[KINTSUGI] Un caffè col Governo

Day 2,699, 06:14 Published in Italy Italy by National eItaly


Cittadini, o7
Sul dirupo del futuro… l’obbligo delle catene.
~ Alessio Lega, Malatesta

Con un po' di ritardo, ci accingiamo al terzo articolo pubblicato dallo staff che ha ricevuto mandato di amministrare la Nazione dal dittatore Ikki di Phoenix. Il tag che abbiamo scelto è una parola giapponese, intraducibile in italiano; kintsugi (金継ぎ) è l’arte di riparare le fratture, principalmente nel vasellame in ceramica, adoperando oro o argento liquido; è il simbolo di ciò che dobbiamo fare: accettare la realtà, in cui le fratture che dilaniano la community sono ormai molto radicate, e superare lo stallo attuale di immobilismo, nostalgia e scaramucce interne, per guidare l’eItalia alla rifioritura e alla sua rinascita, a partire dalle sue ceneri.
Quella che segue è un’intervista ai membri della squadra di Governo, per permettere alla cittadinanza di conoscere coloro i quali amministreranno la Nazione nel corso del prossimo mese; quelli che sono espressi sono unicamente i loro punti di vista. Buona lettura.



Alzo il bavero del cappotto, per riparare il volto dalle sfervanti folate di vento e dalle torve occhiate dei miei concittadini, sempre più fitte tanto più mi avvicino al palazzo di Governo, a passo svelto e ricurvo, per evitare lo stillicidio dell’acquerugiola, da un cielo grigio, raggrumato in nembi. La voce è circolata subito, quando la nostra redazione ha deciso di intervistare la squadra nominata dal dittatore; ovviamente, la scelta non è stata gradita, specie perché proprio adesso si consuma l’orazione al popolo del Presidente Artan, appena eletto. Ma sono tempi difficili, non è facile gestire un giornale con la censura e i fucili spianati a ogni angolo di strada… loro dovrebbero comprenderlo più di tutti… e poi è solo lavoro, no? Mi tasto il fianco destro ed espiro, quasi ansimando. Il mio addome, seppur non sia poi così voluminoso, non ha gradito lo stringersi della cinghia e ora il mio fegato piange bile e si lamenta borbottando della colazione a base di surrogato di caffè, pane raffermo e margarina, costandomi fitte lancinanti. Il nuovo regime fiscale ha ripercussioni… molto concrete. Scuoto la testa, apprestandomi a varcare le soglie del quartiere occupato dagli uomini di MORA. I suoni sono spaventosi e ipnotici: i passi cadenzati della truppa in ricognizione, il cingolare lento dei carri armati che sfilano lungo le strade, gli ordini urlati dagli ufficiali ai soldati svogliati, nell’ancora gelida e ispida mattina, i caccia che sfrecciano nel cielo, dipanando scie intricate. Mi si parano davanti un ingresso ben sorvegliato e due guardie nerborute, che mi ispezionano con uno sguardo in cui si mescolano il disprezzo grossolano per la mia figura smagrita e la curiosità certosina imposta dal loro lavoro. Guardando avanti, cercando di non far trasparire la mia agitazione, le mie dita tremolanti sfilano il mio tesserino e glielo mostrano timidamente. Senza dire nulla, mi fanno segno per permettermi qualche passo. Mi fermano di nuovo, facendomi divaricare le gambe e alzare le braccia, mentre mi perquisiscono. Deglutisco, serrando gli occhi, rallentando la respirazione, quasi per tenere dentro di me i pensieri che tento di nascondere. Estraggono un pacchetto di sigarette, quelle di contrabbando, dal tanfo pestilenziale. Mi cade il mondo addosso e volto la testa a sinistra, lentamente, come per evitare la conflagrazione col loro sguardo severo; uno di loro ghigna con una smorfia arrogante ma bonaria, mentre l’altro scaraventa via il pacchetto, porgendomi il suo. Sono quelle sigarette bianche, aromatizzate, un lusso. Arrossisco e ringrazio; congedato con una pacca sulla spalla che me la lascia quasi contusa, a metà tra il saluto cordiale e l’avvertimento minaccioso, mi dirigo verso l’entrata del palazzo, che svetta agghindato dai drappeggi neri e dalle insegne di MORA. Supero a passi svelti l’aula in cui soleva riunirsi il Congresso e che ora è il sarcofago della politica; la ricordavo gremita, tormentata dal vociare polemico dei presenti litigiosi, quando vigeva quella grande e confusionaria lotteria che è la democrazia, ora è vuota, sorda, semibuia. Fatico a deliberare quale dei due stati sia il peggiore, mentre faccio il mio ingresso nella stanza in cui è riunito il Governo. Sgaiattolo furtivo verso una sedia e prendo posto, osservando gli astanti attorno a me. In piedi, poco lontano, DC e Oivalf parlano tra di loro, con fare sicuro e uno sguardo di chi è tranquillo ma pronto a esplodere; il primo fuma svogliatamente e il secondo giocherella con un drink, mentre un capannello di persone, tra cui theillusionist, incuriosite dai loro discorsi, gravita attorno a loro. Le dita affusolate di wrennina battono velocemente su una tastiera, mentre i suoi boccoli castani e i suoi occhi verdi brillano alla luce del neon; si accorge del mio sguardo, si volta e mi sorride, salutandomi gentilmente. Io rispondo, arrossendo un po’, mentre Winston rimane con il volto cencioso chino sulla scrivania e gli occhi infossati concentrati a scartabellare alcuni fogli, mentre fuma nervosamente. È tutto fuorché un posto in cui sono a mio agio, l’atmosfera è piuttosto tesa. Raccolto il coraggio e, richiamata l’attenzione, sedutisi tutti, acceso il registratore, do inizio all’intervista.


