici, quando c’è da raccattare ci sono sempre. Tiro fuori il mio malloppo e pago il dovuto, osservato dal MoF (sorridente) e dai due ceffi (minacciosi) che la accompagnano.
La guardo andare via sconsolato, mi ha mangiato metà dell’incasso. Mentre si allontana mi si forma nella testa un pensiero tipicamente maschile. Il Kaiser ha avuto buon gusto….
Vado nella cabina del Capitano a mettere in cassaforte il restante, ritorno alla mia postazione mentre arriva Atlius con sottobraccio due ballerine.
“Vecchietto, sei sicuro di farcela? Non vuoi una mano?” gli grido dietro con tono sarcastico. Si ferma e si gira. Sta arrivando il solito dito medio “british”. Stavolta pero’ Atlius si cala i pantaloni e mi mostra il fratellino maggiore (molto maggiore) della ben nota falange!
Si gusta la mia espressione attonita e si gira chiudendosi nella sua cabina con entrambe le ragazze.
La notte è ormai finita. Sono tutti andati e chi non è uscito autonomamente è stato sgomberato dai ragazzi del servizio sicurezza. Ritiro i soldi dei miei colleghi, a parte Atlius che ben mi guardo di disturbare, pago tutti e metto il restante nella cassaforte. Mi giro per uscire dalla cabina del capitano e mi ritrovo di fronte a Miss E-Lettonia.
“Hai da fare adesso?” mi chiede.
(ndr per comodità e per esigenze narrative, io conosco perfettamente il Lettone)
“No tesoro, sono tutto per te”
“Allora andiamo nella tua stanza”
Gioco a fare il fenomeno: “Possiamo stare anche qua, tanto il capitano non arriva prima di qualche giorno e la sua vasca idromassaggio è una favola”
Mi sorride, chiude la porta e si spoglia. Lieto fine anche per il sottoscritto.
Un dolore lancinante al didietro mi fa cadere dal letto. Mi guardo in giro stralunato. Miss E-Lettonia si è svegliata gridando e portandosi le coperte al petto per coprirsi. Il Capitano (ma non era via?!?) mi colpisce con un'altra legnata sulla spalla.
Mi alzo in piedi e scatto sull’attenti prima ancora di rendermi conto che sono completamente nudo.
“Capitano! Che sorpresa!”
Mi arriva un’altra legnata sulle gambe. Il mio cervello intanto registra l’ambiente intorno a me. Luce forte (deve essere pomeriggio ormai), i miei tre compagni che ghignano fuori dalla cabina, la lettone che si sta velocemente vestendo.
“Ho saputo che hai proposto di trasformare la mia nave in un paradiso del vizio e del piacere!“
"Non esageriamo capitano, era solo una raccolta fondi ben organizzata. Non mi piaceva l'idea di fare, che so, una cena per 1000 ITL"
Quarta legnata.
“Davvero una bella pensata”.
Si avvicina alla cassaforte, conta Gli ITL raccolti e grugnisce una parola di approvazione.
La mia compagna esce dalla stanza e mi fa segno di chiamarla, mentre io sono ancora fermo sull’attenti.
“Raccogli i tuoi stracci ed esci dalla mia cabina!”
Non me lo faccio ripetere due volte, scatto come un fulmine, sollevato dall’aver patteggiato pene peggiori dei lividi con la mia parte di incasso. Il capitano mi blocca mentre sto varcando la soglia.
“C’è tutta la nave da ripulire, non combatterai fino a che non sarà splendente”.
Prezzo pieno, porca paletta! Però in fondo è stata una gran serata e la Miss ne valeva davvero la pena…


PS: Nessuna Lince è stata molestata durante la stesura di quest'articolo. E purtroppo nessuna lettone....
PPS: Grazie ai miei 3 abbonati, dedico a voi i miei deliri letterari.
PPPS: se vi interessa capire la mia fissa per Miss E-Lettonia vi allego il link