[DIARIO DEL CAPITANO] Mai fummo così deboli!

Day 2,661, 06:38 Published in Italy Italy by Antimo Vero

Gli ultimi avvenimenti portano a pensieri e considerazioni che personalmente dopo anni di gioco si manifestano con regolarità alquanto inbarazzante.

Erepublik è un gioco di simulazione politica, strategica (anche se di strategia ne resta ben poca), economica e militare.
Nato come un mix di esperienze quasi omogenee si è sgretolato col tempo a causa di innumerevoli funzioni che gli admin hanno introdotto per un mero ritorno economico.
Inizialmente i 3 moduli esistenti erano sostanzialmente equipollenti. Era quasi d'obbligo intraprendere una carriera e difficilmente la si cambiava in corso.
Così mentre i vari tank giravano per il mondo fronteggiando nemici e acquisendo la gloria dell'immortalità, c'era chi costruiva carriere politiche o economiche.
Facilmente assistevi alla nascita di imperi economici, favoriti dalle org condivise che fungevano da holding.
Difficilmente invece si assiteva ad ascese politiche o economiche da parte di chi si dedicava quasi esclusivamente alla vita militare.
Le regole erano più rigide. Un congressman non poteva cambiare residenza e quando le guerre erano in territorio straniero potevi solo assistere agli eventi inerme.
Non che non ci fossero tentativi di provare altri obiettivi ma era semplicemente più difficile e chi sceglieva una strada ne era felice perchè in qualche modo perseguiva un'ambizione personale.
Man mano che il profitto ha preso il sopravvento sul nuovo mondo, gli admin hanno realizzato che fare soldi era predominante rispetto allo scopo ludico del gioco.
Ovviamente la logica del profitto per ogni azienda è il primo risultato da conseguire per cui non mi sento nemmeno di condannarli per essersi inventato un lavoro.
Ma l'ovvio non è in questo che vi ho raccontato, ma nella ripetuta e incondizionata mania che noi cittadini eitaliani abbiamo di crearci problemi e dividerci su qualsiasi discorso.
Gioco dal 2008 e di spaccature ne ho viste tante, avevano tutte la stessa solfa ma con personaggi differenti.
Spaccature che si sono evolute in un certo modo. Ognuno ha giocato a modo suo con conseguenze più o meno gravi per paese e per la community.

La prima diatriba interna ci fu con l'impiccio del presidente Colinar, che fu il primo a tentare di unire politica e componente militare.
Nonostante una gran parte di cittadini vedesse Colinar come un leader e condottiero, la maggioranza del congresso (di visione politica opposta) non tollerava i toni del generale.
La conseguenza fu l'esodo di quelli che all'epoca costituivano i vertici dell'esercito e una sorta di scissione interna che poneva da un lato i soldati fedeli a quei players e dall'altro il resto della community che non li vedeva di buon occhio.
L'apice ci fu con la battaglia di Sardegna e la prima sconfitta eitaliana ad opera della Spagna guidata da italiani(!).

Ci vollero mesi per ricucire lo strappo e giorni per assistere alla seconda diaspora.
Stanchi delle continue polemiche interne, logorati da un sistema politico che vedeva contrapposto il governo e il congresso, i nuovi vertici del'esercito lasciarono il paese emigrando in Thailandia.
Tra quelli c'ero anche io. Tecnicamente facemmo un TO ma nei fatti avevamo stabilito un'alleanza con player "autoctoni" per difendere la Thailandia dall'Indonesia.
L'esilio durò qualche mese. La nascita dell'elite dell'allora presidente Citizen Cane riuscì a far tornare in patria tutti gli italiani all'estero tra cui teocratici, jedi e altri sparsi per il mondo.
L'elite allora era una macchina da guerra formidabile, ben lontana dall'attuale situazione e con tutta sincerità le MU attuali al paragone le farebbero seghe plurimano.
Avrebbe potuto costituire un nuovo ordine militare, una pseudo dittatura. Nei fatti ne avrebbe avuto i mezzi e le risorse. Ma per un discorso di lealtà e di senso di appartenenza nulla del genere è mai stato attuato.
Nonostante screzi storici si è sempre combattuto per l'Italia e la Democrazia.

Più recenti sono le vicende T4L che personalmente conosco poco. Nei fatti le intenzioni della MU erano buone, nella realtà si stava costituendo l'ennesimo gruppo a se stante capace di dar vita all'ennesima spaccatura con relativo esilio di molti player italiani.
Non giudico i fatti, ero fortemente in due click e non seguivo le vicende da vicino ma il risultato fu una rottura tra la MU e Eitalia.

Oggi l'introduzione della nuova forma di governo, implementata per una sorta di compensazione politica del gioco, non fa altro che aprire scenari degni delle faide più accese.
Nonostante la storia insegni, noi italiani ripetiamo come in un loop infinito gli stessi errori di sempre.
Questa nuova implementazione non fa altro che dividere ulteriormente un paese già spaccato, che offre di se oggi il suo lato peggiore.
La vittoria delle risorse (comprate con soldi veri con immensa gioia degli admin) sulla meritocrazia. Il potere delle armi e di chi è disposto a metterci più del necessario contro chi in questo gioco ci trova un momento di svago o di confronto.
Sarebbe stata l'occasione per portare avanti un progetto migliore, ma invece di destinare le ingenti risorse spese (da ambo i lati) all'esterno del paese, abbiamo avviato una guerra civile vanificando ogni tentativo di unità e spirito nazionalistico.
La nascita di una MU forte e appetibile anche per soldati esteri avrebbe potuto rappresentare una svolta.
La vanagloria di un gruppo di giocatori invece ha fatto si che questa grande possibilità fosse gettata nel cesso.
Nel tempo resterà il ricordo di un periodo buio che ha visto l'ennesima faida interna e un rimorso per l'occasione bruciata.
Il tempo stesso sgonfierà questo che a mio avviso è solo un capriccio, una mania di grandezza assecondata da vile denaro, "comprata".
Vanagloria che prende vita da una mania di primeggiare ad ogni costo con la sola giustificazione che "è lecito perchè il game lo permette".
Ma le risorse non sono infinite, il tempo non da tregua e ognuno tornerà a coltivare il proprio orticello o a servire un padrone migliore.

Però nessuno osi dire che oggi siamo più forti di ieri, soprattutto non me lo dica un player che di esperienze passate non sa nulla o sa ciò che è stato riportato solo in parte.
In passato le regole permettevano di essere migliori, di combattere alla pari, di gestire le battaglie in maniera diversa.
E' vero che i paesi in gioco erano molti di meno rispetto ad oggi, ma se abbiamo avuto gente come Bisiacco o Mappina a comandare un'intera alleanza qualcosa forse forse valevamo.
Alleanze composte da chi oggi nei nostri confronti fa la parte del leone ma che in un passato ormai dimenticato agognava l'aiuto dell'Esercito Eitaliano per liberare il proprio paese.
E scusate se è poco.
Io ad oggi, dopo una settimana di tirannia non ho visto l'Italia assumere questi ruoli in campo internazionale, o raggiungere La Danimarca conquistando Austria e Germania (seppur con l'aiuto degli alleati).
Sarà mica che a distanza di anni certe cose non cambiano? Che suddetti soggetti debbano continuare a pupparcelo con tutte le mani a disposizione?
E sia chiaro, non si tratta di rosik ma di fatti.

Un saluto a tutti, tiranni e non dal vostro sempre presente Antimo.