[GDR] CAPITAN ATTILA 3: EPILOGO.

Day 2,556, 01:07 Published in Italy Italy by Atlius DC


Cari lettori e care lettrici,
tempo fa ci eravamo lasciati senza terminare la storia del prode Capitan Attila e dei suoi compagni.
So che non interessa a nessuno ma ecco la lista degli articoli dall'inizio...alla fine che avverrà oggi:


I Storia di Capitan Attila, campione del popolo.

II Magro fa le prime mosse. Attila si prepara.

III Vajura corre a perdifiato. Attila prepara le sue mosse.

IV Ermete contro Van Baz; sorpresa al campo di Innocenti.

V Arrivano rinforzi; Vajura in missione.

VI Gabriele Magro si muove, Ianpaolo incontra un vecchio "amico"..

VII Ianpaolo è in pericolo, Teo manda un piccione importante.

SPIN OFF Chi è Hernst Van Baz?

VIII Il momento della verità.

IX La Grande Battaglia di Orbetello [parte I]

X TRISTEZZA SULLE ONDE (La Grande Battaglia di Orbetello parte II)



XI TERZA STAGIONE - GDR!

XII L'era Oscura.

XIII L'era Oscura 2.



Vi ringraziamo per la pazienza e vi lasciamo all'epilogo di Capitan Attila.


Solo fra spergiure genti.

Il piccolo carro avanzava lento ma senza sosta fra la sterpaglia, i rovi e le strade meno battute di quella infida regione. Alle redini un vecchio barbuto che cominciava ad imbiancare, tra una frustata e l'altra ai due cavalli, mormorava.
Moermorava di ere passate, di libri, misteri, donne, uomini, battaglie, odio e amore. I suoi fantasmi gli tenevano compagnia mentre, col capo chino, spingeva i due animali, Sayyid e Silvano, in una campagna infinita e arida.
Teneva di fianco, sul calesse, un vecchio libro ben foderato in cuoio, con una chiusura ermetica ed un lucchetto. Le pagine erano ingiallite perciò deduciamo che fosse molto vecchio, almeno quanto lui. Mentre il sole se tornava nei recessi della Terra, il nostro vecchio barbuto si fermò presso una piccola sorgente, alla base di una grande collina. Le eco delle battaglie di un tempo gli riecheggiavano nella testa.
Che ne era stato di Teo de' Piccioni? E di Adalberto Steiner? Dove fuggì Vajura? E Gabriele Magro? Innocenzo degli Innocenti?
Memorie perdute, ferite andate.

Tutti erano tornati ai rispettivi luoghi quando Solimano il Magnifico aveva reclamato le terre per cui si erano battuti. Ogni scontro era cessato, seppure per diversi anni temettero l'un l'altro che non fosse finita.
Teo creò una scuola d'addestramento per piccioni viaggiatori, non rispondendo mai alle lettere di Capitan Attila.
Il Conte Nitore dopo una vita passata a bere sangue nemico si ritirò su un'alta montagna dell'Appennino per coltivare se stesso e darsi un nuovo inizio.
Gabriele Magro scomparì nel nulla, c'è chi dice che avesse preso una nave e fosse andato nel Nuovo Mondo in cerca di fortuna.
Innocenzo era morto di vecchiaia e il suo fittizio papa lo seguì poco dopo.
Adalberto Steiner, prode com'era, si gettò in altre battaglie e per poco una volta non incrociò nuovamnte la spada con Attila.

Dopo aver fatto abbeverare i cavalli, il vecchio si stese vicino al calesse e aspettò la sera.
Le stelle erano tantissime, potevano essere contate per quanto distintamente si vedevano. Di certo sappiamo quali furono le sue ultime parole perchè le scrisse nel grande libro:

"Andate gente, dite a tutti quel che è successo, dite a tutti chi eravamo, chi non saremo mai più! Chè pure nelle asperità della guerra trovammo modo di rispettarci. Ah! Fiera epoca, seppur nemici ci amavamo davvero! Ma tu che leggi, tu che m'ascolti, non posare l'occhio qui in basso sulle pagine, guarda in alto invece il cielo stellato e se te la senti, prega il tuo dio, qualunque esso sia. Pregalo di rivederci ancora, belli e fieri com'eravamo un tempo, darci ancora battaglia sui campi melmosi, sui mari profondi.
Addio."




Vi informo che sto progettando un nuovo GDR, chi volesse partecipare è pregato di mandarmi un PM con la sua adesione!


Atlius, il Drago Dormiente