Namasté. Parlaci un po’ di te e presentati ai lettori.


Sono Titan DC e ho la cittadinanza eitaliana da 5 mesi. Ho iniziato a giocare in un certo modo, per la mia Nazione. Credevo sul serio alla liberazione eitaliana e alla democrazia; mi sono reso conto presto, però, che quello in cui credevo cozzava contro la realtà dei fatti. Non è mai esistita una vera forma di democrazia in questo gioco: ho dunque scelto di giocare al cattivo, e così è il mio personaggio.


Direi che modestia a parte in eRepublik eItalia, pochi o forse nessuno può vantare una storia come la mia, questo perché ho sempre creduto nelle persone e non ho mai tradito il partito che io ed altri abbiamo fondato.
Non sono bravo a raccontare di me, di solito sono io che racconto la storia degli altri. Ma non deve essere difficile cercare qualcosa di me, visto che non mai cambiato account da quando gioco, è molto facile reperire informazioni su di me.


Che dire, non mi piace parlare di me.... e della mia vita in real life...


Non mi piace parlar di me, gioco a eRepublik da quasi quattro anni, perché mi piace la community e chi ne fa parte, tutti così diversi, come in real life. Nei vari ruoli che ho ricoperto (Presidente, Ministro della Difesa, Ministro dell’Informazione, congressista, Presidente di Partito, vResponsabile dell’ENPS, ndr) ho sempre cercato di fare del mio meglio per la community eitaliana, dai nuovi ai vecchi, in modo che tutti si divertano; purtroppo non sempre ci si riesce.


Gioco a eRepublik da ormai oltre cinque anni, cominciai quando ero un odioso tredicenne saccente e comunista, in fissa per 1984 di George Orwell, il modulo sociale e politico mi prese molto.
Grazie al Cielo le cose sono cambiate, grazie principalmente ai vecchi di Movimento! e ai veterani dell'Elite; non ho combinato molto, sono incostante e poco oculato, quindi ormai ho peso solamente in politica, dove ho avuto diverse esperienze, ho sempre tentato di innovare più o meno radicalmente lo Stato, con risultati altalenanti. Non faccio parte di alcun partito né di alcuna unità militare.
Qual è il ruolo che svolgi in questo Governo? Cosa pensi di fare durante il tuo mandato?

In questo Governo sarò MoFA (Minister of Foreign Affairs - Ministro degli Affari Esteri, ndr). Valuterò insieme ai miei ambasciatori e consoli la via giusta da seguire: il cambiamento non mi spaventa, ma vedremo cosa davvero sarà necessario per l'eItalia. Nel corso del mandato sveleremo i nostri obiettivi.


Svolgo un normale ruolo di collaborazione con il dittatore, niente di più. Se proprio vogliamo chiamarlo con il suo nome, io e gli altri che collaboriamo con il dittatore siamo un esperimento politico in fase sperimentale, visto che dall'altra parte non c'è stata nessuna voglia di collaborazione.


Per quanto riguarda il Governo mi è stato riconosciuto l'incarico di Ministro della Difesa, che cercherò di svolgere nel migliore dei modi affrontando le situazioni che si presenteranno con vigore e determinazione, cosciente della gravosa responsabilità che mi compete.


Diciamo che questo è un Governo un po' anomalo visto che molti incarichi restano in mano al dittatore; parlandoci insieme si è visto disposto ad ascoltare le lamentele sulle tasse e quindi si inizierà a cambiare quelle, purtroppo in Economia non si può far molto. Il mio ruolo sarà quello di gestire gli Affari Interni e adesso la priorità in questo ambito è far comunicare le varie parti… per questo il mio compito è fare da “cerniera” sia tra le esigenze degli imprenditori e il dittatore, sia tra il nostro Governo e il Congresso.


Questo mese svolgerò il compito di Ministro dell'Informazione. Vorrei collaborare con l’ENPS per costruire un welfare che sia meritocratico e di stimolo, una raccolta organica e step by step delle guide e potenziare la rete di tutor; sono progetti molto ardui, sto quasi a zero, ma intendo quantomeno gettarne le basi.
Oltre a questo, l'ordinaria amministrazione, ovvero puntare a perfezionare la copertura mediatica del Governo, per coinvolgere e informare i cittadini.

Cosa pensi dell’attuale situazione dell’eItalia?

La situazione eitaliana non è delle migliori. Troppo facile dare la colpa alla dittatura 🙂
Noi siamo solo il risultato di un aggiornamento previsto dal game. Se davvero qualcuno avesse a cuore la Nazione, dovrebbe tentare di collaborare con noi o quantomeno tentare di liberarla. Altrimenti sono solo chiacchiere che continuano a dividere sempre di più la community.


Questo argomento sarà trattato da Oivalf prossimamente e più approfonditamente in un altro articolo.


L'eItalia sta vivendo una splendida fase politica, è ben governata da ottimi giocatori che la stanno progressivamente portando verso sempre più radiosi traguardi, chiaramente è necessaria la collaborazione di tutti noi affinché si possa fare sempre meglio.


La dittatura non ha fatto bene all'eItalia e al gioco in sé. Il dittatore sa bene che la sua scelta è una cosa che non condivido, specie poi in eItalia dove è stata un grande spreco, considerando quel che è costata e quel che costerebbe per liberarsene, ma soprattutto è stata un’ulteriore divisione a livello di community. Ma ormai la dittatura c'è, per quanto mi riguarda mi è stata data la possibilità di collaborare per limitare i danni e l’ho accettata, se verrà altro poi si vedrà altrimenti pace.


La situazione è molto complicata, con tante posizioni individuali. Purtroppo abbiamo fatto errori in passato, con la strategia più o meno tacitamente accettata di escludere determinati giocatori e di questo scontiamo le conseguenze, poi di mezzo ci si sono messi gli admin con il colpo di stato; “troppi galli a cantare non si fa mai giorno”, diceva spesso mappina e ha ragione. Ma adda passa a nuttata, come si suol dire.

Grazie mille per il tuo tempo.

Ringrazio il Ministro dell'Informazione per questo piccolo spazio concessomi e ringrazio i lettori per l'attenzione. Ed ora via col flame, daje.




Comunque colgo l'occasione per dedicare un ringraziamento personale pubblico a Titan DC per tutto quello che sta magnificamente facendo per la crescita e il progresso della nostra amata patria natia, che finalmente sta riottenendo pian piano il ruolo e il prestigio che gli spettano. Grazie a Tutti.


Di nulla ^-^


Ringrazio i lettori per la pazienza e mi scuso per la mia “prolissità” (si può dire?); augurandomi di non avervi tediato, vi saluto.

L’articolo è giunto al termine. Ringraziandovi per la vostra pazienza e dedizione nel leggere questo articolo, non ci resta che congedarci, rinnovando il nostro invito a farci pervenire critiche costruttive o suggerimenti, che valuteremo attentamente per migliorare il nostro servizio.
A presto.









Il Ministro dell’Informazione
Winston